Festival Internazionale “Per Giorgio Strehler – Paesaggi teatrali”: Spettacoli dal 16 al 22 Maggio

Rassegna Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali)

Festival internazionale di teatro | 4-31 maggio 2022

(“Wild Minds”)

Teatro Studio Melato, dal 16 al 18 maggio 2022:     

 SVEZIA

Marcus Lindeen (artista associato del Piccolo Teatro

1°: Wild Minds

testo e regia Marcus Lindeen

collaborazione artistica, drammaturgia, traduzione in francese Marianne Ségol-Samoy

con Barbara French, Anne-Sophie Ingouf, HidaSahebi, El Hadj Abdou Aziz Diaw, Claude Thomas

musica e progetto sonoro Hans Appelqvist

suono Isaac Azoulay

produzione Comédie de Caen – CDN Normandie, commissionato da Moderna Museet-Stockholm

con il sostegno dell’Istituto di Cultura Svedese di Parigi

si ringrazia l’Ambasciata di Svezia, Roma

si ringrazia per la collaborazione il Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università degli Studi di Milano

I sogni possono venirci in aiuto per risolvere i problemi che abbiamo, stimolare la nostra creatività e guidarci alla creazione di straordinarie opere d’arte o a fare scoperte scientifiche. Ma per qualcuno possono trasformarsi in ossessione. Il “disturbo del sogno diurno compulsivo” è un concetto psicologico di recente acquisizione che descrive la tendenza ossessiva, manifestata da taluni individui, a rifugiarsi in un mondo immaginario che finisce per dominare le loro vite. Questi sognatori diurni finiscono con l’essere obbligati a chiedere aiuto per uscirne.

In Wild Minds, il pubblico, in cerchio, partecipa a una immaginaria seduta di terapia di gruppo per sognatori diurni estremi e incontra cinque personaggi che raccontano le proprie ossessioni. Un’esperienza perturbante, tra teatro e performance. Lo spettacolo, basato su interviste reali, è stato inizialmente realizzato in lingua inglese, su commissione del Museo d’arte moderna di Stoccolma.

Spettacolo in lingua francese

Durata 40’

Lunedì 16, martedì 17 e mercoledì 18 alle ore 18.00 e alle ore 21.30

Marcus Lindeen nato nel 1980, è autore e regista per il cinema e il teatro. Formatosi a Stoccolma, debutta nel 2006 con Regretters, testo teatrale e film documentario dedicato alla storia di due uomini svedesi che discutono del loro viaggio di andata e ritorno attraverso la riassegnazione di genere. La pièce e la pellicola vincono entrambe numerosi premi, così come le opere seguenti di Lindeen, Glorious Accidents (film, 2011), The Archive of Unrealized Dreams and Visions (prosa, 2012), A Generation Lost (prosa, 2013), The Raft (film, 2017), Wild Minds (prosa, 2017), L’Aventure invisible (prosa, 2020). È artista associato del Piccolo Teatro.

(“L’aventure invisible”)

Teatro Studio Melato, dal 16 al 18 maggio 2022:    

SVEZIA

Prima nazionale

Marcus Lindeen (artista associato del Piccolo Teatro)

L’Aventure invisible

testo e regia Marcus Lindeen

collaborazione artistica, drammaturgia e traduzione in francese Marianne Ségol-Samoy

con Claron McFadden, Tom Menanteau, Franky Gogo

basato sulle interviste con Jill Bolte Taylor, Jérôme Hamon e Sarah Pucill

musica Hans Appelqvist

scenografo Mathieu Lorry-Dupuy

luci Diane Guérin

film Sarah Pucill

produzione Comédie de Caen-CDN de Normandie nel quadro del Pôle Européen de Création

coproduzione T2G-Théâtre de Gennevilliers-CDN, Festival d’Automne à Paris

con il sostegno di Institut Français, Ministero dell’Europa e degli Affari esteri di Francia, Ministero della Cultura di Francia, Festival Internazionale delle Arti LesBoréales, The SwedishArtsGrants Committee

in collaborazione con France Culture

si ringrazia l’Ambasciata di Svezia, Roma

si ringrazia per la collaborazione il Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università degli Studi di Milano

