Rassegna Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali)
Festival internazionale di teatro | 4-31 maggio 2022

–
Beckett’s Room
PRIMA NAZIONALE
testo Dead Centre e Mark O’Halloran
regia Bush Moukarzel, Ben Kidd
drammaturgia Nicholas Johnson
traduzione e assistenza alla regia Peter Krauch & Céline Thobois
voci Viviane de Muynck, Valentijn Dhaenens, Christoph Gawenda, Brian Gleeson, Moritz Gottwald, Barbara Probst, Laurence Roothooft
scenografia Andrew Clancy
creazione marionette Eugenia Genunchi, Ciarán Bonner, Jason Lambert
marionettisti Eugenia Genunchi, Miriam Needham, Neasa Ní Chuanaigh, Cillian O Donnachadha
luci Stephen Dodd
video José Miguel Jiménez
suoni e musiche Kevin Gleeson
costumi Saileóg O’Halloran
produzione Dead Centre
coproduzione Gate Theatre, Dublino
con il sostegno di Cultur Eireann – Culture Ireland
Al pubblico è richiesto di ascoltare la performance attraverso le cuffie fornite la sera stessa
Lo spettacolo è in inglese, con sovratitoli in italiano a cura di Prescott Studio
L’appartamento di Parigi nel quale vissero Samuel Beckett e la compagna Suzanne durante la Seconda guerra mondiale è l’ambientazione che accoglie l’opera di Dead Centre, Beckett’s Room. I personaggi sono assenti dalla scena: lo spettatore ne segue le storie attraverso le voci e i movimenti “miracolosi” degli oggetti sul palco. Uno spettacolo che ci racconta non solo il ruolo dei due protagonisti nella Resistenza francese, ma ci parla anche di tutte quelle esistenze anonime che, in Europa, furono colpite dal conflitto.
Beckett’s Room racconta la storia dell’appartamento che a Parigi accolse il famoso scrittore e drammaturgo irlandese Samuel Beckett e la compagna Suzanne Dechevaux-Dumesnil durante la Seconda guerra mondiale. L’opera indaga la vita di Samuel e Suzanne nel contesto della Resistenza francese, mettendo in discussione il prezzo della libertà artistica in tempi di censura, e cosa significasse opporsi a un regime totalitario. Ci parla anche di tutte le altre vite senza nome che, in Europa, sono state colpite dal conflitto. Uno spettacolo senza interpreti, che stimola il pubblico a impiegare l’immaginazione mentre ascolta le voci dei protagonisti nelle cuffie e ne vede svolgersi le storie attraverso il movimento “miracoloso” degli oggetti sul palco: si sentono parole, passi, risate, i tasti del pianoforte suonare, una tazza di caffè viene sollevata, un libro viene aperto mentre l’assenza fisica dei personaggi ci induce a concentrarci attentamente sulle loro storie e sul mondo che cambia. Bush Mouzarkel, co-direttore artistico di Dead Centre, ha dichiarato: «L’espediente di raccontare una storia teatrale coinvolgente ed emozionante a un pubblico che può sentire le voci disincarnate di personaggi non visibili è un’interpretazione che ci piace pensare avrebbe divertito lo stesso Samuel Beckett».
Durata: 75’
Biglietti
Categoria spettacolo Festival
Platea Intero € 40 | Ridotto (under 26 e over 65) € 23
Balconata Intero € 32 | Ridotto (Under 26 e over 65) € 20
Abbonamenti
Lo spettacolo è in abbonamento
Per acquistare online un abbonamento clicca qui
Come e dove acquistare
Per informazioni clicca qui
COVID-19
Leggi le linee guida per l’accesso alle attività
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

