Rino Getano è presente in questi giorni e fino al 31 dicembre al Teatro Menotti dove un team tutto al femminile formato da straordinarie attrici, cantanti e musiciste ne rievocano la vita attraverso le sue canzoni in uno spettacolo firmato da Emilio Russo e prodotto da Tieffe Teatro. In un palcoscenico dalla scena essenziale dove il fondale è occupato da quello che poteva essere un murales sul quale sono state poste diverse toppe, si esibiscono le sette talentuose artiste Andrea Miró, Camilla Barbarito, Laura Frascari, Federica Garavaglia, Francesca Tripaldi, Sofia Weck e Maria Luisa Zaltron. Sono in sette, come i sette nomi di donne che danno il titolo ad altrettante canzoni del cantautore (Berta, Aida, Gianna, Lucia, Maria, Daniela, Rosita) e una delle prime a essere cantata è proprio “Aida” dall’arrangiamento in stile sudamericano tanto caro a Camilla Barbarito che la esegue alla sua maniera inconfondibile: “La notte vado a ballare per cancellare i sogni miei / da qualche tempo ho più donne del d.j. / ahi Maria ma tu non ci sei”. Testo ironico, un po’ demenziale ma che tradisce al terzo verso di ogni terzina quel tocco di malinconia caratteristica che torna spesso nei testi delle canzoni di Gaetano.
“Ahi, Maria! – Un teatro canzone per Rino Gaetano” è il titolo dello spettacolo in cui il cantautore viene visitato nella sua breve ma intensa attività artistica a 360 gradi. Calabrese di adozione romana, Rino Gaetano rappresentava nel campo del cantautorato degli anni ’70 una storia a sé: le sue canzoni dalle musiche spesso briose avevano testi sferzanti che descrivevano spaccati della vita quotidiana con ironia e modi aspri come era “sporca” la sua voce così definita dagli esperti e proprio per questo efficace a dare particolare intensità alle interpretazioni. Raggiunse la piena popolarità dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo dove era stato presentato dalla sua casa discografica nonostante lui fosse contrario. Cantò “Gianna” e si classificò al terzo posto. Nonostante il grosso successo raggiunto, lui si pentì di aver partecipato a quella manifestazione perché riteneva che la cosa aveva rappresentato una caduta di stile e “Gianna ” fu la canzone da lui meno amata.
Di questo e di molto altro raccontano le sei artiste aiutandosi con strumenti a fiato, tastiere e percussioni nell’eseguire le musiche più rappresentative di Rino Gaetano mentre sulla parete del fondale vengono scritte frasi salienti, alcune delle quali tratte da versi di canzoni. Sono una sorta di proclami che si richiamano alle tematiche che il cantautore trattava nelle sue composizioni. E la rappresentazione assurge a una sorta di happines in un crescendo che sa emozionare il pubblico il quale applaude con sempre maggiore convinzione. Ai momenti più densi di ritmo ci sono ballate come “A mano a mano” cantata con la voce fortemente espressiva di Andrea Mirò (La canzone è di Richard Cocciante e Rino Gaetano la incise nel mini album Q-disc del 1981) e “La ballata di Renzo” dove si parla di un incidente automobilistico in cui la vittima aveva riportato un trauma cranico che gli costò la vita perché gli ospedali che avrebbero dovuto soccorrerlo non avevano in dotazione i dispositivi necessari a un’operazione cranica. Sinistra anticipazione, questa, del tragico incidente in cui il cantautore perse la vita a causa del verificarsi delle stesse modalità.
Non un semplice concerto quello in scena al Menotti ma uno spettacolo teatrale in cui la musica è la parola e la parola si fa musica. Ogni canzone è una forma teatrale in miniatura e non tanto per la durata quanto per la tematica che affronta e la capacità espressiva in cui questa viene trasmessa. Rino Gaetano non era solo un cantautore ma era anche un teatrante perché accanto al canto nudo e crudo abbinava elementi che rappresentassero la tematica del testo oppure ne facessero la caricatura. La tuba, il gilet, la maglietta a righe sono costumi di scena e questi abiti sono indossati dalle sette artiste in scena. E alla fine la canzone che più di tutte ha scatenato il pubblico: “Nuntereggae più” del 1978 aggiornata ai nostri anni (cosa, questa, che l’ha resa ancora più sinistramente godibile).
La serata si è conclusa con due generosi bis e ripetuti e convinti applausi per le sette bravissime interpreti. Repliche fino al 31 dicembre con serata speciale per l’ultimo dell’anno (nelle note, oltre ai crediti, le info per acquisto biglietti)
Visto il giorno 27 dicembre 2025
(Carlo Tomeo)
27 | 31 dicembre
AHI MARIA!
Un teatro canzone per Rino Gaetano
Drammaturgia Emilio Russo
Arrangiamenti musicali e Direzione Artistica Alessandro Nidi
Con Andrea Miró, Camilla Barbarito, Laura Frascari, Federica Garavaglia, Francesca Tripaldi, Sofia Weck e Maria Luisa Zaltron
Scene Lucia Rho
Costumi Pamela Aicardi
Assistente di produzione Debora La Rocca
Foto Gianfranco Ferraro
Produzione Tieffe Teatro – Spettacolo sostenuto da Next Laboratorio delle idee 2025
SPECIALE CAPODANNO
Il Teatro Menotti propone per il 31 dicembre una replica speciale alle ore 22.30: a mezzanotte è previsto un brindisi con rinfresco aperto a tutto il pubblico.
Biglietto €60
A partire dalle ore 20.00, il Meno Bistrot offrirà inoltre la possibilità di una cena pre-spettacolo per completare l’esperienza. Per maggiori info: https://www.teatromenotti.org/evento/ahi-maria—speciale-capodanno.aspx
STAGIONE 2025 | 2026
BIGLIETTERIA
PREZZI
- Intero – 32.00 € + 2.00 € prevendita
- Ridotto over 65/under 14 – 16.00 € + 1.50 € prevendita
- Abbonamento Menotti Card 4 ingressi €60, 8 ingressi €110
TEATRO MENOTTI
Via Ciro Menotti 11, Milano – tel. 0282873611 – biglietteria@teatromenotti.org
ORARI BIGLIETTERIA
Dal lunedì al sabato dalle ore 14.00 alle ore 18.30, dalle 19.00 alle 20.00 solo nei giorni di spettacolo – Domenica ore 14.30 | 16.00 solo nei giorni di spettacolo
Acquisti online: https://www.teatromenotti.org/evento/ahi-maria-un-teatro-canzone-per-rino-gaetano.aspx – Con carta di credito e Satispay su www.teatromenotti.org
ORARI SPETTACOLI SALA GRANDE
Dal martedì al sabato ore 20 – Domenica ore 16.30 – Lunedì riposo
CarloTomeo Teatro e Teatro 