“Wild – Chi ricorda Edward Snowden?” al Teatro Filodrammatici di Milano – comunicato stampa

La stagione 2025/2026 entra nel vivo con la prima produzione del Teatro Filodrammatici. Dopo aver debuttato in estate al Campania Teatro Festival 2025, martedì 4 novembre alle 20.30 arriva a Milano, in prima regionale, WILD – Chi ricorda Edward Snowden? di Mike Bartlett

dal 4 al 23 novembre

un progetto Amadio/Fornasari

traduzione e regia Bruno Fornasari

Foto di Laila Pozzo

traduzione e regia Bruno Fornasari

con Marta Belloni, Michele Correra, Enrico Pittaluga

scene e costumi Erika Carretta

disegno luci Fabrizio Visconti

assistente alla regia Alberto de Gaspari

produzione Teatro Filodrammatici

Con il sostegno di Fondazione Cariplo – NEXT Laboratorio delle idee per la produzione e programmazione dello spettacolo lombardo 2024/2025

Una rappresentazione capace di far riflettere sul ruolo delle tecnologie e sul loro impatto sui diritti umani. Wild ci ricorda che la verità, quando svelata, può diventare essa stessa una minaccia: non per ciò che rivela, ma per l’ordine che mette in discussione. (Il Corriere del Teatro)

Un ex tecnico della CIA, ricercato numero uno al mondo dopo Julian Assange per aver svelato un sistema di sorveglianza di massa che permetteva alla NSA americana di spiare chiunque, viene ospitato dalla Russia di Putin, che cavalca una ghiotta occasione di mostrarsi liberale e attento alla protezione della privacy dei cittadini di tutto il mondo.

Ispirato a fatti reali, il testo di Bartlett vede il protagonista Andrew, rintanato a Mosca, ricevere la visita separata di due persone che gli offrono protezione. Poiché, tuttavia, vengono nominati solo come Donna e Uomo, né Andrew né noi spettatori possiamo essere del tutto sicuri della loro onestà. Sono tre persone che giocano al gatto e al topo in una stanza d’albergo di Mosca.

La commedia, che ha in sé lievi echi kafkiani, esplora l’idea che l’identità individuale sia la prima vittima di un mondo pericolosamente incerto e controllato dalla tecnologia.

NOTE DI REGIA di Bruno Fornasari: “Lo spettacolo si svolge tutto in una stanza d’albergo. Forse. Vediamo un ragazzo, solo, aggirarsi nervoso per la stanza. Fuori da lì, il mondo che ha cercato di cambiare; dentro, forse, il prezzo da pagare per averci provato. Wild inizia dove finiscono i titoli dei giornali e le notizie distraenti. Il suo protagonista, ispirato a Edward Snowden – l’ex analista dell’NSA che nel 2013 rivelò al mondo l’esistenza di PRISM e di altri sistemi di sorveglianza di massa – è un ex tecnico della CIA braccato da tutti dopo aver svelato un sistema di controllo globale. Ma il testo di Mike Bartlett usa la cronaca solo come punto di partenza per un viaggio dentro la condizione di un ragazzo che è vittima, e prodotto, di un sistema più grande di lui. Un sistema che non ha più confini visibili, dove la verità e la menzogna si confondono e ogni scelta personale può diventare di dominio pubblico. Abbiamo fatto della stanza d’albergo il simbolo di questo paradosso: un rifugio privato e allo stesso tempo una gabbia, un luogo in cui chiunque può entrare senza essere invitato e dove chiunque potrebbe spiare i movimenti di chi la abita. Ogni suono, ogni frase, ogni silenzio è potenzialmente una minaccia. Nulla è stabile, nulla è certo. Ma Bartlett fa di più: costruisce un dramma che parte come un thriller politico e si trasforma gradualmente in un enigma etico e filosofico. Chi controlla chi? Quanto siamo disposti a lasciarci controllare? E perché? Ma soprattutto: chi decide cosa sia vero e cosa sia falso? La regia lavora su questa ambiguità, non senza ironia, cercando un equilibrio tra tensione e leggerezza, tra razionalità e assurdo. L’obiettivo non è stato spiegare ma esporre: permettere allo spettatore di attraversare la stessa instabilità del protagonista, di scoprirsi osservato mentre osserva. In Wild la paranoia non è una patologia ma un modo per restare lucidi. A un certo punto il teatro stesso diventa il luogo in cui questa condizione si manifesta con più forza: spazio di osservazione reciproca, di vulnerabilità condivisa, insomma di autenticità. Alla fine, quando il gioco si ribalta, non resta che una domanda aperta: se tutto sembra visibile, che cosa significa davvero “vedere”? Grazie al lavoro preciso, accurato e agile del cast, Wild diventa un racconto sull’impossibilità di distinguere il vero dal verosimile, e un invito a interrogarsi sul prezzo della consapevolezza. Perché la libertà, oggi, non si perde con la censura ma nell’eccesso di informazione. E il teatro resta forse l’unico posto in cui possiamo ancora riconoscere chi siamo”.

TEATRO FILODRAMMATICI MILANO Piazza Paolo Ferrari, 6 (angolo via Filodrammatici)

STAGIONE 2025/2026

S.C.L.E.R.O. – Se Cala L’Empatia, Ritrovarsi Ossigena

Prevendite alla biglietteria del Teatro Filodrammatici e su www.teatrofilodrammatici.eu

Orario spettacoli

Mar, gio, ven, sab, ore 20:30 – Mer, ore 19.30 – Dom, ore 16.00

Sito internet: http://www.teatrofilodrammatici.eu

Biglietteria: Tel. +39 02 36727550 – biglietteria@teatrofilodrammatici.eu

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Categorie comunicato stampa

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