“Lazarus” al TAM Teatro Arcimboldi Milano – Recensione

È attualmente in scena al Teatro Arcimboldi la riproposta della celebre opera rock di David Bowie già presentata per la prima volta in esclusiva per l’Italia nella stagione teatrale 2022/23 da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale realizzata insieme a importanti altri Teatri Nazionali, citati nei crediti in calce. “Lazarus“, che fu scritta dal cantautore poco prima della sua scomparsa insieme al drammaturgo irlandese Enda Wals e rappresentata a Broadway nel dicembre del 2015 appena un mese prima della sua morte, rappresenta un po’ il suo testamento musicale e si colloca come proseguimento ideale del film “The man who fell to earth” del 1976 diretto da Nicolas Roeg, a sua volta ispirato all’omonimo romanzo di Walter Tevis, e interpretato dallo stesso Bowie.

Protagonista dello spettacolo è Thomas Newton un alieno caduto sulla terra dove è rimasto prigioniero, chiuso in un appartamento, con una confusione mentale in cui s’intrecciano ricordi di momenti vissuti realmente o solo immaginati. Attraverso la televisione sempre accesa riceve immagini che potrebbero appartenere a un mondo futuro frutto della sua fantasia, schegge che si materializzano in flash disturbanti. Cerca conforto nell’alcool che in realtà non fa altro che contribuire e alimentare la propria sofferenza descritta attraverso le canzoni che rappresentano la parte più consistente dell’intero spettacolo. E qui la corposa e potente voce di Manuel Agnelli, che veste i panni del protagonista, interpreta con la massima espressività i vari momenti di alienazione del personaggio a cominciare dal primo brano che dà il titolo allo spettacolo (“Look up here, I’m in heaven / I’ve got scars that can’t be seen / I’ve got drama, can’t be stolen / Everybody knows me now”). Accanto a lui c’è Elly (Camilla Nigro), la donna che dovrebbe assisterlo, innamorata di lui ma non corrisposta, e che si affanna a rendersi piacevole cambiando la propria immagine con pettinatura e abiti shocking che provocano la gelosia del fidanzato. Ma la memoria di Thomas è occupata dall’amore mai sopito per la ragazza (la cantante Casadilego) che è presente solo nella sua mente nostalgica e che nessuno tranne lui riesce a vedere. Oltre a loro tre sono presenti sul palco altri personaggi interpretati da nove artisti tra cantanti e ballerini insieme ai musicisti che suonano sulle zone laterali del grande palcoscenico che è provvisto di una pedana girevole sulla quale sono collocati una scrivania e un divano dove è seduto Thomas quando non si alza per esprimere i suoi malessere e disperazione attraverso le canzoni.

A rendere particolarmente imponente lo spettacolo è una scenografia visionaria che coniuga la parte onirica vissuta nella testa del protagonista e quella reale che comprende le azioni che si compiono in scena così voluta dal regista Valter Malosti, che ha scritto anche il testo in italiano, messa in pratica da Nicolas Bovey e impreziosita dalle luci di Cesare Accetta: un grande schermo centrale dove sono proiettate episodi che accadono anche sulla pedana e altri che sono immaginati dal protagonista. Di contorno, altri schermi più piccoli collocati ai lati fino a toccare la parte alta del palcoscenico. A occuparsi dei video sono Luca Brinchi e Daniele Spanò. La parte ragguardevole è comunque rappresentata dalle musiche e più di tutto dalle canzoni fra quelle più famose di David Bowie con in più quattro inediti scritti per l’occasione (in calce la playlist). Sono naturalmente cantate dal vivo sia dal protagonista che dagli altri cantanti in assoli ma anche in coro e accompagnate dalle coreografie di Michela Lucenti. Naturalmente si termina con la suggestiva “Heroes”. È presente, occorre riconoscerlo, una nota negativa riguardante i caratteri dei sovratitoli riportanti i testi dei brani musicali in inglese con traduzione italiana che sono decisamente troppo piccoli e quasi non leggibili dalle ultime file della platea.

Cast eccellente con note di rilievo per Manuel Agnelli, al quale, oltre a rendere omaggio per le sue enormi capacità come cantante, bisogna riconoscere anche una bravura non comune come attore. Altre tre eccellenze sono Camilla Nigro, Casadilego e Dario Battaglia. Bravissimi gli 8  musicisti della banda i cui nomi sono riportati nei crediti. La prima, alla quale ho assistito, ha riportato copiosi applausi non solo alla fine ma anche al termine di ciascuna canzone. Repliche previste fino a domenica 1° giugno. In calce all’articolo le INFO riportanti i crediti e le modalità per acquisto biglietti.

