“Amore, sono un pò incinta” al Teatro-Cinema Martinitt – Recensione

AMORE SONO UN PO’ INCINTA

Scritto, interpretato a diretto da Marco Cavallaro

Produzione La Bilancia, in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi.

RECENSIONE:

Il calo di natalità è un problema che preoccupa la società odierna e però mettere al mondo un figlio oggi può incutere paura a causa dei diversi problemi, non solo di natura economica, nelle persone che si sentono sempre più inadeguate ad affrontare la responsabilità di diventare genitori. Marco Cavallaro nella sua commedia “Amore, sono un pò incinta”, lungi dal sottovalutarne la gravità, affronta il problema con un testo intelligente ed elegante, e nello stesso tempo molto divertente, dimostrando che certe paure si possono superare e, una volta dissolte, verranno sostituite con una presa di coscienza del lato positivo del sé e che era nascosto nel profondo dell’inconscio. I protagonisti della commedia sono Maurizio (Marco Cavallaro), e Roberta (Sara Valerio) che si incontrano in una discoteca e, complici dell’alcool, finiscono nell’appartamento della donna dove vivono una notte di sesso non protetto. Al mattino dopo i due non si scambiano neppure i nomi né i loro indirizzi, perché non sentono neppure il bisogno di rivedersi. A distanza di un mese e mezzo Roberta scopre di essere incinta e, non ascoltando i consigli di Ugo, un suo amico gay, decide di abortire perché non è pronta a diventare madre, tanto più che non conosce il padre di suo figlio. Fa per recarsi in una clinica ma la sua macchina ha un guasto e rimane bloccata proprio davanti a un’officina il cui proprietario è Maurizio. I due si riconoscono e Roberta, avendo trovato in quel modo inaspettato l’uomo che è il padre del figlio di cui è in attesa, decide di affrontare la maternità, rivela a Maurizio il suo stato ma questi rifiuta di assumersi la responsabilità genitoriale, salvo poi pentirsene nei giorni successivi. La trama continua illustrando prima il periodo della gestazione del figlio dei due, che poi si rivelerà essere una femmina, e quindi con varie traversie del dopo parto. Questo lasso di tempo viene rappresentato sul palcoscenico in uno spettacolo di circa due ore, intervallo compreso, ed è pieno di irresistibili “trovate” teatrali, sia per quanto riguarda le battute esilaranti, fatte di doppi sensi e calembour, sia per il travolgente andamento del copione.

Marco Cavallaro e Sara Valerio sono entrambi bravissimi e credibili nell’interpretare i personaggi dei due protagonisti nelle varie sfaccettature in cui vengono rappresentati nel corso della commedia. Eccellenti le prestazioni dei due comprimari Antonio Conte e Guido Goitre che, oltre a interpretare, in modo altamente farsesco, rispettivamente i personaggi di Ugo, l’amico di Roberta, e di Armandino, l’aiutante di Maurizio, rivestono anche altri ruoli, cambiando repentinamente abiti e parrucche. Durante tutto lo spettacolo c’è la voce narrante del feto che esprime i propri pensieri e lamenti dall’interno della pancia di Roberta e che continuerà a farlo quando sarà diventato una bambina. Eccezionale è l’idea scenografica, che fa uso di pannelli raffiguranti gli ambienti diversi dove si svolgono le varie azioni (l’officina di Maurizio, la camera di Roberta, la scena di un bar, la sala di attesa di un pronto soccorso, la sala parta di un ospedale e altri luoghi ancora) e che vengono spostati velocemente dagli aiutanti o dagli stessi attori. A significare il trascorrere del tempo, vengono esposti di volta in volta dei cartelli che spuntano dalle quinte. Per tutto lo spettacolo sono diffuse musiche tra le più disparate e funzionali ai vari momenti della vicenda e alcune sono state scelte con intento ironico, come quella ricorrente nelle situazioni di innamoramento (“Love is a many splendored thing”) tra Maurizio e Roberta e tra Ugo e Riccardino, oppure “Ma l’amore no” quando si vuole sfuggire al sentimento. Esiste anche una famosa citazione del film “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder. Al termine i quattro attori sono stati giustamente gratificati con convinti applausi da un pubblico entusiasta che si è divertito molto. Si consiglia molto di vedere la commedia che resterà in scena fino al prossimo 5 giugno.

Vista il 25 Maggio 2022

(Carlo Tomeo: diritti riservati)

AMORE SONO UN PO’ INCINTA di Marco Cavallaro. Diretta da Marco Cavallaro. Con Marco Cavallaro, Sara Valerio, Guido Goitre e Antonio Conte. Produzione La Bilancia, in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi.

In scena dal 20 maggio a 5 giugno.

Martedì-sabato ore 21; domenica ore 18. Costo: 26 euro.

TEATRO/CINEMA MARTINITT

Via Pitteri 58, Milano -Telefono 02/36580010, info@teatromartinitt.itwww.teatromartinitt.it.

Orari biglietteria: lunedì-sabato 10.30-21, domenica 14/21. Parcheggio interno gratuito.

Tutti gli eventi al Teatro Cinema Martinitt si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza previste dai disciplinari anti-Covid. E’ richiesta mascherina Ffp2.

Categorie RECENSIONI

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