“Il prestito” al Teatro Martinitt – Recensione

IL PRESTITO di Jordi Galceran, versione italiana di Pino Tierno, diretto da Giampiero Solari.

Con Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti. Produzione Ginevra Media Production.

RECENSIONE:

Con “Il prestito” dello scrittore catalano Jordi Galceran il Teatro Martinitt ha aperto la sua stagione teatrale 2022/23. Sulla scena i due attori Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti, rispettivamente nei ruoli di un inflessibile direttore di un’agenzia bancaria e di un uomo che, pur non essendo cliente di quella filiale, è lì per chiedere un prestito. Nel mezzo di una scena spoglia i due uomini siedono uno di fronte all’altro divisi da un tavolo sul quale troneggia una grande foto che ritrae il bancario con sua moglie e una ragazza che si presume essere sua figlia. Si scoprirà che quella foto è un elemento determinante di tutta la pièce, tanto che, prima ancora che inizi lo spettacolo, la stessa immagine ingrandita viene proiettata sul sipario chiuso e ricoperto da un telo cinematografico. All’inizio i due uomini appaiono già alle prese con il tema del contendere: il richiedente, pur non offrendo garanzie documentabili, insiste per ottenere il prestito mentre il direttore rimane irremovibile nella sua posizione di negarglielo. Il dialogo, man mano che procede, assume toni sempre più accesi in particolare da parte del direttore, infastidito dall’insistenza dell’altro fino al momento in cui quest’ultimo sposta lo sguardo sulla foto che c’è sul tavolo e chiede se la donna che vi è ritratta è la moglie di questi. Da quel momento la conversazione prende una piega nuova e l’elemento principale, da quello che aveva come protagonista il denaro, si sposta su dati personali riguardanti il direttore: il richiedente del prestito minaccia l’altro di conquistare la di lui moglie se non ottiene quanto richiesto. Questo provoca ancora di più l’irritazione del bancario e alla fine l’altro è costretto a uscire. All’uomo, rimasto da solo nel suo ufficio, tutto l’accaduto appare surreale tanto da non volergli dare troppo peso e però il suo stato d’animo ne rimane così incrinato tanto da compiere un’azione che si rivelerà determinante nel provocare quanto accadrà in seguito. Il sipario della fine del primo atto si chiuderà sulla voce diffusa di Nada Malanima che canta la canzone “Senza un perché” i cui versi dicono: “E tutta la vita gira senza un perché”. Per evitare di spoilerare non racconterò quanto accadrà nel secondo atto dove l’azione prenderà una piega differente rispetto a quanto accaduto nell’atto precedente fino all’imprevedibile colpo di scena finale.

La commedia di Galceran, che ha avuto grande successo in Spagna e, dal 2014, anche in Italia nella traduzione di Pino Tierno, affronta due temi principali della nostra società: quello del denaro, e dell’importante peso che esso assume nei rapporti interpersonali a discapito del sentimento, e quello dell’impoverimento di quest’ultimo proprio per effetto dell’accaparramento di beni materiali. La sceneggiatura pone in primo piano i due temi con sapienza usando la chiave della comicità che è scintillante, ricca di colpi di scena ma che diventa anche amara in più punti. I due protagonisti, poi, assumono ruoli intercambiabili tanto da diventare nei vari momenti dell’azione inconsapevolmente vittima e carnefice fino al finale che li pone su uno stesso piano.

I due attori hanno costituito un’ottima complicità da palcoscenico: Quartullo ha avuto il suo momento di maggiore performance personale nel monologo fortemente esacerbato del primo atto, mentre Ramazzotti, che aveva già portato più volte in scena la commedia, ha confermato la sua ottima prestazione, in questo avvantaggiato dalla simpatia che riscuote il suo personaggio. Il pubblico è apparso visibilmente divertito e lo ha manifestato con diversi applausi a scena aperta fino a quelli più copiosi di fine spettacolo.

Repliche da oggi fino a sabato.

Visto il giorno 13 Ottobre 2022

(Carlo Tomeo)

TEATRO/CINEMA MARTINITT

Via Pitteri 58, Milano.

Telefono 02/36580010, Whatsapp 338.8663577info@teatromartinitt.itwww.teatromartinitt.it.

Orari spettacoli: venerdì-sabato ore 21, domenica ore 18

Biglietti: intero 26 euro; 18 euro over 65 e 16 euro under 26. 

Orari biglietteria: venerdì-sabato: 10.30-21; domenica: 14-21.

Parcheggio interno gratuito.

Categorie RECENSIONI

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