
Supplici
La regia di Serena Sinigaglia per la rilettura della tragedia di Euripide
Nella tragedia Le Supplici, scritta da Euripide e rappresentata per la prima volta tra il 423 e il 421 avanti Cristo, un gruppo di donne di Argo, madri dei guerrieri argivi morti nel fallito assalto a Tebe, si riunisce presso l’altare di Demetra a Eleusi per supplicare gli ateniesi di aiutarle a dare degna sepoltura ai figli, poiché i tebani negano la restituzione dei cadaveri. Il re ateniese Teseo, grazie all’intercessione della madre Etra, decide di aiutarle. Quando un araldo tebano giunge per intimare a Teseo di non intromettersi negli affari di Tebe, invano Teseo tenta di indurre l’araldo all’osservanza della propria legge che impone di onorare i morti, ingaggiando con lui un dialogo nel quale il re difende i valori di democrazia, libertà, uguaglianza di Atene, contrapposti alla tirannide di Tebe.
L’accordo non viene trovato e la guerra tra le due città è inevitabile. Viene vinta da Atene e i cadaveri vengono restituiti. Il re di Argo Adrasto, che accompagna le madri, si incarica di celebrare i caduti con un discorso. Il corteo con i corpi dei capi argivi caduti entra in scena: Adrasto recita l’elogio di ciascuno di essi, quindi si procede al rito funebre. Mentre i figli dei caduti sfilano con le ceneri dei propri cari, finalmente sepolti, ex machina compare Atena, che fa impegnare con un giuramento solenne Teseo e Adrasto a un’eterna alleanza fra Atene e Argo.
NOTE DI REGIA a cura di Serena Sinigaglia
Amo i classici da sempre: con essi imparo cos’è il teatro e cos’è l’essere umano. Con i contemporanei imparo a conoscere la realtà presente e l’epoca in cui vivo. Insomma classico e contemporaneo si riguardano, si specchiano l’un con l’altro, si nutrono a vicenda. Come tradizione e innovazione. Il crollo dei valori dell’umanesimo, il prevalere della forza, dell’ambiguità più feroce, il trionfo del narcisismo e della pochezza emergono da questo testo per ritrovarsi intatti tra le pieghe dei giorni stranianti e strazianti che stiamo vivendo. È incredibile quanto una scrittura che risale al 423 a.C. risuoni chiara e forte alle orecchie di un cittadino del terzo millennio.
TEATRO BINARIO 7 SUPPLICI di Euripide traduzione Maddalena Giovannelli, Nicola Fogazzi drammaturgia a cura di Gabriele Scotti regia Serena Sinigaglia con Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin cori a cura di Francesca Della Monica scene Maria Spazzi costumi Katarina Vukcevic luci Alessandro Verazzi assistente alla regia Virginia Zini assistente alle luci Giuliano Almerighi musiche e sound design Lorenzo Crippa movimenti scenici e training fisico a cura di Alessio Maria Romano assistente al training Simone Tudda produzione ATIR, Nidodiragno/CMC, Fondazione Teatro Due con il sostegno di NEXT 2021/2022 in collaborazione con Cinema Teatro Agorà, Cernusco sul Naviglio Spettacolo vincitore del Premio della Critica 2022 Date spettacoli sabato 14 gennaio 2023 alle 21 domenica 15 gennaio 2023 alle 16 sala Chaplin Biglietti intero 18 € | CartaEffe 15 € | ridotto e abbonati 12 € | allievi Binario 7 10 € | under 18 6 € Si consiglia l’acquisto online su www.binario7.org Per informazioni e prenotazioni: Teatro Binario 7 via Filippo Turati 8, Monza 039 2027002 | biglietteria@binario7.org |