Attraverso gli itinerari eccezionali di tre persone costrette a reinventarsi, il testo ci invita a seguire un percorso interiore, in cui nessuna domanda è troppo intima. Il dettato autobiografico è al centro de L’Aventure invisible, che esplora i temi dell’identità, della morte, della trasformazione. Una neurologa americana, vittima di ictus, ha potuto studiare dall’interno i danni che questa patologia ha recato al suo stesso cervello. A 37 anni perde ogni ricordo e deve reinventarsi da zero. Un uomo, nato con una malattia degenerativa, è il primo paziente sottoposto a un trapianto totale di volto. Grazie a un’operazione di chirurgia sperimentale, oggi vive con il viso di un uomo morto, di 25 anni più giovane di lui. Una cineasta indipendente, ossessionata dalla misteriosa opera fotografica di Claude Cahun, iconica artista queer, stabilisce con lei uno strano legame e scopre un modo radicale di ripensare l’identità, rivendicando il genere neutro. Queste tre voci si intrecciano per dare vita a un’unica conversazione, che interroga la stabilità delle nostre identità.

Spettacolo in lingua francese

Durata 80’

È proposto nelle stesse date di Wild Minds alle ore 19.30

Marcus Lindeen (vedere biografia alla voce “Wild Minds”)

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(Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni in “Nudità”

Teatro Grassi, 17 e 18 maggio 2022:

ITALIA

Mimmo Cuticchio, Virgilio Sieni

Nudità

di e con Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni

luci Marco Cassini

allestimento Daniele Ferro

produzione Compagnia Virgilio Sieni, Associazione Figli d’arte Cuticchio,

collaborazione alla produzione Fondazione RomaEuropa Festival

promosso da Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura

la Compagnia Virgilio Sieni e l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio sono sostenute dal Ministero della Cultura

Nelle parole di Virgilio Sieni, «Nudità si riferisce al fatto che in scena vi sia solo un danzatore che “semplicemente” muove il corpo e una marionetta spogliata che, semplicemente, è ossatura. Ma quando dico “semplicemente” bisogna stare attenti. La vita è molto complessa. Tutto è molto complesso».

Il coreografo, e il puparo Mimmo Cuticchio, danno vita a uno spettacolo che è l’incontro tra due mondi e due visioni: un dialogo tra il corpo del danzatore con il pupo siciliano, dell’ascolto con la tattilità. Gli artisti hanno lavorato sull’anatomia della marionetta messa a nudo e sulle possibilità che il corpo del danzatore ha di appropriarsi delle sue azioni artistiche. Il risultato è una rappresentazione del modo in cui l’umano affiora in ogni fragilità del corpo e del pupo messi in relazione tra loro. «Nudità esprime un azzeramento che ci porta verso una complessità. Prendere coscienza del fatto che ogni cosa ha una propria articolazione».

Spettacolo senza testo

Durata 50’

Martedì 17 alle ore 19.30, mercoledì 18 alle ore 20.30

Mimmo Cuticchio (Gela, 1948) è un contastorie, attore e regista teatrale. Attento interprete della tradizione palermitana dell’Opera dei pupi, oggi iscritta tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’UNESCO, ha raccolto l’eredità del padre Giacomo, fondatore a Palermo del Teatro dei Pupi Ippogrifo nel 1933. Comincia negli anni Settanta l’attività di puparo e operante con i suoi spettacoli itineranti. Nel 1973 apre il suo teatro in Via Bara all’Olivella nel cuore della Palermo storica. Nel 1977 dà vita all’Associazione Figli d’Arte, che si prefigge lo scopo di salvaguardare l’arte dell’Opera dei Pupi, dando vita a una nuova generazione di allievi che si ispirano alla sua recitazione e allo stile del “cuntista” (contastorie) siciliano.

Virgilio Sieni (Firenze, 1958) è un danzatore e coreografo italiano, attivo in ambito internazionale. La sua ricerca si fondasul corpo come luogo di accoglienza delle diversità e come spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto. Ha seguito un percorso di studi sui linguaggi contemporanei della danza tra Amsterdam, Tokyo e New York, e fondato nel1992 la Compagnia Virgilio Sieni. Gli è stato assegnato per tre volte il premio UBU (2000, 2003, 2011), nel 2011 il premio Lo Straniero e nel 2013 è stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministro della cultura francese. È stato Direttore della Biennale di Venezia Settore Danza dal 2013 al 2016, sviluppando un piano quadriennale sul concetto di abitare il mondo concependo la città attraverso la sua metafisica.

