Rassegna Contemporanea 2022

Lorenzo Balducci
Allegro, non troppo
RECENSIONE:
Non fa concessioni a nessuno Lorenzo Balducci nella sua stand-up comedy che ha per tema il mondo lgbtq+ e conquista subito il numeroso pubblico che è accorso a vederlo con le sue battute ironiche, divertenti, graffianti. Il tema viene affrontato in tutte le sue sfaccettature, vizi e virtù di un mondo che una volta era messo ai margini della società e che oggi, nei luoghi dei paesi più evoluti sembra essere bene accetto, non solo, ma, almeno tra i giovani pare che ci sia una corsa a cercare dove collocare la propria persona, non solo come genere ma anche come abitudini sessuali. E Balducci ci scherza sopra quando deve definire le persone che amano ritrovare se stessi nei gruppi che seguono il plus dell’acronimo: gli intersex, gli asessuati e gli alleati, facendo riferimento a personaggi che hanno incrociato la sua vita. E non ha timore nel citare anche personaggi del passato che erano omofobi ma segretamente omosessuali: sullo schermo alle sue spalle appaiono le foto di diversi di costoro. Quello maggiormente stigmatizzato è Thomas Mann, sposato e padre di sei figli, che in realtà era attratto dai ragazzi (il suo romanzo “Morte a Venezia” ne è un esempio) e però ebbe parole dure per due suoi figli che erano visibilmente omosessuali, in particolare Klaus, lo scrittore di “Mephisto” che morì suicida a 43 anni. Baldini non si fa remore nel fare riferimento a personaggi dei nostri giorni per la loro omofobia oppure per la loro omosessualità che tengono segreta e ne fa anche i nomi. Quello che, però, fa fatica ad accettare è la parola “gay” che vuol dire allegro, termine non adeguato a rappresentare l’omosessuale il quale, ancora adesso, nella società più evoluta, lo fa sentire, specialmente all’inizio, quando scopre la sua diversità, sbagliato e inadeguato. Cita Mastelloni che non vuole farsi chiamare “gay” ma preferisce la parola “frocio” in tutte le sue accezioni (da qui il significato del titolo dato allo spettacolo). Nel suo monologo egli fa anche un racconto della sua vita, di come si scoprì attratto dagli uomini già da bambino, della difficoltà di fare il suo coming-out in famiglia, di come suo padre gli fu vicino e lo accolse fra le braccia, della sua timidezza e delle prime esperienze sessuali. Menziona anche il periodo in cui faceva uso di metanfetamina, ora superato da cinque anni. La parte più esilarante arriva nel momento in cui spiega come avvengono oggi gli incontri gay, considerando le guide degli anni settanta ormai obsolete, così come lo sono i cosiddetti luoghi di “battuage”: adesso lo strumento più adeguato per fare incontri è il computer e qui racconta le sue esperienze dirette. Al termine, dopo i primi applausi degli spettatori, Balducci ha dato prova anche della sua bravura come ballerino, quasi a voler concedere un apprezzato e divertito bis finale. Sullo schermo alle sue spalle veniva proiettata l’immagine di Julian Assange con la scritta “Free Assange”.
Una stand-up comedy coinvolgente che suscita divertimento ma che, in molti punti, sa essere anche toccante: non un punto di arrivo di Lorenzo Balducci, quindi, ma un punto di partenza per ulteriori performance. Lo ha dimostrato il sold out di ieri sera. Peccato che non sia stata prevista almeno una replica per oggi.
Trailer dello spettacolo:
Visto il giorno 2 Giugno 2022
(Carlo Tomeo)
Rassegna Contemporanea 2022: Menotti Teatro Filippo Perego
Comicità d’autore
2 giugno 2022 Ore 20.00
Lorenzo Balducci
ALLEGRO, NON TROPPO
con Lorenzo Balducci
regia Mariano Lamberti
scritto e diretto da Riccardo Pechini e Mariano Lamberti
Durata 60 min.