“Materiali per la morte della zia” al Teatro Fontana di Milano – comunicato stampa

TEATRO FONTANA

30, 31 maggio

MATERIALI PER LA MORTE DELLA ZIA

Rassegna Itaca/occhio al futuro

Compagnia Bribude Teatro

Co-produzione Teatro Miela Bonawentura

Testo Mattia Michele De Rinaldis

Regia collettiva Bribude Teatro e Athos Mion

di e con Sebastiano Bronzato, Isabella Rizzitello, Marko Bukaqeja

Organizzazione Leda Peccatori

Comunicazione Laura Santoro

con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Laagam, Teatro delle Moire, ZONA K”

Progetto finalista Premio Scenario 2021

Vincitori del bando I teatri del sacro 2021

Ph Marina Alessi

La rassegna Itaca dedicata alle nuove drammaturgie prosegue con Materiali per la morte della zia, spettacolo finalista al Premio Scenario 2021 e vincitore del bando I Teatri del Sacro 2021, messo in scena dalla compagnia under 35 Bribude Teatro.

Una zia è venuta tristemente a mancare e c’è bisogno di un rito per onorare il suo passaggio a miglior vita. A prendersi quest’onere sulle spalle saranno preti alle prese con un’omelia “standard”, agenti di pompe funebri pronti a sfidarsi su offerte al ribasso, nipoti squattrinati disposti comunque a pagare funerali raffinati, attori alla ricerca di una performance che possa onorare un defunto… Materiali per la morte della zia è un tentativo in nove quadri di trovare un rapporto autentico con il lutto e con la morte. Nel mondo del marketing e del consumismo, siamo ancora in contatto con un rito funebre che possa essere sacro, essenziale, necessario? Siamo ancora in grado di raccontare e rappresentare la morte?

Note di drammaturgia

Celebrare un rito funebre è una consuetudine che da sempre definisce la nostra natura di esseri umani. Seppellire i morti ci ha distinto dagli animali, è stato ciò per cui Antigone ha sacrificato se stessa, è scritto nero su bianco tra le opere di Misericordia della Bibbia. Ma oggi, nella nostra cultura occidentale, che cosa vuol dire onorare i defunti? Nel complesso macchinario sociale, burocratico ed economico, al mercato libero delle onoranze funebri, fatto di campagne marketing e funerali alternativi, si contrappone la sorte riservata agli insepolti: immigrati, senzatetto, defunti di cui nessuno può occuparsi. Alla solennità del rito, via via sempre più svuotato del suo senso, si contrappongono le dinamiche della società capitalistica e le leggi del consumismo. Materiali per la morte della zia vuole essere un confronto con tali contrapposizioni, indagando e anche dissacrando il nostro rapporto con la morte all’interno della crisi di valori contemporanea. Il lavoro parte da una drammaturgia divisa in nove quadri privi di una trama e di una forma comune, legati tra loro da un unico elemento: una zia venuta a mancare. Ogni quadro è un materiale che apre molteplici scenari, attraverso personaggi e situazioni via via sempre differenti: preti alle prese con un funerale generico, agenti di pompe funebri in concorrenza tra di loro, attori intenti a trasformare il teatro in un rituale sacro… Anche la zia defunta cambia identità di quadro in quadro, diventando ora una “ricca” salma su cui vendere e lucrare, ora una defunta emarginata in preda ai processi burocratici, ora una perfetta sconosciuta che nessuno sa bene come onorare… Quadro dopo quadro, il mosaico che si compone porta ad un’unica domanda: di fronte ad un lutto, davanti alla morte, che cosa è davvero necessario?

Note di regia

Da sempre il rito funebre crea una comunità senza la comunicazione, mentre oggi ci troviamo nella situazione opposta: siamo in balia della comunicazione senza comunità. La scomparsa del rito comporta una lenta esclusione della morte dal dibattito pubblico e personale dell’individuo. Ogni materiale proposto si presenta come un tentativo di approccio al lutto nel contesto di un generale impoverimento di senso della nostra ritualità occidentale. Non siamo mossi dallo struggente desiderio di ritornare al rito nella sua accezione più antica, né tanto meno dalla nostalgia di qualcosa che non abbiamo conosciuto o non ricordiamo. La nostra ricerca si rivolge al teatro come strumento che consente di vivere in comunità in maniera diversa e di elaborare la mancanza di sacralità del lutto. Siamo convinti che la sola rappresentazione non possa adempiere a questa funzione: se non siamo in grado di parlare della morte della zia meglio lasciare il sipario chiuso, e limitarci a ricordare come faceva le cotolette.

RASSEGNA ITACA

ITACA è uno sguardo sul presente, uno spazio pensato per dare voce e visibilità a nuove formazioni, nuove poetiche, fresche visioni e drammaturgie originali.

La rassegna percorre con quattro appuntamenti i mesi di aprile, maggio e giugno tentando di restituire e documentare il modo di pensare-fare teatro da parte delle esordienti generazioni di artisti e le istanze di racconto del presente che emergono sempre più accanto ai linguaggi più sperimentali.

Prossimi appuntamenti

1, 2 giugno
Radici/Asterlizze

INFORMAZIONI

Data e orario: gio, ven ore 20.30

PREZZI

Intero 19 € – Under30 15 € – Over 65 / Under 14 11 €

Convenzioni 18 € – Scuole di teatro 12 €

Prevendita e prenotazione 1 € – Info e prenotazioni

+39 0269015733 biglietteria@teatrofontana.it

www.vivaticket.com

Categorie comunicato stampa

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