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(“Entre chien et loup”)

Teatro Strehler, dal 18 al 20 maggio 2022:

Prima nazionale | coproduzione Piccolo Teatro di Milano

BRASILE

Christiane Jatahy (artista associata del Piccolo Teatro)

Entre chien et loup

ispirato al film Dogville di Lars Von Trier

scenografie, regia e adattamento Christiane Jatahy

collaborazione artistica, scenografia e luci Thomas Walgrave

direttore della fotografia Paulo Camacho

musiche Vitor Araujo

costumi Anna Van Brée

direzione video Julio Parente e CharlélieChauvel

collaborazione e coordinamento Henrique Mariano

con Véronique Alain, Julia Bernat, ÉlodieBordas, Paulo Camacho, AzelyneCartigny, Philippe Duclos, Vincent Fontannaz, Viviane

Pavillon, Matthieu Sampeur, Valerio Scamuffa

produzione Comédie de Genève

coproduzione Odéon-Théâtre de l’Europe – Paris, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Théâtre national de Bretagne – Rennes, Maillon Théâtre de Strasbourg – Scène européenne

Lars Von Trier è rappresentato nell’Europa francofona da Marie Cécile Renauld, MCR Agence Littéraire in accordo con Nordiska ApS.

Christiane Jatahy è artista associata presso Odéon-Théâtre de l’Europe, Centquatre-Paris, SchauspielhausZürich, Arts Emerson – Boston e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Latournée è organizzata con il supporto di Pro Helvetia-Swiss ArtsCouncil

la compagnia Vertice è supportata dalla Direzione regionale degli affari culturali dell’Île-de-France,

Ministero della Cultura Francia, la tournée è organizzata con il supporto di Pro Helvetia-Swiss ArtsCouncil

si ringrazia per la collaborazione il Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università degli Studi di Milano

Pensato con lo scopo di studiare come nel 2022, in Europa, si accolga l’“Altro”, Entrechien et loup (premiato al Festival di Avignone nel 2021) è la prima parte della “Trilogia degli orrori”. Racconta la storia della giovane Graça che, fuggendo da una dittatura latinoamericana, trova accoglienza in una piccola comunità di “gente per bene”. Il suo arrivo ben presto polarizzerà i sentimenti verso di lei, facendo scaturire gelosie e frustrazioni che renderanno i cittadini complici di un malsano ingranaggio. La vita in scena diventa così un vero e proprio laboratorio umano, un luogo immaginario che si avvicina terribilmente alla realtà. Come in Lars von Trier, assistiamo a torture psicologiche, ricatti, diffidenza paranoica, fino alla violenza fisica. Sezionando le sorgenti della violenza sociale, la regista, ci porta a domandarci se ci sia ancora tempo per fermarsi a riflettere e per cambiare.

Spettacolo in lingua francese

Durata 120’

Mercoledì 18 e venerdì 20 alle ore 20.30, giovedì 19 alle ore 19.30

Christiane Jatahy, nata a Rio de Janeiro (1968), è autrice, drammaturga e regista cinematografica. Laureata in teatro e giornalismo, ha successivamente conseguito una specializzazione in Arte e Filosofia. Dal 2003 il corpus dei suoi lavori si concentra sull’esplorazione delle zone di confine tra discipline artistiche, tra realtà e finzione, tra attore e personaggio, tra teatro e cinema. Nel 2022 è stata premiata con il Leone d’oro alla carriera, sezione Teatro, alla Biennale di Venezia. Attualmente, è artista associata presso l’Odéon – Théâtre de l’Europe, Centquatre-Paris, SchauspielhausZürich, Arts Emerson Boston e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.

(“Extremofilo”)

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ZONA K, 19 e 20 maggio 2022:

Prima nazionale | in collaborazione con ZONA K

ARGENTINA

Lisandro Rodríguez

Extremófilo

di Alexandra Badea

regia Lisandro Rodríguez

con Ariel Bar-On, Anabela Brogioli, Zoilo Garcés, Lisandro Rodríguez

musiche “Mundo cruel”: Guillermo Rodríguez

luci Matías Sendón

produzione Débora Staiff, Estudio Los Vidrios

coproduzione Fiba e Estudio Los Vidrios con la collaborazione di Institut Français Argentine

