
Ritratto di signora
Elvira Leonardi Bouyeure in arte Biki
RECENSIONE:
Secondo appuntamento con gli spettacoli dedicati alla rassegna che negli scorsi anni era chiamata “le ragazze raccontano” e che da quest’anno, in omaggio a Filippo Crivelli, deceduto nel febbraio scorso, è stata intitolata “Le Milanesi – Sciure, gagarelle e…ariose – dedicato a Fabrizio Crivelli”. L’omaggio non è casuale perché Filippo Crivelli è stato uno dei personaggi di punta della Milano culturale e aveva cominciato a frequentare i teatri e intessere amicizia con personaggi illustri del mondo dello spettacolo, e non solo, già alla fine degli anni ’40. Chi, meglio di lui, poteva essere interpellato da parte dell’MTM per chiedere consigli, suggerimenti, e soprattutto testimonianze e ricordi della Milano che fu, per portare in scena la rassegna femminile che quest’anno è dedicato proprio alle “ragazze” milanesi? Filippo Crivelli aveva una memoria fervida e la sua mente era anche un archivio vivente fatto di ricordi inediti dal quale poter attingere, con la sua piena disponibilità, per portare alla luce episodi poco o affatto conosciute delle “ragazze” di cui si voleva raccontare l’esistenza.
Dopo il ricordo dedicato a Franca Valeri, questa sera ho assistito al secondo episodio della rassegna, dedicato alla sarta Biki (guai a chiamarla stilista, perché lei non amava questo termine). Il testo è stato scritto da Monica Faggiani che interpreta anche la parte di Biki ed è affiancata dalla collega Valentina Ferrari che sostiene i ruoli di Maria Callas e delle altre donne clienti di Biki. Ad accompagnare le narrazioni, che avvengono quindi su due fronti, c’è l’accompagnamento musicale di Carlo Zerri al pianoforte che tratteggia con momenti musicali adeguati la narrazione e accompagna anche le canzoni cantate dalla Ferrari. Nel raccontare dell’ascesa alla fortunata carriera della sarta milanese non è possibile non riferirsi a Maria Callas, che divenne sua principale cliente: viene raccontato come fu Biki che si impose alla cantante, dopo averne riconosciuto uno stile nascosto dentro la sciatteria dell’abbigliamento e decise di creare per lei gli abiti adeguati che mettessero in luce il suo fascino. E la Callas non l’abbandonò mai. Nel racconto di come avvenne questo primo incontro c’è l’introduzione al piano della celebre romanza “Casta diva”. Sul fondale vengono intanto proiettate le prime immagini che ritraggono la cantante.
Poi, per tutto lo spettacolo, vengono evocate altre donne impersonate da Valentina Ferrari, mentre Monica Faggiani descrive con grande partecipazione il vissuto di Biki, quel suo senso artistico non comune, quando inventò le camicie da notte di stoffe pregiate a caro prezzo perché il materiale veniva importato dalla Francia, e la creazione di modelli di lusso che vestirono le dame della Milano per bene. Infine il felice momento della fama assoluta quando conobbe Maria Callas. E qui il testo di Monica Faggiani si esprime al meglio quando descrive gli accostamenti arditi dei colori che la sarta osò a profusione, per esempio l’accoppiamento dell’azzurro con il verde (un’arditezza mai osata prima nel campo della moda) e altre mille altre invenzioni innovative che sconvolsero il mondo della moda. L’attrice racconta dei viaggi di Biki negli Stati Uniti, delle conoscenze delle attrici più famose, ciascuna delle quali aveva una caratteristica ben precisa. E in questo narrare c’è una perfetta personificazione dell’attrice nei panni del personaggio, tanto che l’entusiasmo descrittivo delle gesta a un certo punto non è più definibile come una mera interpretazione ma si esprime in un’identificazione totale.
Intanto scorrono molteplici immagini sul fondale, diversi i personaggi famosi: Toscanini, a casa del quale Biki conobbe la Callas, Valentina Cortese, Ingrid Bergman, Alida Valli, Sophia Loren poi Jeanne Moreau con Marcello Mastroianni in una scena del film “La notte” di Antonioni. Qui Carlo Zerri ne ricorda al pianoforte la colonna sonora di Giorgio Gaslini “Blues all’alba”. Valentina Ferrari narra poi di quanto Jeanne Moreau fosse affascinata dai lavori di Biki che volle che costei le creasse i vestiti da indossare nel film e evoca l’attrice cantando una sua canzone “Each Man Kills The Thing He Loves”. Sono diversi i brani cantati da Valentina Ferrari che ha il bene di possedere una voce molto duttile che le permette di cantare vari motivi di stili diversi, tra i quali una intensa “La canzone del bel tempo” che Milly, quando fu “riscoperta” proprio da Filippo Crivelli, propose alla Piccola Scala nel 1975 e poi in altri diversi recital, sempre con la regia di Crivelli e una irresistibile “Eri piccola” di Fred Buscaglione.
Sul fondale viene proiettato verso la fine uno dei video più conosciuti e meglio conservati: è la scena della romanza “Vissi d’arte” dalla “Tosca” che Maria Callas interpretò al Covent Garden nel 1964. La scelta non è casuale se si pensa che l’opera fu scritta da Puccini, il nonno di Biki, e che, pur distinguendo la drammaticità della romanza e quindi non paragonabile alla vita della sarta, anche costei visse d’arte, sia pure diversa, ma comunque ritenuta tale ai suoi tempi e ancora adesso considerata tale.
Per terminare viene eseguita (e danzata) una delle più classiche canzoni che potesse essere scelta per celebrare l’argomento e che rappresenta il simbolo della moda per eccellenza: “Via Montenapoleone”, un successo di Peter Van Wood ma con le parole originali di Panzeri, Testori e Levi. Lo spettacolo è molto piacevole, veramente gradevole, interpretato con passione e partecipazione. Il testo è scritto in modo funzionale perché permette alle due attrici di alternarsi nel recitare le parti che sono chiamate a sostenere. Valeria Cavalli ha coordinato e diretto con la perizia che da tempo le si riconosce. Siccome rimane in scena fino a domenica sarebbe opportuno dedicargli uno dei due giorni per recarsi a vederlo.
Visto il giorno 8 aprile 2022
(Carlo Tomeo: diritti riservati)
MTM La Cavallerizza – dall’ 8 al 10 aprile 2022
Ritratto di signora
Elvira Leonardi Bouyeure in arte Biki
Le Milanesi – Sciure, gagarelle e…ariose – dedicato a Fabrizio Crivelli
Con Monica Faggiani e Valentina Ferrari
Pianoforte e tastiere: Carlo Zerri
Grafica realizzata da Andrea Finizio
La Cavallerizza
Da venerdì a domenica ore 19.30
intero 15,00€, ridotto DVA 9,30€, scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10,00€, tagliando Esselunga di colore VERDE, prevendita 1,80€
obbligo di Green Pass e mascherina FFP2
MTM Manifatture Teatrali Milanesi – Teatro Litta e Leonardo, riserverà agli spettatori che lo richiederanno in fase di prenotazione, un posto a sedere in sala con distanziamento.
durata dello spettacolo: 60 minuti
Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45
Scarica l’App di MTM Teatro e acquista con un clic
Abbonamenti: MTM è città aperta, MTM è città aperta Over 65, MTM Carta Regalo x2,
MTM Carta Regalo x4
Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.