
Compagnia AMO-Attori Momentaneamente Occupati in:
UNA ZITELLA DA SPOSARE – scritto da Maurizio Paniconi e Alessandro Tirocchi
diretto da Marco Simeoli.
Con Valeria Monetti, Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi e Daniele Derogatis.
Produzione La Bilancia.
RECENSIONE:
C’è una ragazza trentanovenne, Marta, realizzata e soddisfatta del suo lavoro, felicemente single. C’è una madre opprimente, Maria Sole, che nutre il forte desiderio che sua figlia si sposi. C’è un amico della figlia, Luigi, il quale è gay e, a differenza della ragazza, aspetta con ansia il momento di sposarsi con il proprio amico che porta stranamente un nome femminile: Donatella, che non appare mai in scena. C’è uno strano cameriere romano-cinese, Bartolo, che parla e si comporta stranamente in modo confidenziale con gli astanti e che, solo alla fine della commedia, si rivelerà essere un personaggio più importante di quanto appariva inizialmente. La madre non smette mai di assillare la figlia perché si risolva finalmente il problema che è quello citato già nel titolo della commedia. Per risolverlo viene chiamato in causa proprio l’amico di Marta il quale convincerà la ragazza a incontrarsi con persone attraverso un servizio online di appuntamenti al buio e sarà lui stesso a organizzare questi incontri. La recalcitrante Marta, accetterà questa soluzione solo per accontentare la madre e a patto che l'”esperimento” duri solo tre settimane. Inizierà a incontrare diversi personaggi, che saranno tutti da scartare, per un motivo o per un altro. Fino a quando, proprio alla scadenza della terza settimana, gli ultimi due incontri si riveleranno fatali, tanto che la donna, non essendo in grado di scegliere tra i due uomini che incontra, diversissimi l’uno dall’altro, le faranno scattare qualcosa dentro, per cui, piuttosto che fare una scelta, preferirà frequentare entrambi, a giorni alterni e senza che l’uno sia a conoscenza dell’esistenza dell’altro. Fino a questo momento, Marta si gode beatamente la vita di single, o, meglio, “diversamente accompagnata”, malgrado l’amico insista perché si decida a rinunciare a uno dei due a favore dell’altro. Sarà un evento improvviso e inaspettato a risolvere il problema e che prenderà il predominio di tutto il secondo tempo della commedia. Nel primo tempo, infatti, una volta entrata in scena la madre che si lamenta della figlia perché insiste a rimanere zitella, il pubblico assiste a una serie di scene esilaranti, con un andirivieni dei personaggi camuffati in vari modi per rappresentare alcuni degli uomini che Marta incontra inutilmente. Il ritmo diventa convulso nel secondo tempo grazie alle innumerevoli trovate, agli equivoci, e ai doppi sensi usati con sagacia per muovere al ridere: una battuta dopo l’altra, un correre di tutti i personaggi da una parte all’altra della scena, sembra di assistere a una pièce di Feydeau del nostro secolo. Tutto questo perché Marta non ha saputo decidere su quale persona far propendere il suo amore, però con un frase illuminante arriva il momento in cui lei capisce che non siamo noi a scegliere l’amore ma è l’amore che sceglie noi. A conclusione, il finale insolito, anzi un doppio finale e quello più inaspettato è rappresentato dalle due ultime parole pronunciate dall’attrice.
Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi hanno scritto una commedia di grande originalità, la drammaturgia è al fulmicotone, nessuna battuta è fine a sé stessa ma si sente che è stata studiata in ogni particolare. La regia di Marco Simeoli è stata eccellente nel guidare i quattro attori della Compagnia che è ormai affiatata e che nelle ultime commedie che sta portando in scena, si nota una crescita che la fa amare dal pubblico sempre di più (si pensi, per esempio, a un loro precedente spettacolo “Morta zia, la casa è mia”). Oltre a Valeria Monetti e a Daniele Derogatis (che hanno interpretato, con grande presenza scenica, un solo personaggio a testa, rispettivamente Marta e Luigi), Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi hanno rivestito due ruoli, molto diversi tra loro, dimostrando ottima versatilità: Tirocchi (nelle parti di Bartolo e Marco, un amante di Marta) e Pariconi (nelle parti della madre – che all’inizio appare altissima, grazie a un trucco scenico, a dimostrare metaforicamente la sua ingerenza sulle scelte della figlia-, e di Enrico, l’altro amante di Marta). Durante tutta la durata della commedia non è mancata una musica diffusa di genere pop, con in più una nota jazz (“Take The “A” Train” di Duke Ellington) nel momento in cui Marzia deve incontrare per la prima volta Marco ed Enrico.
Il pubblico ha dimostrato grande entusiasmo nell'”immergersi” dentro vicenda che si svolgeva sulla scena, tantissime risate e anche applausi a scena aperta, per non parlare del finale. La Compagnia, raggiante per il successo ottenuto, ha voluto anche fare dei selfie con il pubblico. Lo spettacolo è imperdibile e non posso che consigliarlo vivamente a tutte le persone che, nei momenti difficili che stiamo attraversando, hanno necessità di rianimare lo spirito e vivere due ore di spensieratezza.
Visto il giorno 18 Marzo 2022
(Carlo Tomeo: diritti riservati)
TEATRO/CINEMA MARTINITT
Via Pitteri 58, Milano – Telefono 02/36580010, info@teatromartinitt.it, www.teatromartinitt.it.
Orari biglietteria: lunedì-sabato 10.30-21, domenica 14/21. Parcheggio interno gratuito.
Costi: 26 euro intero (over 65, 18 euro; under 26, 16 euro).
Che bella recensione, parole di leggerezza, sana leggerezza, che invitano a farsi un regalo: andare a teatro e condividere con attori e pubblico due ore di sorrisi e risate. Grazie!
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Grazie a Ladyladimaria per il cortese apprezzamento.
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