
Welcome to Italy è il titolo della stagione 2025/2026 del Teatro Fontana: un benvenuto in inglese perché, come dichiara la direttrice artistica Yvonne Capece, “oggi l’Italia è un oggetto esotico, un set a cielo aperto, una destinazione da consumo culturale. Ma è anche qualcosa di più scomodo: un Paese che ci ostiniamo a osservare come voyeurs, dietro la finestra, aspettando la prossima frattura da commentare”. E il Teatro Fontana si è assunto il compito di guardare in profondità l’identità vera del Paese con tutte le sue contraddizioni che va oltre l’immagine stereotipata offerta ai turisti. Il teatro diventa quindi lo specchio di quanto avviene portando gli spettatori a diventare testimoni attivi. In quest’ottica si presenta la stagione caratterizzata da un’offerta variegata per temi e per stili.
7 produzioni, 36 ospitalità di cui 2 internazional (1 con robot e ologrammi in scena, l’altro con una performance multisensoriale), 5 progetti performativi con interazione del pubblico, 27 spettacoli di nuova drammaturgia, 13 spettacoli dedicati a bambini e scuole, 12 compagnie/artisti under35, 2 festival di danza, 1 festival dedicato alle nuove generazioni. Sono questi i ragguardevoli numeri che costituiscono la stagione del Teatro e che inizia con otto spettacoli tra settembre e ottobre, tutti distribuiti nel chiostro del teatro tra i quali spiccano la Compagnia Il Mulino di Amleto con “Dal Sottosuolo – Underground“, che trasforma la scena in un esperimento vivo dove etica e potere si mettono in gioco in tempo reale, coinvolgendo pubblico e performer, e “Odorama” di Antoine Neufmars, prima ospitalità internazionale della stagione, performance prodotta da Biennale Teatro di Venezia che traduce l’olfatto in scrittura scenica e memoria. Altro spettacolo della serie è “Se si ha l’amore in corpo non serve giocare a flipper” di Phoebe Zeitgeist che mescola gli echi della Germania di Fassbinder con le contraddizioni politiche del nostro presente. La parola politica prende invece forma e voce nei lavori di ErosAntEros – che con “Sulla difficoltà” di dire la verità rileggono Brecht in chiave attuale – e nella parabola disturbante e provocatoria di “La presidente” di Teatro dei Borgia.
La ricerca dell’identità iniziata nella passata stagione si rafforza in quella nuova: più spunti rispetto allo scorso anno, più dimensione performativa con attenzione alle forme ibride, anche sperimentali, con partecipazione del pubblico e rafforzamento della drammaturgia contemporanea. Il palco sarà visto come il mezzo dove artisti svariati dialogano con il pubblico oltre a creare un ponte ideale con artisti lontani, specialmente con i colleghi del Sud Italia e in particolare con Napoli. I classici hanno una scrittura molto forte e nel calendario trovano posto tre tragedie di Shakespeare: la prima è “Giulio Cesare o la notte della Repubblica” del Mulino di Amleto che viene sceneggiato sotto forma di assemblea contemporanea ed esplora il legame tra potere, individuo e fragilità delle democrazie contemporanee. La seconda è la Romeo e Giulietta nel cui titolo viene invertito l’ordine dei due protagonisti: “Giulietta e Romeo” di Roberto Latini/Compagnia Lombardi Tiezzi e dove sono recitate solo le battute dei due amanti. Gianluca Bonagura, infine, con la sua “Tragedia di Riccardo III” tratta l’amore come sentimento negato e bisognoso di un consenso che non appaga. Un altro classico di produzione Elsinor, e che viene riproposto dopo il successo che aveva riscosso lo scorso anno, è “Tartufo” di Molière/Michele Sinisi in cui il regista porta in scena l’ambivalenza dell’inganno, l’attrazione per il carisma e la fragilità delle convinzioni umane. Una commedia che diverte, ma che induce anche alla riflessione.
Altri tre temi che vengono affrontati riguardano la femminilità, la cronaca e l’Europa che si interroga su se stessa e cosa essa significa per l’Italia.
