
19 maggio ELFO PUCCINI, sala Bausch
Abracadabra
incantesimi di Mario Mieli – (#studio 5)
di Irene Serini
RECENSIONE:
Il progetto dedicato a Mario Mieli, lo scrittore italiano teorico degli studi di genere e tra i fondatori del movimento omosessuale italiano, è iniziato nel 2019 con il primo studio. A esso sono seguiti altri quattro, dei quali il Teatro Elfo Puccini ha ospitato il terzo e quarto rispettivamente il 17 e il 18 maggio. Ieri è stato presentato il quinto studio che resterà in scena fino a domenica. In questo quinto studio Irene Serini, accompagnata da Luca Oldani, Anna Resmini e Caterina Simonelli, senza celebrare direttamente il pensiero rivoluzionario di Mario Mieli, conducono il pubblico, con leggerezza, verso quelli che nel titolo vengono chiamati incantesimi con modalità ora dinamiche, ora riflessive. Sul pavimento quattro assi legate agli angoli a formare un quadrato che viene sollevato di volta in volta e che funge da porta immaginaria che serve a far entrare e uscire un personaggio da un punto all’altro del parterre che funge da palcoscenico. All’inizio i quattro personaggi, ciascuno dai quattro angoli del quadrato, recitano contemporaneamente lo stesso dialogo a quattro. le parole scandite ad alta voce hanno il sapore di un proclama. Poi si scatenano in giocosi giochi infantili, assumendo forsennate posizioni erotiche. Per rappresentare il rapporto tra Mario Mieli e suo padre, Luca recita nei panni di Mario mentre confessa al padre di non provare attrazione per la donna ma per l’uomo. Il padre è rappresentato da Caterina, seduta su una sedia, unica suppellettile in scena, simbolo del potere, che non approva la tendenza del figlio e lo chiama “diverso”. Ma se la scena viene modificata e Luca-Mario dichiara al padre di amare le donne e non gli uomini viene chiamato “diverso” anche in questo caso: perché non esiste il “diverso” in quanto ogni uomo è donna e ogni donna è uomo. Luca non nasconde il suo disagio di attore quando recita testi che non comprende: il senso vero dell’amletico “essere o non essere” forse è “essere e essere”? La messa in scena teatrale non è la normalità e può essere paragonabile alla transessualità proclamata da Mario Mieli. Irene Serini mostra il testo di Mario Mieli e affronta il discorso della transessualità, però, quando lo stesso libro viene preso in mano da Anna che vuole leggerne un periodo, lei la blocca, vuole che quella parte venga censurata, assume la parte della sorella di Mario Mieli. Viene il momento che Luca parla della morte e si chiede come mai molte persone prima di morire vogliono essere cremati e e desiderano che le loro ceneri vengano disperse nel mare. E intanto viene diffusa la canzone “Ebb Tide” che dà un tocco sentimentale alla rappresentazione. Verso il finale, su una lavagna appoggiata sulla parete destra del fondale viene disegnato il volto capovolto di una donna e alla fine quella lavagna viene ribaltata a mostrare il volto nel verso giusto e spostata verso la zona sinistra, a significare che non esiste persona che possa essere considerata diversa a causa del suo orientamento sessuale.
Irene Serini ha reso in maniera magistrale la sua interpretazione fornita ieri sera, forse una delle sue migliori performance della sua carriera artistica, probabilmente dovuta anche al fatto che il progetto, iniziato quattro anni fa, lo ha voluto lei e lo ha costruito minuziosamente tenendo conto degli scritti inediti di Mario Mieli e dei colloqui avuti con i di lui parenti e conoscenti. La scelta del titolo, seguito dal sottotitolo “Incantesimi di Mario Mieli” è stata un’altra idea vincente perché ha reso onore alla psicologia di una persona che in un’epoca di chiusura ha combattuto le sue battaglie rivoluzionarie. I suoi compagni di scena non sono stati da meno nell’assecondarla degnamente e alla fine il pubblico ha decretato ai quattro molti applausi. Dopo la rappresentazione di domani, al termine dello spettacolo, ci sarà un incontro in occasione del settantesimo anniversario della nascita di Mario Mieli, al quale interverranno la psicanalista Paola Mieli, sorella di Mario, la cantante e attivista transgender Helena Velena e la regista e autrice di spettacoli Liv Ferracchiati.
Visto il 19 Maggio 2022
(Carlo Tomeo: diritti riservati)
19/22 maggio ELFO PUCCINI, sala Bausch
ven e sab 19.30 / dom 15.30
Abracadabra
incantesimi di Mario Mieli – (#studio 5): L’educazione del bambino e della bambina
di Irene Serini
con Luca Oldani, Anna Resmini, Irene Serini, Caterina Simonelli
TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano– Mart/sab. ore 19.30; dom. ore 15.30 – Prezzi: intero € 33 / giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50 – Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org