–
Mal – Embriaguez Divina
PRIMA NAZIONALE
coreografia Marlene Monteiro Freitas
assistenza Lander Patrick de Andrade
con Andreas Merk, Francisco Rolo, Henri “Cookie” Lesguillier, Hsin-Yi Hsiang, Joãozinho da Costa, Mariana Tembe, Marlene Monteiro Freitas, Miguel Filipe, Tonan Quito
luci Yannick Fouassier
spazi Yannick Fouassier, Marlene Monteiro Freitas, Miguel Figueira
drammaturgia Marlene Monteiro Freitas, Martin Valdés-Stauber
suoni Rui Dâmaso, Rui Antunes
direzione di scena e operazioni luci João Chicó
oggetti di scena Marlene Monteiro Freitas, Flávio Martins
costumi Marlene Monteiro Freitas, Marisa Escaleira
ricerca Marlene Monteiro Freitas, Martin Valdés-Stauber, João Francisco Figueira
produzione P.OR.K – Soraia Gonçalves, Joana Costa Santos (Lisbona) e Münchner Kammerspiele (Monaco)
distribuzione Key Performance (Stoccolma)
Co-produzione Biennale de la danse de Lyon 2020 and Pôle européen de création – Ministère de la Culture/Maison de la Danse en soutien à la Biennale de la danse de Lyon 2020 (Lione); Culturgest (Lisbona); HAU Hebbel am Ufer (Berlino); Kunstenfestivaldesarts (Bruxelles); International Summer Festival Kampnägel (Amburgo); Künstlerhaus Mousonturm (Francoforte); Festival d’Automne-Les Spectacles Vivants/Centre Pompidou (Parigi); NEXT festival (Eurometropolis Lille, Kortrijk, Tournai & Valenciennes); Ruhrtriennale (Bochum); TANDEM Scène nationale (Douai – Arras); Teatro Municipal do Porto (Porto); Theater Freiburg (Freiburg); Wiener Festwochen (Vienna)
Con il supporto di CML – Câmara Municipal de Lisboa (Lisbona); Dançando com a Diferença (Funchal); Fabrica Europa|PARC-Performing Arts Research Center (Firenze); La Gare – Fabrique des arts en mouvement (Le Relecq-Kerhuon); Pólo Cultural das Gaivotas | Boavista (Lisbona); Reykjavík Dance Festival (Reykjavík)
Lo spettacolo è senza testo
Mal, lo spettacolo di Marlene Monteiro Freitas, assume le fattezze di un processo teatrale e grottesco che ci nomina il male in tutte le sue forme. Perché “male” non ha solo il significato di “maligno”, ma si esprime in una moltitudine di sfaccettature che l’hanno reso una forza determinante in molte storie.
Il male in tutte le sue più ampie sfaccettature sale sul palcoscenico incarnato da diverse voci e creature. Marlene Monteiro Freitas esplora le numerose incarnazioni del male nelle nostre società, e lo fa mediante un gruppo di ballerini e interpreti che, sia attraverso i loro movimenti del corpo sia con le parole (soltanto onomatopee), paiono essere prigionieri di uno stato catatonico: seduti su una tribuna a tre livelli, come giudici di un tribunale che punisce e condanna ogni forma di sregolatezza, attraversano tutte le inquisizioni della storia. Mal può infatti significare disagio, malessere, dolore, sofferenza, agonia, tristezza, tormento, mancanza, orrore e, infine, male. E proprio questo suo assumere molteplici forme è ciò che l’ha reso forza dominante in numerose storie e circostanze. L’opera promette una sfilata di personaggi inquietanti e al tempo stesso affascinanti, dal carattere e dall’espressività carnevalesca.
Durata: 105’
Biglietti
Categoria spettacolo Festival
Platea Intero € 40 | Ridotto (under 26 e over 65) € 23
Balconata Intero € 32 | Ridotto (Under 26 e over 65) € 20
Abbonamenti
Lo spettacolo è sia in abbonamento generico, sia in abbonamento Danza
Per acquistare online un abbonamento clicca qui
Come e dove acquistare
Per informazioni clicca qui
COVID-19
Leggi le linee guida per l’accesso alle attività
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

–
است (Is)
PRIMA NAZIONALE
scritto e diretto da Parnia Shams
drammaturgia Shahab Rahmani
con Parnia Shams, Parvaneh Zabeh, Yasaman Rasouli, Shadi Safshekan, Sadaf Maleki, Mahoor Mirzanezhad, Mahtab Karimi
scenografia Pourya Akhavan, Mohsen Banihashemi
luci Alireza Miranjom
costumi Pegah Shams
assistente alla regia Mahmood Khodaverdi
assistente alla produzione Atabak Mehrad
design grafico Mohammad Mosavat
produzione NH Theatre Agency
in collaborazione con Kunstenfestivaldesarts
Lo spettacolo è in persiano, con sovratitoli in italiano e inglese. Testo italiano dei sovratitoli a cura di Prescott Studio
Siamo sempre consapevoli di ciò che ci viene imposto? Lo spettacolo di Parnia Shams mette in discussione la struttura del sistema educativo iraniano e, più ampiamente, della società, raccontando come l’autorità invisibile ma costantemente influente determini l’agire degli individui in ogni aspetto della loro vita, pubblica e privata. Una classe di studentesse diviene simbolo delle esperienze che spesso molte ragazze affrontano durante gli anni più fragili della loro giovinezza.
La commedia della regista iraniana Parnia Shams, trasportando sul palcoscenico la corruzione del sistema educativo del suo Paese, ne mette in discussione la struttura, facendo di una classe scolastica il simbolo della società posta sotto un latente ma costante controllo: una denuncia di un’autorità invisibile capace di inibire la creatività e le relazioni, fino a intromettersi nelle scelte private degli individui.
La storia si sviluppa intorno a una classe di una scuola femminile (in Iran il sistema scolastico, infatti, è separato per sesso, dalla prima elementare fino all’università). Mahoor, una ragazza di 16 anni appena trasferitasi a Teheran a metà del semestre, entra in questa nuova scuola e stringe una profonda e intima amicizia con la migliore studentessa della classe. La relazione tra le due darà vita a una resistenza e ribellione all’esercizio del potere tessendo le fila di una storia che è al tempo stesso quotidiana ed eccezionale. L’autrice realizza davanti agli occhi del pubblico un affresco assolutamente realista ma al tempo stesso magico, che ci ricorda il valore della scuola non solo come luogo di apprendimento di nozioni ma, soprattutto, come luogo di collaborazione e solidarietà.
Durata: 60′
Biglietti
Categoria spettacolo Festival
Platea Intero € 40 | Ridotto (under 26 e over 65) € 23
Balconata Intero € 32 | Ridotto (Under 26 e over 65) € 20
Abbonamenti
Lo spettacolo è in abbonamento
Per acquistare online un abbonamento clicca qui
Come e dove acquistare
Per informazioni clicca qui
COVID-19
Leggi le linee guida per l’accesso alle attività
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org