Fanno parte del primo tema 3 produzioni Elsinor e un quarto prodotto da Z.I.A. – Zona Indipendente Artistica. Il primo, coprodotto con TPE – Teatro Piemonte Europa e Teatro Stabile Bolzano, è “iGirl” di Marina Carr, una delle più importanti voci drammaturgiche internazionali, con la regia di Federica Rosellini in cui si fondono parola, corpo, videoarte e musica sperimentale in un viaggio teatrale radicale, dove la figura femminile si fa mito, simbolo e materia viva. Torna “La Signora delle Camelie“, per la regia di Giovanni Ortoleva, che smaschera il melodramma ottocentesco per riconsegnarlo come feroce atto politico sulla misoginia e sul consumo spettacolare del corpo femminile. Chiude il nuovo ciclo produttivo “Casa di bambola” dove Ivonne Capece immagina un sequel possibile del dramma ibseniano: un uomo rimasto solo fa i conti con la frantumazione del maschile. Un’indagine acida sul patriarcato che implode. Quarto spettacolo è “Moana Pozzi – Revolution“di Marcela Serli con Irene Serini che racconta di una donna simbolo di libertà, che ha scelto di trasformare il proprio corpo in linguaggio e il desiderio in arte.
Nel secondo tema trovano posto: “La città dei vivi“, simbolo della stagione, co-prodotto con TPE Teatro Piemonte Europa, Teatri di Bari, Fondazione Teatro di Napoli, Teatro di Sardegna per la regia di Ivonne Capece è iberamente tratto dall’omonimo romanzo inchiesta di Nicola Lagioia, ed è un’indagine teatrale su un delitto compiuto da due insospettabili giovani romani ai danni di un coetaneo; Valeria Perdonò affronta la violenza di genere in “Amorosi assassini”; Antonio Diurno rievoca uno dei capitoli più oscuri della storia recente con Storia nera della Uno Bianca; Antimo Casertano porta in scena la vicenda dell’ex Ilva di Taranto in “Mare di ruggine“. Ancora di classe operaia parla “Scandisk“, tragicommedia firmata da Vitaliano Trevisan, in cui tre operai tentano una fuga grottesca e disperata dal mondo alienante della fabbrica e dei turni.
Tre titoli affrontano, da prospettive diverse, il tema dell’Europa e delle sue contraddizioni: “Come
trattenere il respiro” di Zinnie Harris, diretto da Marco Plini, un viaggio surreale e politico che
attraversa un continente in trasformazione. Con L’Europa non cade dal cielo“, Alessandro Argnani
propone uno spettacolo che riflette, con ironia e lucidità, sulle origini e sul senso dell’idea europea.
Infine, in “Scusate se non siamo morti in mare”, Emanuele Aldrovandi immagina un futuro distopico
in cui la crisi climatica capovolge le rotte: l’Europeo diventa migrante, straniero, bisognoso.
La storica rassegna ITACA quest’anno assume il titolo di Welcome to ITACA che vuole essere un invito, un’accoglienza, un approdo necessario, una terra di mezzo che si fa specchio di luoghi viscerali, inquieti, obliqui — territori liminali abitati da soggettività freak, ferite, rivoluzionarie o semplicemente non comprese. Voci che non trovano spazio nel racconto dominante e che qui, in questo spazio raccolto, possono finalmente risuonare. Tra le pieghe di questi spettacoli emergono figure immaginarie e reali, personaggi che attraversano le fratture del presente e che sono testimoni di un tempo che cambia, e forse annunciatori di ciò che ancora non vediamo. Inaugura la rassegna “Tesla”, spettacolo ideato da Federico Bellini e Ksenija Martinović attorno ad una figura visionaria, diventata suo malgrado simbolo del capitalismo più sfrenato. Si prosegue con i personaggi in fuga del sopracitato Data per poi arrivare allo straniero di Nuttata, dove il corpo migrante del testo di Koltès “La notte poco prima della foresta” trova voce in un’inedita quanto insolita traduzione napoletana operata da Domenico Ingenito.
Altro tema attuale è quello dedicato alle riflessioni sulle identità e sulle derive del desiderio di riconoscimento nell’epoca dei social. Dal corpo urbano al corpo nazionale, al corpo fisico (pubblico e privato). Trova qui spazio “La Diva del Bataclan” surreale musical con Claudia Marsicano dove il mito della visibilità si trasforma in tragedia spettacolare, raccontando il bisogno distorto di “esistere” negli sguardi degli altri; Torna “Dieci modi per morire felici“, spettacolo interattivo in cui il pubblico è chiamato a interrogarsi sul senso della vita e sulle scelte che la guidano in un gioco teatrale dal sapore sociale e filosofico; in questo settore è collocato anche il secondo spettacolo internazionale, “Replik_A” della Compagnia tedesca Meinhardt & KraussReplik_A che fa uso di tecnologie, e vede in scena un danzatore e i suoi cloni artificiali, un doppio robotico e uno olografico, per raccontare la crisi dell’identità fisica nell’epoca delle copie “intelligenti”.