Visto il giorno 28 maggio 2025

(Carlo Tomeo)

Trailer © InCronaca

LAZARUS

di DAVID BOWIE e ENDA WALSH
ispirato a The Man Who Fell to Earth (L’uomo che cadde sulla terra) di Walter Tevis

uno spettacolo di VALTER MALOSTI

con MANUEL AGNELLI
CasadilegoDario BattagliaCamilla Nigro

Maurizio Camilli/Mauro BernardiAndrea De LucaNoemi GrassoMaria LombardoGiulia MazzarinoIsacco VenturiniCarla Vukmirovic

la band (in o.a.)

Laura Agnusdei, sassofoni – Jacopo Battaglia, batteria – Francesco Bucci, tromboni – Andrea Cauduro, tastiere addizionali – Davide Fasulo, piano e tastiere – Stefano Pilia, chitarra – Giacomo Rossetti, basso – Paolo Spaccamonti, chitarra – versione italiana del testo Valter Malosti – orchestrazioni e arrangiamenti originali Henry Hey

progetto sonoro GUP Alcaro – scene Nicolas Bovey – costumi Gianluca Sbicca – luuci Cesare Accetta – video Luca Brinchi e Daniele Spanò – cura del movimento Marco Angelilli – coreografie Michela Lucenti – cori e pratiche della voce Bruno De Franceschi – maestro collaboratore Andrea Cauduro – assistenti alla regia Jacopo Squizzato, Letizia Bosi – produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro NazionaleTeatro di Roma – Teatro Nazionale

© Fabio Lovino

lo spettacolo è stato creato nel 2023 in coproduzione con Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura e in collaborazione produttiva con Balletto Civile in accordo con Robert FoxJones/Tintoretto Entertainment e New York Theatre Workshop per gentile concessione di Lazarus Musical Limited

Lazarus ha debuttato per la prima volta Off-Broadway al New York Theatre Workshop il 7 dicembre 2015, Jim Nicola Direttore artistico, Jeremy Blocker Direttore generale

Playlist dei brani musicali:

Lazarus / It’s No Game / This Is Not America / The Man Who Sold the World / No Plan / Love Is Lost / Changes / Where Are We Now? / Absolute Beginners / Dirty Boys / Killing a Little Time / Life on Mars? / All the Young Dudes / Sound and Vision / Always Crashing in the Same Car / Valentine’s Day / When I Met You / Heroes.

TAM – TEATRO ARCIMBOLDI MILANO

Viale dell’Innovazione 20 – Milano

Infoline: mail: boxoffice@teatroarcimboldi.it

website: www.teatroarcimboldi.it

facebook: www.facebook.com/teatroarcimboldimilano

instagram: www.instagram.com/teatroarcimboldimilano

BIGLIETTERIA:

LAZARUS

Dal 28 maggio al 1 giugno 2025

da mercoledì a sabato ore 21.00 – domenica ore 16

PREZZI DEI BIGLIETTI

Platea Bassa Gold € 53,00 + prevendita – Platea Bassa € 48,00 + prevendita – Platea Alta € 45,00 + prevendita – I Galleria € 38,00 + prevendita – II Galleria € 30,00 + prevendita – Sono attive riduzioni per possessori TamTogether, over 65, under 14, gruppi.

PREVENDITE

Biglietti disponibili su Biglietteria TAM: https://teatroarcimboldi.eventim-inhouse.it

TICKETONE: www.ticketone.it

INFOLINE E PRENOTAZIONI GRUPPI E SCUOLE

Per informazioni scrivere a: boxoffice@teatroarcimboldi.it

Per prenotazione gruppi (10+ persone) scrivere a: gruppi@teatroarcimboldi.it

Oppure, per eventi selezionati, contattare l’ufficio gruppi autorizzato

Grattacielo: prenotazioni@grattacielo.net – tel. 329.7869658 / 329.0945756

Categorie RECENSIONI

3 pensieri riguardo ““Lazarus” al TAM Teatro Arcimboldi Milano – Recensione

  1. Avatar di Vincenza63

    Grazie per la tua recensione così dettagliata. Io ho visto lo spettacolo e ne sono rimasta colpita e molto coinvolta, quasi ipnotizzata. Concordo sui sottotitoli perchè io mi trovavo all’ultima fila della platea come disabile in carrozzina in compagnia di un mio amico. Altro punto di insoddisfazione: la performance di Casadilego non mi è sembrata eccezionale e pensavo non fosse idonea al ruolo per l’età. Tu che ne pensi, Carlo? Manuel Agnelli è super! Il teatro Arcimboldi anche. È il mio preferito a Milano.

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    1. Avatar di Carlo Tomeo

      Purtroppo chi si muove in carrozzina dovrebbe evitare alcuni spettacoli sovratitolati perché se si è in ultima fila si rischia di non riuscire a leggere i sovratitoli e lo stesso se si è in prima fila perché sono troppo in alto

      Piace a 1 persona

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