
19 > 24 aprile | sala Bausch
COMPAGNIA DIMITRI/CANESSA
Per la prima volta la Compagnia Dimitri/Canessa è ospite dell’Elfo Puccini. Nata nel 2013, è apprezzata per il lavoro di ricerca, per i suoi spettacoli continuamente in bilico tra danza, teatro e performance, caratterizzati da un registro che spazia dalle tinte drammatiche a quelle più comiche e grottesche.
19 > 21 aprile
Bruno
di e con Elisa Canessa e Federico Dimitri
luci Marco Oliani
assistenza artistica Giorgio Rossi
progetto sostenuto dalla Divisione della Cultura e degli Studi Universitari, Bellinzona, e dal
Fondo Swissloss.Cile
Produzione Compagnia Dimitri/Canessa – Associazione Sosta Palmizi,
Miglior spettacolo al 22° FIT, Festival Internazionale di Teatro di Lugano
Nominato da MilanoTeatri tra i migliori spettacoli della stagione milanese 2017/18Il mio ideale è maturare verso l’infanzia (Bruno Schulz)
Lo spettacolo trae spunto dalla vita di Bruno Schulz (geniale scrittore e pittore polacco ucciso da un ufficiale della gestapo nel 1942), dai personaggi che hanno costellato la sua infanzia e dalle suggestioni mitologiche dei suoi scritti e dei suoi disegni.
«In Schulz mito e infanzia coincidono», sottolineano Elisa Canessa e Federico Dimitri. «Questo è stato per noi elemento portante del progetto. Gli elementi di questo idioma mitologico sgorgano da un’oscura regione delle primordiali fantasie infantili, dai timori, dai presentimenti, dalle anticipazioni di quel mattino della vita, che costituisce la vera e propria culla del pensare mitico. Come sospeso nel tempo, ‘prigioniero’ nella sua camera d’infanzia, Bruno fruscia leggero, piccolo topo immortale, incidendo memorie in questo luogo che di volta in volta rivive nelle parole, nei gesti, nelle danze che un tempo lo abitarono».
«La compagnia riesce a mescolare sapientemente tutti i linguaggi che la scena offre: teatro danza, prosa, performance, installazione. Si potrebbe definire uno spettacolo millimetrico: nulla è fuori posto, ogni cosa è pesata e misurata. Allo stesso modo il tema delicato e importante che affrontano è maneggiato in modo maturo e rispettoso. Non si pongono l’obiettivo di raccontare una storia, ma di calare lo spettatore direttamente all’interno della visione poetica di Bruno Shulz, mettendo in scena un grande omaggio al suo enorme talento perduto nella foga amara e crudele di un periodo storico segnato dall’odio». Michele Ciardulli, Milanoteatri

22 > 24 aprile
Ad esempio questo cielo
regia di Elisa Canessa
con Federico Dimitri e Andrea Noce Noseda
Produzione Compagnia Dimitri/Canessa e Theaterwerkstatt Glais 5 (CH), con il sostegno di fondazione culturale del Canton Turgovia, dipartimento culturale città di Frauenfeld e Kulturpool Regio (CH)
«Immagina che ti resti soltanto un minuto da vivere. Che fai?» Chiede l’attore. Non molti saprebbero rispondere a questa domanda. Soprattutto perché mentre ci stai pensando il minuto è ormai passato. Raymond Carver, sulle cui parole poetiche è costruito lo spettacolo, sapeva cosa fare. L’ultimo periodo della sua vita è una frenetica corsa alla registrazione, alla conservazione. Egli lavora incessantemente alla stesura del volume che raccoglierà tutte le poesie di una vita. «Vorrei avere ancora un po’ di tempo. Non cinque anni, e nemmeno tre, non potrei sperare così tanto – ma se avessi anche solo un anno. Se sapessi di avere un anno».
«Lo spettacolo è fisicamente molto agito, fin da subito, giovandosi di una presenza al centro della scena ineludibile, una pedana rotante che sviluppa e amplifica il gioco di relazione fra i due protagonisti, creando di volta in volta altri mondi, fra rappresentazione, sistema di relazione e intreccio delle dinamiche di senso fra i due. Spesso si tratta di vere e proprie gag che nascono dalla poesia stessa di Carver nella sua riproduzione teatrale e dai diversi codici stilistici, dalle diverse cifre attorali dei due attori, l’uno più tradizionale, l’altro vocato a un codice performativo della corporeità scenica. Lo scontro fra i due codici e le scintille provocate in questo attrito dalla parola di Carver, arrivano di volta in volta a creare, dramma, ironia, finzione, disvelamento». (Renzo Francabandera, paneacquaculture.net)
TEATRO ELFO PUCCINI, sala Bausch, corso Buenos Aires 33, Milano– Mart/sab. ore 19.30; dom. ore 15.30 – Prezzi: intero € 33 / rid. giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org