Tra nuove drammaturgie, scritture internazionali e riletture satiriche che interrogano il presente con
coraggio e disincanto, in un’Italia sempre più disorientata e sorvegliata si collocano: “Data“, che indaga sul rapporto tra corpo e informazione firmato dalla giovane drammaturga Eliana Rotella per la regia di Claudio Autelli; “Una settimana di bontà 1975“, un testo grottesco, feroce scritto nel 1975 da Tonino Conte attorno alle contraddizioni irrisolte degli anni di piombo; “MS“, testo di Mattia Favaro, vincitore di numerose menzioni speciali per la drammaturgia italiana che scava nella provincia veneta e nell’intimità corrosiva del maschio omosessuale marginalizzato; “La Substance“, Barbara Capece, ispirato al ilm di Coralie Fargeat The Substance, in cui sono messi a nudo i corpi femminili per esplorare la bellezza come feroce campo di battaglia dell’identità; di umanità contemporanea parla Antonio Tarantino in “Barabba” per la regia di Teresa Ludovico: il brigante per eccellenza diventa qui emblema di un’Italia che perdona senza redenzione, che osserva i propri “colpevoli” trasformati in martiri o buffoni.
Per la musica Gipo Gurrado presenta l’ultimo capitolo della propria trilogia musicale con “F*CK – A Modern Musical Love“, al debutto in prima nazionale il 16 gennaio, dove vengono guardate le
relazioni contemporanee con ironia e profondità; la musica nera è il punto di riferimento della musica giovanile e di questo si occupa “The blues point” di Luciano Gentile con la John Stanson Band/Elsinor.
La stagione termina con “Welcome to Itaca” tratto da La Gilda del Mac Mahon” dal capolavoro di Testori, un monologo potente su desiderio e marginalità che fa parte di un percorso drammaturgico del “Cantiere aprto per verò“ – parte seconda che attraversa la produzione di Giovanni Testori, esplorando la materia viva della scrittura, tra parola e corpo, e il dialogo con i poeti maledetti.
ATTIVITÀ COLLATERALI:
FESTIVAL SEGNALI, organizzato dai Centri di Produzione Teatrale Elsinor e Teatro del Buratto con la direzione artistica di Giuditta Mingucci e Renata Coluccini, e dedicato alle nuove generazioni si svolgerà dal 5 all’8 maggio. Giunto alla sua 36esima edizione, il festival si conferma un appuntamento importante per il settore.
SCUOLA900 è il percorso formativo completo per non professionisti per confrontarsi con registi e
interpreti di fama nazionale, diviso in classi di difficoltà su recitazione, drammaturgia, performance e
lettura espressiva, poesia, letteratura. I percorsi sono annuali e tematici: ogni anno dedicati a opere,
autori o generi teatrali che hanno instaurato un particolare dialogo con il ‘900, per un’esperienza creativa
a 360° tra teatro, letteratura e storia della nostra cultura.
FORMAZIONE PERMANENTE la Formazione Teatrale Permanente sotto la direzione didattica di Ivonne Capece: tre proposte didattiche annuali, con incontri a cadenza settimanale, che spaziano da laboratori aperti a cittadinanza e non professionisti, a progetti per bambini e ragazzi, a percorsi di Alta Formazione per professionisti e allievi di scuole di teatro.
EXTRAPALCO: Uno spazio aperto a esperienze di visione non convenzionali, eventi Off, dibattiti
e contaminazioni, per ampliare lo sguardo sul teatro contemporaneo. Il cartellone 25/26 sarà attraversato da AL CUORE, ciclo informale e conviviale di incontri post-spettacolo da condividere nel tempo di una birra, curato da Martina Parenti e Ivonne Capece.
Torna anche LUCY, il ciclo di dialoghi post-spettacolo curato dal giornalista Diego Vincenti (Il Giorno,
Hystrio), che approfondisce i temi dell’interculturalità, dell’innovazione e della sperimentazione.
esplorando culture sceniche e tecnologie emergenti che stanno ridefinendo il teatro del XXI secolo.
404 – Arte non trovata In occasione dell’apertura consueta dei Chiostri Bramanteschi per la sezione
Chiostri Suite, si aprirà un primo esperimento di Mostre ed esposizioni d’arte che accompagneranno
l’intero mese di programmazione nei chiostri, aprendo il teatro alle Arti Visive, per ibridare forme d’arte
ma anche pubblici e utenza. Novità della stagione 2025/2026 è l’ingresso di Elsinor in NDN – Network Drammaturgia Nuova, il progetto nazionale nato per sostenere e promuovere la nuova drammaturgia italiana, con una particolare attenzione alle autrici e a una scrittura teatrale contemporanea.