in collaborazione con ZONA K

si ringrazia l’Instituto Cervantes per la collaborazione

Estremofilo (“estremo” con il suffisso -filo (che deriva dal greco philéô, amare) è l’aggettivo che viene assegnato a quegli organismi capaci di crescere e prosperare in condizioni estreme, ossia in ambienti ostili, per l’elevata temperatura, acidità o concentrazione di sali. Sono dunque coloro che, in quanto “amanti” degli habitat estremi, vivono in modo diverso dal resto dei viventi. Così accade anche ai protagonisti dell’opera di Alexandra Badea – come il titolo ci suggerisce – che attraversa tre (o più) storie d’amore e di inquietudine. Il capo di gabinetto di un ministero si innamora di un militante di sinistra mentre un insegnante si fa esplodere davanti a una scuola; una biologa marina è combattuta tra il lavoro di ricercatrice e la possibilità di mettersi al servizio di una potente multinazionale che però devasta i fondali marini; un soldato israeliano, che pilota droni a distanza, osserva i nemici fare l’amore sulle terrazze delle loro case. Rodríguez porta in scena il testo mettendo in dialogo le colpe e i sogni dimenticati, l’intimo e il politico, e afferma: «quando questi personaggi parlano del loro lavoro e lo collegano all’amore, in qualche modo parlano anche di un mondo che sta diventando insopportabile».

Spettacolo in lingua spagnola

Spettacolo a ingresso gratuito

Durata 60’

Giovedì 19 e venerdì 20 alle ore 20.00

Lisandro Rodriguez classe 1980, regista e attore argentino, è impegnato in una ricerca permanente di nuovi linguaggi e formati teatrali, che ha portato, nel 2004, alla fondazione del centro di ricerca e di produzione scenica “Elefante Club de Teatro” (dal 2018 rinominato “Estudio Los Vidrios”). Coordina laboratori di regia, messa in scena, recitazione e scrittura per attori in Argentina e in diversi altri Paesi. Ha recitato e diretto più di trenta opere. Attualmente, sta sviluppando due nuovi progetti per CDN Orleans in Francia e MitSP 2022 a San Paolo, Brasile.

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(“Nora”)

Teatro Grassi, 21 e 22 maggio 2022:                                                     Prima nazionale

GRECIA

Theodoros Terzopoulos

Nora

da Henrik Ibsen

traduzione, adattamento, regia e scene Theodoros Terzopoulos

costumi Yiorgos Eleftheriades

musiche Panayiotis Velianitis

luci Theodoros Terzopoulos, Konstantinos Bethanis

costruzione scenografia Charalampos Terzopoulos

con Sophia Hill, Tasos Dimas, Antonis Myriagkos

produzione Attis Theatre

Nora è l’adattamento teatrale di Casa di Bambola, di Henrik Ibsen, operato da TheodorosTerzopoulos. Lo spettacolo si incentra sui tre personaggi ibseniani principali – Nora, Torvald e Krogstad – e sulla relazione triangolare che si crea tra loro. L’approccio al testo classico mantiene di fatto tutti i suoi significati ma, allo stesso tempo, ne evidenzia l’essenza delle forze conflittuali, rappresentate dai personaggi, non solo attraverso la parola, ma anche attraverso un uso attento della fisicità, che spesso rivela ciò che non viene confessato. Terzopoulos descrive la sua opera come una battaglia tra l’io strutturato, terrorizzato, e il vero sé, strangolato, che lotta per respirare. Nel momento in cui prende fiato si imbatte nel vuoto. È il prezzo della conoscenza di sé, è la ragione stessa del teatro. Il personaggio di Nora travalica il sistema sociale convenzionale di valori per muoversi verso l’ignoto e giungere a una reale conoscenza di sé. È una sorta di “suicidio” che può creare le condizioni per la nascita di un Io autentico.

Spettacolo in lingua greca

Durata 70’

Sabato 21 alle ore 19.30, domenica 22 alle ore 16.00

Theodoros Terzopoulos nato a Makrigialos, ha fondato nel 1985, a Delfi, la compagnia Attis Theatre, con la quale ha presentato spettacoli in tutto il mondo, per oltre 2100 repliche, nel corso di 37 anni di lavoro. Il suo approccio alla tragedia greca classica è diventato parte dei programmi di insegnamento nelle accademie di teatro, negli istituti e nei dipartimenti di Studi Classici di tutto il mondo. È professore emerito in diverse accademie e università, in Grecia e all’estero, e, dal 2013, tiene ogni anno un workshop estivo internazionale, dal titolo Il ritorno di Dioniso – Il metodo di Theodoros Terzopoulos, riservato a giovani artisti e registi. I testi sul suo metodo di lavoro e sulla sua compagnia sono stati pubblicati in molteplici lingue. Ha ricevuto numerosi premi teatrali tra i più importanti, sia in Grecia sia all’estero.

