“La tempesta” al Teatro Menotti di Milano – Recensione

Dopo il felice debutto avvenuto al Teatro Romano di Verona la scorsa estate, è in scena al Teatro Menotti fino al 30 novembre e in prima milanese, la commedia “La tempesta” di Shakespeare nella traduzione di Agostino Lombardo, adattata e diretta dal regista argentino Alfredo Arias e coprodotta dai Teatro Stabile di Catania, Marche Teatro, Tieffe Teatro Milano e TPE – Teatro Piemonte Europa, in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Il sorprendente allestimento è costituito da una scenografia geniale messa a punto da Giovanni Licheri e Alida Cappellini alla quale ha contribuito Gaetano La Mela, autore delle luci, fatte di tagli e colorature variegate in sintonia con lo svolgersi delle azioni, impreziosendo così l’aria magica, costrutto dell’opera. I sontuosi, coloratissimi costumi disegnati da Daniele Gelsi completano l’accurata rappresentazione.

“La tempesta” è opera ricca dei punti più ricorrenti nelle commedie del Bardo, come la magia, il sogno, le illusioni (Si pensi per esempio a “Sogno di una notte di mezza estate”), e poi il tema della vendetta che si trasforma per sublimarsi nel perdono. La vicenda si svolge su un’isola deserta dove Prospero, legittimo duca di Milano, era stato esiliato insieme alla figlioletta Miranda dodici anni prima dal fratello Antonio che lo aveva deposto con l’aiuto del Re di Napoli. Negli anni Prospero aveva perfezionato le sue arti magiche che gli avevano permesso di ridurre in schiavitù Calibano, unico abitante dell’isola, dopo che questi aveva tentato di violentare Miranda. Poi, grazie all’aiuto di Ariel, uno spirito che era stato da lui liberato dalla prigionìa che lo vedeva legato a un albero per opera della strega africana Sicorace morta anni prima, e ora diventato suo servo, provoca una tempesta che affonda la nave che trasportava i suoi nemici che finiranno naufraghi sull’isola. Tra costoro c’è Ferdinando, il figlio del re di Napoli, che incontrata Miranda, se ne innamora e, ricambiato, la chiede in moglie. Prospero, verificata la sincerità dei sentimenti dei due ragazzi, acconsente alle nozze. Si farà poi riconoscere dalle persone arrivate, accetta il loro pentimento e concede loro il perdono. La commedia si conclude con Ariel che chiede di essere liberato dalla servitù e l’uomo l’accontenterà chiedendogli di fare in modo che il vento sia propizio e le acque del mare tranquille nel momento in cui all’indomani lascerà l’isola.

Un momento significativo della commedia 'La tempesta' di Shakespeare, con due attori in abiti storici sul palcoscenico allestito con scenografie in pietra.

L’isola, rappresentata con originale intuizione da un labirinto che occupa tutto il palcoscenico, simbolizza il cammino che i vari personaggi affrontano nei vari passaggi della vicenda prima di giungere alla conclusione pacificatrice dove i cattivi avranno superato la malvagità e saranno perdonati grazie alla forza della saggezza di Prospero. Un dedalo che offre una visione profonda della natura umana quale metafora della mente intricata da diversi percorsi che si dirigono verso strade spesso ingannevoli dove le varie realtà costituiscono pezzi di vita che si confondono con il sogno tale da far dire a Prospero: “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo di un sogno è raccolta la nostra breve vita”. E infatti i primi arrivati, rappresentati dal Re di Napoli, da suo figlio e dal duca di Milano, si muovono con prudenza mista a timore nell’attraversare quel viluppo di strade dalle quali solo Prospero può intravedere bene la direzione dell’uscita come se fosse possessore del magico filo di Arianna ottenuto con la consapevolezza.

Scene from 'La Tempesta' featuring characters in elaborate costumes, including a man in a red and gold outfit with a ruff, a woman in a purple dress, and a man with a crown, all set against a dramatic stage backdrop.

L’adattamento operato da Alfredo Arias che ha portato il testo originale di circa tre ore a un tempo di circa 100 minuti costituisce altro punto di forza che rende più agevole e scorrevole la commedia, fermi restando i tratti essenziali e irrinunciabili di alcuni monologhi del protagonista interpretato da uno straordinario Graziano Piazza che sa rendere con attenta e misurata partecipazione tutte le sfumature vocali e la gestualità di un Prospero nelle varie sfaccettature caratteriali. Ad alleviare la mestizia della storia ci sono gli interventi comici al limite della goliardia di Calibano (Rita Fuoco Salonia) e di Trinculo (Alessandro Romano) ai quali si aggiunge l’ottima interpretazione di Guia Jelo nelle vesti di Ariel. Gli altri artisti del cast hanno dimostrato di essere ben affiatati e ottimamente inseriti nel contesto globale, ciascuno nel proprio ruolo.

Un attore con barba e capelli grigi, vestito di nero, mentre scrive su un libro in un ambiente buio.

Alla serata in cui ho assistito alla rappresentazione (ieri sera) la sala grande del Teatro Menotti era piena, occupata da un gruppo numeroso di studenti, per cui confesso di aver provato una forma di preoccupazione temendo che la recita ne avrebbe sofferto se non fosse stata seguita con il riguardo dovuto. Invece, appena iniziata la commedia un rispettoso silenzio l’ha accolta, perdurando per tutta la durata. Il pubblico degli studenti si è dimostrato composto e attento dando dei punti a certi spettatori adulti che in più occasioni non danno segni di altrettanto e doveroso rispetto nelle sale teatrali. Sono contento di aver assistito a un momento felice che è andato oltre lo spettacolo, così come sono ammirato dalle nuove generazioni per come si avvicinano al teatro e ne sappiano cogliere il fascino e il potere.

La serata si è rivelata di grande successo con ottimo accoglimento da parte del pubblico che ha applaudito a lungo. Lo spettacolo è consigliato vivamente.

Repliche: questa sera e domani ore 20,00 – domenica ore 16,30. In calce i crediti, il trailer dello spettacolo e le info per acquisto biglietti.

Visto il giorno 27 novembre 2025

(Carlo Tomeo)

LA TEMPESTA

Di William Shakespeare

Traduzione Agostino Lombardo
Adattamento e Regia
 Alfredo Arias
Scene Giovanni Licheri e Alida Cappellini
Costumi Daniele Gelsi
Luci Gaetano La Mela
Con Graziano Piazza e in o.a. Federico FiorenzaFabrizio Indagati, Franco Mirabella, Marcello Montalto, Luigi NicotraLorenzo Parrotto, Alessandro Romano, Rita Fuoco Salonia, Rosaria Salvatico e con Guia Jelonel ruolo di Ariel

TEATRO MENOTTI

Via Ciro Menotti 11, Milano – tel. 0282873611 –  biglietteria@teatromenotti.org

ORARI BIGLIETTERIA

Dal lunedì al sabato dalle ore 14.00 alle ore 18.30, dalle 19.00 alle 20.00 solo nei giorni di spettacolo – Domenica ore 14.30 | 16.00 solo nei giorni di spettacolo

Acquisti online: https://www.teatromenotti.org/evento/la-tempesta.aspx

Con carta di credito e Satispay su www.teatromenotti.org

ORARI SPETTACOLI SALA GRANDE

Dal martedì al sabato ore 20 – Domenica ore 16.30 – Lunedì riposo

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=i_SgPwTvccI

Categorie RECENSIONI

Lascia un commento

search previous next tag category expand menu location phone mail time cart zoom edit close