Teatro Verdi di Milano
27 febbraio – 4 marzo 2019
Come si diventa italiani – Il tutorial
di Laila Vadia e Claudia Boscaro
con Marcela Serli
regia Sabrina Morena
produzione Bonawentura soc. coop
Un gioco tragico-comico fra stereotipi e scorciatoie sulla moda, gli usi e i costumi, i gesti, e le parole d’ordine che dipinge il Bel Paese alle prese con le sfide del mondo globalizzato. È possibile parlare d’identità culturali e nazionali in un mondo sempre più sottoposto alle leggi del mercato?
Questa è la sfida di Come diventare italiani. Il Tutorial di Laila Wadia e Chiara Boscaro con Marcela Serli per la regia di Sabrina Morena e la collaborazione per la parte grafica di Chiara Morettuzzo. Istruzioni per l’uso per agevolare un senso di appartenenza spendibile in un’ottica di mercato: questo è il quadro in cui agisce un personaggio femminile di cui non vogliamo svelare il ruolo. Possiamo aggiungere che è ben preparata per creare uno standard buono per tutte le stagioni. Un altro pezzo della quadrilogia che indaga il tema dell’identità culturale e gioca con serietà e leggerezza sugli stereotipi e l’immaginario del mondo attuale.
Marcela Serli in un ruolo assolutamente inedito, in un personaggio per lei nuovo “mi diverte fare personaggi diversi da me e questo è particolarmente speciale”, ci racconta l’attrice, “ma non possiamo svelare niente perché è una sorpresa, posso dire solo che questo è il momento giusto per vedere questo spettacolo “, aggiunge.
Chiara Boscaro, una brava e giovane drammaturga milanese (vincitrice di molti premi) è partita da un’idea iniziale di Laila Wadia e di Sabrina Morena ed ha sviluppato in un modo linguisticamente molto divertente il testo, rendendolo una combinazione che è una bomba ad orologeria.
Sabrina Morena spiega come sia stata interessante la combinazione tra il lavoro della la scrittrice e la giovane drammaturga anche sul piano dello scambio generazionale. Dal punto di vista registico è stato fatto un vero e proprio studio sul fatto di avere un’attrice in scena che porta dei contributi tecnologici, continuando nella strada della sperimentazione sull’uso del video in scena.
“Questa è una nuova sfida”, ci illustra la Morena, “l’altra è il monologo, che in se è sempre una provocazione, specialmente, come in questo caso, il monologo comico”.
Lo spettacolo fa parte della quadrilogia sul tema dell’identità, è uno studio interessante che gioca sul tema degli stereotipi e che rispetto all’edizione precedente di Come diventare italiani in 40 minuti contestualizza molto di più la situazione, esamina cioè l’identità all’interno del mondo globale.
Uno spettacolo spumeggiante con diversi spunti di riflessione.
Consigliato a tutti, troverete una situazione completamente diversa da quello che vi aspettate.
(…) una particolare nota di merito va a Marcela Serli, l’attrice ha saputo catturare l’attenzione del pubblico completamente da sola con carisma e acume durante tutto lo spettacolo.
https://www.lanouvellevague.it/come-diventare-italiani-il-tutorial-lironia-della-tragicomica-realta-quotidiana/ (Beatrice Patisso)
Grande dimostrazione di bravura interpretativa da parte dell’attrice Marcela Serli. In un mondo che perde il senso della misura, il grottesco riesce, una volta ancora, a riportare a galla quanto di più distorto noi riusciamo ad accettare come normale routine quotidiana.
http://www.freaksonline.it/freaks/come-diventare-italiani-il-tutorial.html LauraPoretti Rizman
MARCELA SERLI, attrice, drammaturga e regista argentina di origini italo-libanesi, da oltre vent’anni lavora in Italia e all’estero. È la direttrice artistica della Compagnia Teatrale Atopos, con la quale vince nel 2010 il Premio Dante Cappelletti. Nel 2017 la compagnia è stata protagonista di una personale al Teatro Franco Parenti di Milano e del documentario “Atopos, generi teatranti” di Alberto Amoretti. Come attrice ha lavorato con Valerio Binasco, Serena Sinigaglia, Carlos Alsina, Giorgio Pressburger, Alessandro Marinuzzi. Per il cinema ha lavorato, tra gli altri, con Margarethe Von Trotta e Umberto Marino.
SABRINA MORENA è stata assistente di Giorgio Pressburger per la direzione artistica di Mittelfest dal 1996 al1999. Per Mittelfest ha curato la regia de La commedia della vanità di E. Canetti 1998, La montagna bianca con Luciano Virgilio e Ester Galazz e Le ballate di PetricaKerempuchdi M. Krleza con Bebo Storti. È autrice dei documentari A mani nude e RevolutionaryMind, sulla scienziata Ilaria Capua. È codirettrice artistica di Bonawentura/Teatro Miela di Trieste.
LAILA WADIA, narrastorie, traduttrice-interprete, collaboratrice all’Università. Nata a Bombay (India) nel 1966, vive e lavora a Trieste. Scrive, in inglese da sempre e in italiano da qualche anno, per bisogno atavico e perché crede fermamente che l’umanità sia un unico volume. Ha pubblicato con Laterza, edizioni e Barbera.
spettacolo inserito in Invito a Teatro
TEATRO VERDI MILANO, via Pastrengo 16 – Milano
Orari:da giovedì a sabato ore 20.30 | domenica ore 16.30
[durata 60 minuti]
Info e prenotazioni: 02 6880038 – prenotazioni@teatrodelburatto.it
Prezzi spettacolo: intero 20€ – ridotto (over65 / Studenti Under25) 10€
giovedì posto unico 10€