Mia Mamma è una marchesa – recensione

Mia mamma è una Marchesa_IMG_2197-min-minTeatro Cooperativa  di Milano
11-16 giugno 2019
Mia mamma è una marchesa
di e con Ippolita Baldini 
collaborazione alla drammaturgia: Emanuele Aldrovandi
collaborazione alla regia:Camilla Brison
collaborazione artistica:Roberto Rustioni
costumi Elisabetta Falck e Rosa Mariotti
produzione Teatro della Cooperativa
spettacolo inserito in Invito a Teatro

Ippolita Baldini ha portato al Teatro della Cooperativa il suo monologo “Mia mamma è una marchesa” da lei stessa scritto e diretto e che si può considerare ormai un suo cavallo di battaglia, ormai ben rodato. La protagonista si chiama Roberta ed è interpretata dalla stessa Baldini e Il monologo è in realtà quasi un dialogo in quanto c’è un secondo personaggio che vi partecipa ed è interpretato dalla stessa Baldini: è la mamma marchesa, “preziosa consigliera”, che interviene con brevi frasi perché la figlia, insicura nelle scelte da fare, si comporti “comme il faut”, dato che la famiglia proviene dalla nobiltà. Sì, perché Roberta, appartiene alla vecchia aristocrazia che in Italia non ha più senso ma che ci tiene a mantenere un titolo nobiliare. E naturalmente non può “confondersi” con la gente comune. Roberta, come è d’obbligo per questo genere di famiglie, ha frequentato le scuole primarie, fino alla maturità, prima presso il Collegio delle Fanciulle, che, anche se è una scuola statale, è comunque frequentato da figlie di altolocati. Dopodiché, ha voluto diplomarsi al Liceo Artistico, ma non quello statale, troppo “promiscuo” bensì quello presso l’Istituto Orsoline di San Carlo, più adeguato al suo stato sociale. Il problema si pone quando, terminati gli studi, Roberta, che è un personaggio insicuro e “ marchesa-dipendente”, non sa con esattezza cosa vuole dalla vita. Le verrà in mente di iscriversi all’Accademia d’Arte Drammatica, Silvio D’amico” che è a Roma e, nonostante la madre le confessi di non avere soldi per mantenerla nella capitale, lei partecipa ugualmente a un provino che supera brillantemente e si iscrive all’Accademia. Da ora in poi sarà un attrice e finirà anche a New York, dove scoprirà un ambiente diverso da quello cui era abituata in Italia. E qui che la donna, già trentenne, comincia a vivere in piena autonomia, ma , mantenendo le sue insicurezze, si tiene in contatto con la mamma che insiste con i consigli aristocratici pur accettando, suo malgrado, il nuovo modo di vivere della figlia.

E qui occorre, per non fare spalding, che smetta di descrivere come evolve la storia di Roberta. e mi occupi maggiormente di Ippolita Baldini che, sulla scena quasi vuota, parla a raffica e racconta tutto quanto le sia capita dopo, sia di bello che di brutto, mentre fa i cambi d’abito, tra un accenno di danza e l’altro, e canticchiando anche, tra i vari aneddoti che racconta e senza dimenticare di fare la parte della mamma marchesa. Più che tenere un monologo, la virtù maggiore dell’attrice sta nella capacità di narrazione che è condotta quasi parlando con il pubblico e sempre con un’aria allegra, aiutata da una felice drammaturgia ricca di battute che non possono frenare l’ilarità degli spettatori.

Il soggetto, in verità, mette in piena luce l’incongruenza della vita sociale di oggi. Di una parte dell’attuale umanità che vuole mantenere il prestigio che crede di avere e che non vuole accettare la realtà del nuovo mondo. L’esempio è dato dalla mamma marchesa, che sarà nobile fin che si vuole e ricca di conoscenze par suo, ma squattrinata come tutte quelle persone che hanno voluto continuare a condurre una vita nobiliare, in villa con piscina, senza fare nulla di concreto per mantenere alto il livello economico che vogliono far credere di possedere. Tutto per salvare l’apparenza che è ormai solo tale.

L’altro tema che il monologo affronta con realismo, sia pur ironico, è il senso di insicurezza che incontarno tanti giovani di oggi, al di là delle distinzioni sociali, che cercano di adeguarsi a una vita difficile con atteggiamenti innaturali che alla fine si dimostrano non adeguati a risolvere il loro problema.

Ippolita Baldini ha letteralmente riempito la sala e il pubblico ha applaudito a lungo con molte chiamate in scena dell’attrice.

Anche i posti per le prossime repliche sono in esaurimento, per cui il consiglio è di affrettarsi a prenotare.

L’attrice ha anche annunciato che la storia con il personaggio di Roberta non termina qui, ma, pur continuando con quello appena visto e che sarà ripreso ancora, ci sarà una seconda parte cui sta già lavorando.

(Carlo Tomeo: ogni diritto è riservato)

TEATRO DELLA COOPERATIVA  Via privata Hermada 8, 20162 Milano –                      Tel: 02 6420761 – info@teatrodellacooperativa.it www.teatrodellacooperativa.it

ORARI SPETTACOLI: salvo diverse indicazioni: Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica  20.30 – Giovedì 19.30 –  Lunedì riposo

ORARI BIGLIETTERIA: Da martedì a venerdì 15.00 – 19.00 – Sabato 18.00 – 20.00 (nei giorni di replica) – Domenica 15.00 – 16.30 (nei giorni di replica)

Il ritiro dei biglietti potrà essere effettuato fino a 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. I biglietti sono acquistabili anche online sul circuito Vivaticket.

BIGLIETTI: intero € 18 – convenzionati € 15 – under 27 € 10 – over 65 € 9- giovedì biglietto unico € 10 – diritto di prenotazione 1€ (Non applicato agli abbonamenti e ai biglietti acquistati online)  

I LUNEDÌ DI DEBORA: biglietto unico 10€ – STAGIONE RAGAZZIbambino 7€ · accompagnatore 4€

ALTRE RIDUZIONI:

  • GRUPPI (10 o più) 12€
  • VIENI A TEATRO – Agis 12€ (mar-mer-dom) 15€ (ven-sab)
  • A TEATRO IN BICICLETTA 12€ – mostrando in cassa un dispositivo di protezione (caschetto o luce segnaletica led)
  • SCUOLE DI TEATRO 10€ con tessera della scuola
  • CARD 9 10€ – PRECARI, DISOCCUPATI e CASSINTEGRATI 9€ – PORTATORE DI HANDICAP 9€ – Accompagnatore (se obbligatorio) omaggio – ABITARE e UNIABITA 9€

ABBONAMENTI: 

Coppia – 16 tagliandi a 120€ – Over 65 / Soci Abitare – 5 tagliandi a 42€ Under 27 / Universitari – 5 tagliandi a 40€ Libero – 5 tagliandi a 50€ – Arteen (14-19 anni) – 4 tagliandi a 30€

COME RAGGIUNGERCI

MM3 Maciachini / MM2 Lanza + tram 4 (fermata Niguarda Centro) oppure: MM5 Cà Granda + autobus 42 Autobus 42, 51, 83, 166, 172 – BikeMi 313

PARCHEGGIO GRATUITO 

Gli spettatori possono usufruire gratuitamente del parcheggio del supermercato di via Ornato 28.

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2 pensieri riguardo “Mia Mamma è una marchesa – recensione

  1. Bellissima recensione per uno spettacolo brillante! Applausi!

    Piace a 1 persona

    1. Grazie Doris, è davvedro uno spettacolo da vedere e rivedere!

      Piace a 1 persona

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