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Focus Ucraina

“Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali)”

17-24 maggio

Nell’ambito di “Presente indicativo: per Giorgio Strehler (paesaggi teatrali)”,dal 17 al 24 maggio è in programma Focus Ucraina, una parentesi, all’interno del Festival, dedicata alla cultura ucraina tra teatro, cinema e letteratura.­­

In un Festival che guarda al presente e concepisce il teatro come dispositivo in grado – e talvolta in dovere – di scandagliare la complessità del reale, non poteva mancare uno spazio dedicato all’Ucraina e alla sua cultura teatrale, ma non solo.

Per tre pomeriggi (19, 20 e 21 maggio), al Teatro Studio Melato verranno proiettati, su un grande schermo allestito per l’occasione, le riprese di tre spettacoli prodotti dal Golden Gates Theatre – Othello / Ukraine / Facebook, con la drammaturgia di Pavlo Arie la regia di StasZhyrkov – e dal Left Bank Theater, tra i più interessanti centri teatrali di Kiev: Bad Roads, regia Tamara Trunova, e Momenti, regia Matteo Spiazzi. Al termine della visione verrà dato spazio e parola ad autori, registi e protagonisti delle tre opere in altrettanti incontri coordinati da StasZhyrkov, voce di spicco del panorama registico ucraino. L’immersione nella scena e nella drammaturgia contemporanea ucraina proseguirà durante il quarto giorno (22 maggio) con due letture dal vivo tratte dai testi Sasha, butta la spazzatura di NatalkaVorozhbyt e Diario di sopravvivenza di un civile in una città in stato di guerra di Pavlo Arie.

Infine, due appuntamenti al Cinema Beltrade, frutto di una sinergia tra la sala di via Oxilia e il Piccolo Teatro, introdurranno e chiuderanno idealmente (martedì 17 e martedì 24 maggio) i quattro giorni di programmazione, incastonando il Focus Ucraina in una peculiarissima cornice cinematografica, dove non mancheranno, ancora una volta, occasioni di dibattito e confronto. Martedì 17 maggio, Atlantis di Valentyn Vasyanovych, che sarà in collegamento con la sala al termine del film, e martedì 24 maggio, Donbass di Sergei Loznitsa.

Teatro Studio Melato (via Rivoli 6)

Giovedì 19 maggio, ore 16.00

Othello / Ukraine / Facebook

drammaturgia Pavlo Arie, Marina Smilianec e StasZhyrkov

regia Stas Zhyrkov

produzione Golden Gates Theatre

durata: 104 min|+18

in lingua originale con sottotitoli in italiano

Incontro StasZhyrkov in dialogo con Pavlo Arie

Venerdì 20 maggio, ore 16.00

Bad Roads

drammaturgia Natalia Vorozhbyt

regia Tamara Trunova

produzione Left Bank Theater

durata: 127 min con intervallo

in lingua originale con sottotitoli in italiano

Incontro StasZhyrkov in dialogo con Tamara Trunova

Sabato 21 maggio, ore 16.00

Momenti

drammaturgia Maryna Smilyanets e Matteo Spiazzi

regia Matteo Spiazzi

produzione Left Bank Theater

durata: 89 min

Incontro StasZhyrkov in dialogo con Matteo Spiazzi

Domenica 22 maggio, ore 18.00

Letture da

Sasha, butta la spazzatura di NatalkaVorozhbyt

traduzione italiana Taras Lazer

redattrice della traduzione Giovanna Paiano

Diario di sopravvivenza di un civile in una città in stato di guerradi Pavlo Arie

traduzione italiana Taras Lazer

redattrice della traduzione Giovanna Paiano

prenotazione e informazioni su www.piccoloteatro.org

Cinema Beltrade (via Oxilia 10)

Martedì 17 maggio, ore 21.30

Atlantis (2019) di ValentynVasyanovych

106’

Martedì 24 maggio, ore 21.30

Donbass (2018) di Sergei Loznitsa

120’ prenotazione (non obbligatoria): prenota@cinemabeltrade.net
informazioni: www.cinemabeltrade.net

Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org

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