Le nuvole – Recensione

FAMA FANTASMA SRL e TEATRO SAN BABILA presentano

dal 22 al 27 gennaio

Christian Gallucci -Stefania Monaco-Michele Pagliai – Margherita Peluso – Ester Spassini – Marino Zerbin 

LE NUVOLE  da Aristofane

Al Teatro San Babila è stata riproposta da Vittorio Vaccaro la commedia “Le Nuvole” da Aristofane nella traduzione di Ettore Romagnoli che ha modificato anche i nomi del protagonista e dell’antagonista della commedia originale, così Stripsiade assume il nome di Lesina e il figlio Fidippide prende il nome di Tirchippide. Solo Socrate rimane con il suo vero nome ed è il maggior bersaglio della commedia con i suoi responsi ridicoli che vengono elargiti a Lesina, il quale lo interroga per sapere come fare a evitare i creditori che suo figlio, giocatore di cavalli incallito e perdente, gli ha procurato. Poco capendo dalle risposte di Socrate, obbliga il figlio a sostituirlo nelle domande rivolte al filosofo, il quale, inizialmente riluttante, alla fine accetta, con gravi conseguenze per suo padre.

La commedia viene recitata su un soppalco posto sopra il palcoscenico, a significare che si tratta di una commedia classica che viene riproposta in un teatro di oggi. E che i temi centrali trattati da Aristofane, sono in realtà tuttora attuali: lo dimostrano sia il fatto che gli attori scendano spesso dal soppalco, fino ad arrivare tra il pubblico, sia l’inizio della recita che è ambientata ai nostri giorni e recitata dalle tre attrici che non trattano l’argomento di Aristofane: sono tre donne di pulizia la cui “dirigente” è Lucia, una napoletana che ama cantare e inizia a farlo cantando “Le nuvole” di Fabrizio De André, sbagliando una parola, subito corretta dalle altre due. Non a caso è stata scelta questa canzone che dà un primo rimando al titolo della commedia di Aristofane, mentre, nel frattempo si parla nei problemi che si affrontano nella vita di oggi, a cominciare dagli extracomunitari che tolgono il lavoro agli italiani e alla diminuzione del benessere, agli scansafatiche, agli uomini che vogliono far valere la loro potenza con un’eloquenza vuota in realtà di significato, ma utile a chi l’adopera per ottenere consensi e si dimostrano invece persone di scarso valore umano (e qui si ritorna ancora ad Aristofane e in particolare a Lesina ridotto quasi in miseria a causa del figlio Tirchippide, nullafacente fino ad arrivare a Socrate che veniva visto come un pedante seccatore e preso in giro proprio nella commedia “Le Nuvole” con le sue risposte alle domande dei due suoi interlocutori (prima i padre, poi il figlio).

Quasi impercettibilmente si passa dai discorsi molto divertenti delle tre donne di oggi, alla commedia altrettanto divertente che vede protagonista il lamentoso Lesina mentre si rivolge a Socrate il quale, dopo essersi espresso in discorsi senza senso, invoca le sue divinità preferite, le Nuvole , che sanno assumere le forme e i colori più disparati (simbolo, questo, della mutevolezza umana e di quello che si possa nascondere dietro dichiarazioni di presunta verità) e che spesso si aprono nel far cadere la divina acqua di Giove sui mortali. Momento che si ripete più volte fino a diventare un allegro tormentone con le donne che si mettono a cantare, accompagnate dal suono della chitarra di Tirchppide, il ritornello de “La pioggia”, canzone famosa degli anni ’60.

Divertente sia nella parte più classica che in quella dei rimandi al momenti odierni, la commedia è in un atto unico senza intervalli e gli attori sono veramente tutti molto bravi. Andrebbero citati tutti e sei per le loro capacità non comuni. Eccellente la scelta operata dal regista Vittorio Vaccaro nel rendere la doppia scena (soppalco su palcoscenico) che avvicina il passato al presente, quasi a mescolarlo, segno che l’insegnamento dei miti rimane comunque immortale.

ORARIO:  martedì, giovedì, venerdì, sabato: ore 20.30 – mercoledì, sabato, domenica ore 15,30

BIGLIETTI da euro 18 a euro 28 (La biglietteria è aperta da martedì – giovedì – venerdì dalle ore 10 alle ore 17 e mercoledì – sabato e domenica dalle ore 14 alle ore 14)

TEATRO SAN BABILA Corso Venezia,2/A – 20121 Milano  info@teatrosanbabilamilano.it    www.teatrosanbabilamilano.it

Parcheggio convenzionato in Piazza Meda: BEST IN PARKING Piazza Meda, 2/A – 20121 Milano – Tariffa Forfait di € 5,00 nella fascia serale dalle 18,30 alle 01,00 – fascia pomeridiana dalle 14,30 alle 19,30 

 

Categorie RECENSIONI

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