
Il tema della ludopatia è quello affrontato nella commedia che ha aperto ieri sera la stagione artistica del Teatro San Babila. I protagonisti sono Michele (Emanuele Barresi), operaio in attesa di occupazione perché in mobilità, Enrico (Fabio Ferrari), avvocato che ama spesso disquisire in maniera forbita, tipica di uomo del foro. Il primo crede che per vincere prima o poi in una scommessa basta affidarsi al ripetersi degli eventi perché soggetti al calcolo delle probabilità, il secondo invece sostiene che è tutto è affidato al caso e per avvalorare le rispettive posizioni in materia i due scommettono sui numeri delle targhe delle automobili che arrivano da lontano: Michele scommette sempre che l’ultima cifra delle targhe delle macchine che passano sia un numero pari ma sbaglia tutte le volte a favore dell’amico che intasca il denaro legato alle vincite. Michele è sposato da 25 anni con Chiara (Gaia De Laurentiis) e hanno una figlia, Martina, che non compare mai in scena e che non sopporta il comportamento del padre accettando di parlare con lui solo quando ha bisogno di qualche suo consiglio in merito a decisioni da prendere, sicura nella risoluzione migliore se agirà in maniera contraria all’indicazione ricevuta. Enrico frequenta la casa di Michele perché Chiara, essendo infermiera, gli procura pastiglie di Gerovital farmaco vendibile solo nella farmacia ospedaliera. Una sera in una conversazione tra i tre si parla di teatro e Chiara ricorda quella volta in cui Michele vi era stato trascinato a vedere una rappresentazione dell’Antigone di Sofocle e si era addormentato suscitando sdegno da parte di Martina che era con loro. Enrico, invece, dimostra di essere più incline ad assistere a opere colte e racconta di come era stato colpito dal film “Rosencrantz e Guildenstern sono morti” di Tom Stoppard. Ma quello che più di tutto interessa sono le scommesse e passa buona parte delle sue giornate a leggere nei giornali sportivi le caratteristiche dei competitor delle varie gare, tra le quali quelle dei wife-carrying finlandesi dove gli uomini devono partecipare a una corsa a ostacoli recando sulle spalle le proprie mogli. Chiara, d’altro canto, fa del suo meglio per distogliere l’uomo da quel vizio e tenere desta la sua attenzione sui ricordi dei primi anni della loro storia d’amore e gli canticchia le note della loro canzone “Tu non lo sai che senza te, anche il sole non mi scalda più”.
Questo è solo l’inizio che, a seguito di una breve discussione in cui i due uomini si fronteggiano per far prevalere ciascuno le proprie idee, si arriva a coinvolgere l’ignara e inconsapevole Chiara a essere oggetto di una scommessa del tutto particolare il cui svolgimento porterà a situazioni imprevedibili. Il matrimonio di Michele e Chiara inizierà a presentarsi sotto nuovi e insospettati aspetti fino al momento in cui dal tappeto che lo avvolgeva emerge la polvere lì inconsciamente nascosta.
A un primo tempo avente più carattere preparatorio degli avvenimenti successivi, nel secondo la commedia acquista ritmo caricandosi di battute fulminanti e di scene madri nelle quali i tre artisti si adoperano al meglio della loro professionalità. Formidabile in tal senso la “tirata” di Michele, alias Emanuele Barresi, quando è al telefono con la figlia, o allo scoppio d’ira con tanto di parolaccia liberatoria di Chiara, alias Gaia De Laurentiis, quando è presa da una rabbia non più contenibile, o infine l’ironica e divertente “arringa” dell’avvocato Enrico, alias Fabio Ferrari, in difesa del comportamento dell’amico. Alla fine sorge la considerazione che “la vita è un gioco d’azzardo che se ci fosse una scommessa non l’accetteresti”. E però a volte l’accettazione è d’obbligo perché sono gli avvenimenti a imporla nostro malgrado…
La commedia contiene elementi che, stando alle varie citazioni contenute, sembrano collocarla temporalmente ad annate diverse: questi elementi, tuttavia, sono opportunamente riveduti e aggiornati ai nostri anni, e lo dimostra per esempio la moda di indossare una gonna da parte del marito di Martina. Nello stesso tempo il film di Tom Stoppard del 1990 viene immaginato in programmazione non in un cinema qualsiasi ma in una sala d’essai, mentre la canzone “Tu non lo sai”, che fu un successo di Neil Sedaka nel 1962, è proposta con un arrangiamento attuale che conclude piacevolmente i due atti della commedia.
I tre artisti hanno dato prova di ottimo affiatamento e la generosa e calibrata regia di Emanuele Barresi ha permesso a ciascuno di loro di ritagliarsi ottimi assoli interpretativi con, nel caso di Gaia De Laurentiis, anche un applauso a scena aperta. L’accoglienza de pubblico è stata festosa con ripetute chiamate in proscenio. Repliche questa sera alle ore 20,00 e domani alle ore 16,00. In calce all’articolo i crediti e le info per acquisto biglietti.
Vista il giorno 24 ottobre 2025
(Carlo Tomeo)
La scommessa testo e regia Emanuele Barresi
con Gaia De Laurentiis, Fabio Ferrari, Emanuele Barresi.
Date e orari
24-25 ottobre ore 20 – 26 ottobre ore 16
BIGLIETTI IN VENDITA IN TEATRO E ONLINE
Intero € 27 – Under/over € 22 – Studenti € 12 – Gruppi minimo 10 persone € 15
ORARI BIGLIETTERIA
La biglietteria è aperta da martedì a venerdì dalle ore 14 alle ore 17 e un’ora prima di inizio spettacolo
TEATRO SAN BABILA
Corso Venezia 2/A – 20121 Milano
Telefono 02 46513734 – info@teatrosanbabilamilano.it
