Campo Teatrale, Milano: Stagione 2025/2026 – comunicato stampa

DISEGNARE L’ALBA

Da martedì 14 ottobre 2025 a giovedì 21 maggio 2026

Campo Teatrale, Milano

Campo Teatrale presenta la stagione “Disegnare l’alba”: un atto di responsabilità per un futuro possibile

Di fronte a un presente segnato da fratture e sfiducia, Campo Teatrale, centro culturale milanese, annuncia la stagione 2025/2026: “Disegnare l’alba”. Un titolo che è un manifesto, un invito a credere che il cambiamento sia possibile e che l’arte possa essere la radice da cui far germogliare un futuro più luminoso. La linea della programmazione, composta da 13 spettacoli di cui 5 produzioni firmate Campo Teatrale, è così raccontata dal direttore artistico Donato Nubile: Viviamo un tempo stanco, fatto di promesse disattese e solitudini mascherate da autonomia. Eppure, sotto questa stanchezza, continua a scorrere una forza ostinata: quella di chi sogna, di chi costruisce, di chi non si rassegna. Nel nostro teatro abbiamo scelto di accogliere questa forza. Chiediamo agli artisti di aiutarci a stare nel presente, di portarci storie che aprano spiragli e ci aiutino a prendere posizione. Siamo convinti che la cultura non sia un decoro, ma una radice, e che immaginare il futuro non sia un esercizio di fantasia, ma un atto di responsabilità collettiva. L’arte di coltivare ciò che ancora non esiste, di vivere il momento in cui tutto può ancora accadere. Abitare il tempo che viene prima del giorno, il confine tra buio e luce. Disegnare l’alba”.

Apre la stagione [fùn-go] – una favola cronica, di Redini Rizzo Scalet, in scena da martedì 14 a domenica 19 e da mercoledì 22 a venerdì 24 ottobre. Finalista al Premio Theatrical Mass 2025, lo spettacolo affronta con ironia la storia di una donna che si trasforma in un fungo. Quello che potrebbe sembrare un incubo, diventa una potente metafora sulla fragilità e sull’interconnessione tra l’umano e la natura. La malattia si trasforma in un simbolo di metamorfosi, invitando il pubblico a esplorare nuove dimensioni dell’esistenza dove i confini tra le specie si dissolvono, aprendo a nuove possibilità di essere e sapere. Uno spettacolo pieno di simbolismi, scritto e diretto da Alice Redini e interpretato da Marco Rizzo e Elena Scalet che utilizza la comicità per esorcizzare la paura e invitare il pubblico a riflettere sulla fragilità della vita e sull’importanza delle relazioni.

A seguire, Green Days, di Matteo Luoni e Mattia Fabris, in programmazione da martedì 28 ottobre a domenica 2 novembre e da martedì 25 a domenica 30 novembre, mette in scena il conflitto generazionale tra un padre single ancora alla ricerca della propria strada, una figlia adolescente attivista ambientale e un rapporto fatto di condivisioni, sogni e disillusioni. Lo spettacolo esplora le contraddizioni di una società complessa, dove ciascuno dovrà confrontarsi con la propria verità e la propria coscienza. Lo spettacolo è stato selezionato nell’ambito di “Next – Laboratorio delle idee per la produzione e programmazione dello spettacolo lombardo – Edizione 2024/2025”.

In scena da martedì 11 a domenica 16 novembre In stato di grazia, con la regia di Francesca Merli. Ispirata a Pinocchio, questa favola-inchiesta racconta la vita di alcuni minori con disabilità, dal concepimento alla pubertà, fino a immaginare un futuro di indipendenza dai loro genitori. Interpretato da attori professionisti e otto ragazzi con e senza disabilità, lo spettacolo esplora la relazione tra genitori e figli, i loro limiti, ma anche l’amore e il coraggio. Lo spettacolo è nato da un laboratorio di teatro integrato, pensato per creare un canale di comunicazione tra minori con e senza disabilità e tra persone con disabilità differenti (autismo, sindrome di down, ritardo cognitivo e disturbo ipercinetico).

Vertigine della lista, con la messa in scena e il movimento coreografico di Giorgio Rossi, sarà in scena da martedì 9 a domenica 14 dicembre. Selezionato per NEXT 2022/23 e prodotto da Qui e Ora Residenza Teatrale, lo spettacolo, ispirato al saggio di Umberto Eco, trasforma l’ossessione per le liste in una poetica esplorazione del caos contemporaneo, unendo filosofia, letteratura e danza in un’opera leggera e profonda, per inventare nuovi sguardi sul mondo, attraverso un’esplosione di gioia e una poetica scanzonata.

Il 2026 si aprirà con Tecniche di lavoro di gruppo – Appunti per uno schiuma party, un monologo brillante e comico di e con Pietro Cerchiello, in scena da venerdì 9 a domenica 18 gennaio. Mentre l’Assessore alla Cultura organizza uno schiuma party, un giovane attore insegna in una scuola media: non insegna teatro, ma “Tecniche di Lavoro di Gruppo”. Con l’intelligenza e la comicità propria della migliore stand-up comedy, lo spettacolo si pone in ascolto e in relazione con le nuovissime generazioni, esplorando il loro modo di vedere il mondo e di trovare la felicità in un contesto che spesso non li comprende.

Safari, testo di Carlo Galiero e regia di Chiarastella Sorrentino, è in programma da martedì 27 gennaio a domenica 8 febbraio. Vincitore del Premio Theatrical Mass 2025, lo spettacolo esplora il lutto e la complessa relazione tra un fratello e una sorella che si ritrovano dopo quindici anni nella casa d’infanzia, diventata teatro di un “safari emotivo”, una ricerca del dialogo perduto e di un’alternativa all’isolamento. Il titolo, che rimanda a un gioco d’infanzia, sottolinea quanto sia difficile parlare con le persone che amiamo di più.

