“La voluntad de creer” al Piccolo Teatro Grassi di Milano – comunicato stampa di Carlo Tomeo, Milano

Teatro Grassi

8, 9 e 10 maggio

Festival “Presente Indicativo – Milano Porta Europa”

PRIMA NAZIONALE

Pablo Messiez

La voluntad de creer

Il regista argentino, naturalizzato spagnolo, Pablo Messiez, arriva in Italia, per la prima volta, con La voluntad de creer, in scena al Teatro Grassi, dall’8 al 10 maggio, nell’ambito del Festival internazionale di Teatro “Presente Indicativo – Milano Porta Europa”. Lo spettacolo, che ha ricevuto il premio come migliore spettacolo teatrale, in Spagna, nel 2023, si ispira al film Ordet di Carl Theodor Dreyer – tratto a sua volta dal dramma omonimo di Kaj Munk. Il regista conduce un’indagine sul rapporto tra volontà e fede, portando in scena un dramma familiare che si risolve con la stessa equazione che rende possibile il teatro: voglio credere, quindi posso.

La voluntad de creer si apre con il ritorno a casa di Amparo, il più giovane di quattro fratelli. Ha lasciato il Sudamerica con la moglie in attesa di un figlio, perché vogliono che il bambino nasca in Europa. A casa, la situazione è ancora più o meno la stessa di quando Amparo era partita: la sorella maggiore, Felicidad, costretta sulla sedia a rotelle, vive con amarezza in un mondo che non capisce, mentre Paz, la secondogenita – che si descrive come “nubile, poetessa e ubriacona” – non sembra attraversare un momento positivo. Infine, Juan, il fratello minore, continua a sostenere di essere la reincarnazione di Gesù di Nazareth. Con lo sfondo di questo contesto familiare, la gravidanza di Claudia inizia a complicarsi fino a sfociare in tragedia, nonostante gli sforzi del medico del villaggio. Tuttavia, Juan, con un radicale atto di fede, renderà possibile la vita.

Il titolo dello spettacolo è tratto da un frammento di dialogo del Processo a Giovanna D’Arco di Robert Bresson. Nel film, l’eroina francese, interrogata su come sapesse che la voce udita fosse quella di un angelo, risponde: «Perché avevo la volontà di crederlo». Questo è il punto di partenza dell’opera di Pablo Messiez: un’indagine sul rapporto tra volontà e fede, che suggerisce come questo sia anche all’origine del patto con il pubblico che rende possibile la finzione scenica. Ritenendo che l’assenza dello spettatore svuoti di senso il rito del teatro, infatti, il regista ha scelto di creare lo spettacolo aprendo al pubblico tutte le prove, poiché, anche nel processo creativo, l’azione è possibile solo condividendo la volontà di crederci.

Spiega il regista: «Volevo lavorare sul meccanismo della fede e sul suo rapporto con la volontà. Cosa fa sì che una finzione possa avere un impatto reale sul corpo di chi guarda? Ovvero, quale procedimento può minare il confine tra finzione e realtà, o addirittura metterne in discussione il significato? Poi ho ricordato la mia esperienza come spettatore di Ordet di Carl Theodor Dreyer, il modo in cui quella finzione mi aveva colpito, facendomi desiderare la resurrezione della sua protagonista. Vedere quel film è stata, per la mia fede, l’esperienza più rivoluzionaria che io ricordi. Non mi riferisco alla fede religiosa, ma alla fede in senso lato. Per questo motivo, il capolavoro di Dreyer ha finito per essere l’asse portante de La voluntad de creer.»

Nato a Buenos Aires, Pablo Messiez ha iniziato a studiare recitazione all’età di 12 anni. Nel 2005 prende parte a Un hombre que se ahoga, adattamento da Tre sorelle di Anton Čechov, diretto Daniel Veronese, con cui lavora fino a quando, nel 2008, si trasferisce in Spagna. Qui scrive e dirige, tra gli altri, Muda (2010), Ahora (2011), Las palabras (2013), Los brillantes empeños (2014), Ningún aire de ningún sitio e Todo el tiempo del mundo (2016), Las Canciones (2019), Cuerpo de baile (2021), La voluntad de creer (2022), Los gestos (2023). Ha diretto, inoltre: Las criadas di Jean Genet (2012), La piedra oscura di Alberto Conejero (2015), La distancia (2016), He nacido para verte sonreír di Santiago Loza e Bodas de sangre di Federico García Lorca (2017), El temps que estiguem junts (2018), La verbena de la paloma (2019).

OLTRE LA SCENA | PABLO MESSIEZ

SGUARDI PARALLELI | Proiezione Ordet – La Parola (1955) di Carl Theodor Dreyer

in collaborazione con Anteo spazioCinema
Anteo Palazzo del Cinema (Piazza XXV Aprile, 8) – martedì 7 maggio, ore 21.30

per info e prenotazioni: spaziocinema.info

PAROLE IN PUBBLICO | Incontro con Pablo Messiez

Modera Graziano Graziani

Teatro Grassi – giovedì 9 maggio, al termine dello spettacolo

MASTERCLASS | con Pablo Messiez

Non esiste scena possibile senza uno spazio e un pubblico che le dia un senso. Pablo Messiez, regista e drammaturgo di La voluntad de creer riflette e sperimenta in questa masterclass su cosa accade quando diamo tempo allo spazio e modo allo sguardo di manifestarsi: «Lo spazio e lo sguardo sono la farina e l’acqua del nostro pane “teatrale”, i nostri due materiali principali».
A chi è rivolta:a tutte/i

Teatro Strehler (Sala prove Carpi) – venerdì 10 maggio, dalle ore 15 alle ore 17

Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2 – M1 Cordusio)

8, 9 e 10 maggio 2024

La voluntad de creer
testo di Pablo Messiez, tratto da Il Verbo di Kaj Munk

regia Pablo Messiez

con Marina Fantini, Rebeca Hernando, María Jáimez, José Juan Rodríguez, Sergio Adillo, Mamen Camacho

scene Max Glaenzel

disegno luci Carlos Marquerie

sound design Iñaki Ruiz Maeso

assistente luci Juanan Morales

costumi Cecilia Molano

body training Elena Córdoba

assistente alla regia Javier L. Patiño

direttore tecnico Estaporver

tecnici del suono Iñaki Ruiz e Pablo de la Huerga

macchinista Víctor Sánchez

musiche Viene clareando (Atahualpa Yupanqui) versione di Leda Valladares e María Elena Walsh, Vidala del último día (Raúl Galán e Rolando Valladares) versione di Sílvia Pérez Cruz

assistente di produzione Roberto Mansilla

produttore esecutivo Pablo Ramos Escola

responsabili di produzione Jordi Buxó e Aitor Tejada

coproduzione Teatro Kamikaze e Teatro Español

DURATA: 90’ senza intervallo

Spettacolo in lingua spagnola con sovratitoli in italiano e inglese a cura di Prescott Studio

Orari: mercoledì 8, ore 20.30; giovedì 9, ore 19.30; venerdì 10, ore 20.30.

Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro

Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org

Categorie comunicato stampa

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