
RECENSIONE:
Le relazioni pericolose dello spettacolo sono quelle che intercorrono tra moglie e marito, tra genitori e figli, tra amici, tra psicologhi e paziente, tra fedeli e sacerdote, perfino tra l’uomo e la morte. Poi ci sono anche quelle che nascono dai rapporti tra l’uomo e gli oggetti quando questi si umanizzano nel momento in cui acquistano una voce, come il caso dell’uomo che si reca a prelevare denaro allo sportello del bancomat della sua “Banca amica” che tanto amica non si dimostra (questo è uno degli episodi più divertenti che vede protagonista Giorgio Verduci e che viene ripetuto più volte, con varianti, diventando una sorta di tormentone della pièce).
I tre bravissimi attori sono i protagonisti di diversi quadri scenici che hanno per tema queste relazioni pericolose che poi, in realtà, tanto pericolose non sono come il titolo della pièce tiene a chiarire, e mettono a frutto la loro vis comica per calarsi in personaggi improbabili al limite del surreale. Così è possibile assistere a un prete americano che ama frequentare i pub prima di celebrare un matrimonio, due coniugi a letto che discutono sui loro figli, una madre che accompagna il proprio figlio adulto e succube a un colloquio di lavoro e lo tiene legato a sé tramite un filo di lana attaccato ai ferri per lavori a maglia, simbolo di un cordone ombelicale mai reciso, una discussione tra un vegano e un carnivoro, l’arrivo della morte che viene a prelevare la sua vittima. Tante situazioni portate all’estremo che sono lo specchio della società di oggi e che suscitano l’irrefrenabile ilarità tra il pubblico. E però, proprio osservando solitamente quest’ultimo al termine della recita, non manca la considerazione del rapporto effimero che per un attimo lo può legare all’attore aldilà della scena. Questo concetto, molto significativo e denso di espressività, è quanto espresso da Claudio Batta tra il serio e il faceto verso la fine.
I tre protagonisti esprimono la loro prova attoriale che si rivela eccellente considerando che sono chiamati a interpretare personaggi diversi tra loro in un’ora e mezzo di spettacolo fatto di azioni irrefrenabili e dense di comicità portata all’estremo. Particolarmente brillante tra le interpretazioni di Margherita Antonelli quella in cui lei appare nelle vesti della mamma meridionale, eccessivamente protettiva del figlio quando lo accompagna al colloquio di lavoro. Altrettanto brillante il personaggio del prete americano interpretato da Giorgio Verduci, come lo è quello, sostenuto da Claudio Batta, del padre a letto di notte mentre aspetta ansioso la figlia diciassettenne che è andata a un concerto e tarda a rientrare.
Il pubblico presente, che ha riempito il teatro, si è mostrato entusiasta, applaudendo diverse volte gli attori sia a scena aperta che alla fine, chiamandoli ripetutamente sul proscenio insieme alla regista. Unica replica questa sera alle ore 20,30.
Visto il giorno 20 dicembre 2022
(Carlo Tomeo)
RELAZIONI (QUASI) PERICOLOSE
Debutto nazionale
di Maria Luisa Assi, Paola Ornati, Claudio Batta, Margherita Antonelli, Giorgio Verduci
con Claudio Batta, Margherita Antonelli, Giorgio Verduci
regia Paola Ornati
deSidera Teatro Oscar
Via Lattanzio 58/A, Milano
20 e 21 dicembre 2022, ore 20.30
info@oscar-desidera.it – 334 8541004
BIGLIETTERIA
biglietteria@oscar-desidera.it
INTERO 22 €
RIDOTTO 18-12 €
BIGLIETTERIA ONLINE: www.vivaticket.it
BIGLIETTERIA DEL TEATRO: apre da 1 ora prima l’inizio dello spettacolo e ogni giovedì dalle 17.00 alle 19.00