Torna a Campo Teatrale Ero, del grande maestro César Brie, che sarà in scena da martedì 17 a domenica 22 febbraio. In un viaggio intimo e autobiografico che va oltre la semplice narrazione personale, Brie officia un incontro immaginifico con la memoria emotiva di ciascuno di noi. Lo spettacolo indaga le vicende personali che si celano dietro parole come amore, morte, assenza, dolore, gioia. Attraverso il racconto del bambino nascosto nel vecchio, l’opera offre a ognuno la possibilità di tornare dall’esilio e di aprire la porta della propria casa interiore, per ripercorrere vicende personali, piccoli disagi, rimpianti sbiaditi ed eventi apparentemente infimi che hanno segnato la nostra esistenza.

La stagione prosegue con Fragileresistente di Silvia Pallotti e Tommaso Russi, in scena da martedì 10 a domenica 15 marzo. La scena diventa uno spazio di analisi e confronto su un sentimento diffuso: l’impotenza. L’incomunicabilità tra un padre e un figlio si fa metafora di una difficoltà collettiva nell’immaginare il cambiamento, in un presente stretto tra un passato ingombrante e un futuro incerto. Senza cedere alla rassegnazione, lo spettacolo, nato anche da laboratori con i cittadini, cerca nell’apertura verso gli altri, nella collettività, una via d’uscita e la forza di ricercare risposte.

Torna l’omaggio civile a due grandi figure della nostra storia con Nel tempo che ci resta – Elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, in scena da martedì 24 a domenica 29 marzo. Scritto e diretto da César Brie che lo interpreta con Marco Colombo Bolla, Elena D’Agnolo, Rossella Guidotti, Donato Nubile lo spettacolo evoca gli eventi chiave della lotta alla mafia, le vittime, i tradimenti. Attraverso l’intreccio di vicende personali e pubbliche, Nel tempo che ci resta ci spinge a riflettere sul nostro dovere e sulla responsabilità di mantenere viva la memoria, ripercorrendo l’isolamento, le menzogne e il senso del dovere che hanno segnato le vite dei due magistrati.

No di Annalisa Limardi sarà in scena da venerdì 10 a domenica 12 aprile. Lo spettacolo, nato dalla necessità di rielaborare le ferite riguardanti situazioni di abuso, indaga la difficoltà di definizione dei propri confini personali e intimi, e quello che ci porta ad aderire alle aspettative altrui anche quando vorremmo o dovremmo dire di no. Danza, prosa e musicalità si fondono in una performance di grande impatto emotivo e si interroga sulle radici sociali e di genere di questa paura, esplorando il bisogno di essere ubbidienti e l’impatto violento che ha soprattutto sulle donne. Piccole Apocalissi, in collaborazione con Eco di fondo, sarà in scena da martedì 14 a domenica 19 aprile. Ispirato a una storia vera, lo spettacolo esplora le “piccole catastrofi” personali che, pur non essendo globali, hanno il potere di cambiare le nostre vite. Ambientato negli anni ’70, racconta di un piccolo gruppo di esseri umani incaricati di selezionare musiche e suoni da inviare nello spazio attraverso il Golden Voyager Record per rappresentare il genere umano. Diretto da Giacomo Ferraù, che lo ha scritto e lo interpreta con Fabio Banfo assieme a Federica Carra, Rossella Guidotti, Ermanno Pingitore,Piccole Apocalissi si muove tra comicità e commozione alla ricerca di cosa salvare nelle nostre vite e su cosa ci definisce come specie.

Giunge alla nona edizione il tradizionale appuntamento con Theatrical Mass, un progetto per la promozione e formazione del pubblico che crea un’occasione preziosa di assistere al teatro che nasce. Da lunedì 27 a mercoledì 29 aprile saranno presentati i progetti finalisti del Bando 2026: gli artisti proporranno estratti di 20 minuti e dialogheranno con gli spettatori, dando modo al pubblico di creare una vera e propria direzione artistica condivisa, indirizzando le scelte di Campo Teatrale per la prossima stagione.

La programmazione si arricchisce con la tragedia shakespeariana Riccardo III – Il sole di York brucia, una rilettura dell’opera curata da La Confraternita del Chianti, in scena da martedì 5 a domenica 10 maggio, che ci interroga su un presente fatto di immagine e competizione. Riccardo III, guardato con disgusto, riesce a ribellarsi al suo destino grazie all’astuzia e al potere creatore della parola. Pur essendo un uomo disposto a tutto per il potere, la sua figura affascina e diverte, portando il pubblico a chiedersi: vale davvero la pena di superare ogni limite?

Chiude la stagione Un po’ meno fantasma, un’opera di Kronoteatro che sarà in scena da martedì 19 a giovedì 21 maggio. Scritto da Tommaso Cheli e Francesca Sarteanesi che lo dirige e interpretato da Tommaso Bianco, questo lavoro ruota intorno alla sensibilità e alla delicatezza emotiva. Marcello vive una vita come tante altre ma non può per sua natura essere al passo con gli altri, vive a una latitudine emotiva non comune, prigioniero del suo sguardo timido si scontra inevitabilmente contro il torpore generale e la grossolanità degli esseri umani.

CAMPO TEATRALE Via Cambiasi 10 – 20131, Milano – Tel 02 26 11 31 33 http://www.campoteatrale.it Metro MM2 Udine-Lambrate Linee di superficie 55-62

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