
RECENSIONE:
L’incipit di un canto doloroso, straziante, è quello emesso da Lina Sastri nei panni di Maria Maddalena mentre si muove lentamente al centro di una scena spoglia e occupata solo da un cerchio la cui circonferenza è delimitata da candele. Alla sua sinistra due musicisti, i valenti Filippo D’Aglio alla chitarra e Domenico Monda alle percussioni che l’accompagnano durante i momenti clou del suo monologo. È disperata Maria come può esserlo una donna che prima ha subito una crudele delusione d’amore e poi una più potente, quella della passione verso un Dio che non potrà mai concretizzarsi se non nella sublimazione del sentimento nel quale ella annullerà se stessa fino all’atto finale costituito dalla morte dell’oggetto del suo ardore.
Maria, nata a Magdala, la piccola cittadina israeliana, è una ragazza innocente, fidanzata a Giovanni e, nell’attesa che la sorella Marta le completi il ricamo del suo corredo di nozze, rammenta come Giovanni le “venisse incontro dal fondo della sua infanzia”. E però, dichiarerà che amare la sua innocenza fu il suo primo peccato. La sera delle nozze una voce si sentì nell’aria che pronunciò per tre volte il nome di Giovanni. Era la voce di Dio e l’uomo la seguì. Un Dio che, come scoprirà Maria, si era fatto uomo, si chiamava Gesù e vagava da villaggio in villaggio in cerca di discepoli e guarendo i malati. “Se Giovanni avesse capito che quel Dio fosse soltanto un uomo non avrebbe avuto più motivo di non preferirgli i miei seni”, dirà, tormentandosi, Maria che da quella volta diventerà la prostituta Maddalena. Ma poi lei stessa subirà il fascino di Gesù e lo seguirà, dedicando tutta se stessa se non con il corpo con l’anima fino al momento in cui lui morirà. Dilaniata dal dolore, rimodellata dalla mano del Signore, Maria diventerà sua adepta ma porterà con sé il tormento della donna che per due volte, e per motivi diversi, è stata abbandonata. E, infatti, come dichiara Lina Sastri, Maria Maddalena è “il percorso di un’anima che nasce innocente e, per vendetta, perché vittima di abbandono, cambia il suo destino, o crede di cambiarlo. Ma non ci riuscirà: l’amore e la passione la porteranno comunque di fronte alla ferita insanabile, al doloroso cammino di chi ama ed è abbandonato. Senza scampo”.
Il bellissimo monologo, tratto da “Fuochi” di Marguerite Yourcenar, è un commovente e profondo testo che Lina Sastri ha valorizzato con la la sua messa in scena unita a una singolare regia e a un’interpretazione intensa, ricca di pathos, propria delle attrici di razza. Il pubblico ha applaudito con entusiasmo con diverse chiamate della protagonista sul proscenio. Repliche fino a domenica 5 marzo. Da non perdere.
Visto il giorno 1° marzo 2023
(Carlo Tomeo)
Lina Sastri
MARIA MADDALENA
Produzione Tradizione E Turismo – Centro Di Produzione Teatrale
Da Fuochi Di Marguerite Yourcenar
Messa in scena, regia e interpretazione Lina Sastri
Con Lina Sastri
Con Filippo d’Allio (chitarra, arrangiamenti) Domenico Monda (percussioni)
Collaborazione alla messa in scena Bruno Garofalo
Assistente alla regia e direttore di produzione Costantino Petrone
In scena fino al 5 marzo
STAGIONE 2022 | 2023
BIGLIETTERIA
PREZZI
- Intero – 32.00 € + 2.00 € prevendita
- Ridotto over 65/under 14 – 16.00 € + 1.50 € prevendita
TEATRO MENOTTI
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