MILANO È VIVA Il Teatro Fontana è tra i vincitori del bando Milano è Viva con un progetto che trasforma
tre piazze della Zona 9 in veri e propri palcoscenici a cielo aperto. Atto unico in tre piazze si sviluppa nell’arco di tre domeniche pomeriggio a settembre 2025, pensate per bambini, famiglie e cittadini di tutte le età. Un’occasione per vivere insieme lo spazio pubblico in modo nuovo, tra spettacoli, giochi e momenti di incontro. L’obiettivo e quello di rendere le periferie protagoniste, luoghi vivi dove la cultura non solo si consuma, ma si crea.
A seguire l’elenco completo degli spettacoli con le date di rappresentazione.
CALENDARIO
4, 5 settembre Chiostri Suite
Dario De Luca/Scena Verticale
RE PIPUZZU FATTU A MANU
Un viaggio teatrale intenso, sonoro e immaginifico nel cuore della tradizione orale calabrese, tra fiabe, leggende e suoni antichi.
11, 12 settembre Chiostri Suite
ErosAntEros
SULLA DIFFICOLTÀ DI DIRE LA VERITÀ

© Dario Bonazza
Teatro politico, musica elettronica dal vivo e fotografia si fondono in una potente performance dal respiro Brechtiano.
13, 14 settembre Chiostri Suite
Fattoria Vittadini/Chiara Ameglio
LINGUA
Lingua è danza, è teatro, è performance partecipativa. Un atto che trasforma il corpo in tela, mappa, memoria, invitando il pubblico a lasciare la propria traccia.
16>19 settembre
Giovanni Testori/ Arianna Scommegna/ATIR
MATER STRANGOSCIÀS
Un lamento funebre universale, nella viscerale lingua testoriana: la straordinaria Arianna Scommegna è una Madonna popolare della Valassina che piange il figlio perduto.
27, 28 settembre Chiostri Suite
A.M.A. Factory/Il Mulino di Amleto
DAL SOTTOSUOLO – UNDERGROUND
Due performance. Due viaggi emotivi. Un’unica domanda: quanto sei disposto a metterti in gioco? Un esperimento di teatro espanso radicale e coinvolgente, ispirato alle opere di Fëdor Dostoevskij.
3>5 ottobre Chiostri Suite
Teatro dei Borgia
LA PRESIDENTE
Una giovane politica, una sfida estrema, un viaggio trasformativo nella natura.
Elena Cotugno mette in scena con ironia, tensione e poesia il rapporto tra potere, comunicazione e ambiente.
8, 9 ottobre Chiostri Suite
Antoine Neufmars
ODORAMA
Una performance multisensoriale e immersiva che trasforma il teatro in un laboratorio emozionale, dove memoria olfattiva e narrazione si intrecciano in un’esperienza unica.
11, 12 ottobre Chiostri Suite
Theatre No Theatre/Thomas Richards
SONGS
Una sessione di lavoro guidata da Thomas Richards, per anni stretto collaboratore e apprendista di Jerzy Grotowski, in cui il lavoro su canti di tradizione diventa per l’attore veicolo di ricerca interiore e trasformazione della percezione e della presenza.
18, 19 ottobre Chiostri Suite
Phoebe Zeitgeist
SE SI HA L’AMORE IN CORPO NON SERVE GIOCARE A FLIPPER
Visionaria e sensuale, la performance di Phoebe Zeitgeist attraversa le opere di Fassbinder restituendone la carica politica, emotiva e corporea.
13, 14 & 17>26 novembre
Ivonne Capece/Nicola Lagioia
LA CITTÀ DEI VIVI
Ispirato all’omonimo romanzo inchiesta di Nicola Lagioia: un delitto assurdo e brutale scuote Roma nel cuore della notte: due giovani insospettabili torturano e uccidono un coetaneo senza un motivo apparente.
15, 16 novembre
Valeria Perdonò
AMOROSI ASSASSINI – Una commedia che (non) fa ridere
Un recital che intreccia cronaca, testimonianze, musica e poesia, per riflettere con ironia sull’impatto culturale della violenza di genere e sulla responsabilità collettiva.
29, 30 novembre Welcome to Itaca
Ksenija Martinović e Federico Bellini
TESLA

© Alice Durigatto
Visionario, ribelle, incompreso: Nikola Tesla prende vita in uno spettacolo teatrale che restituisce la figura di uno degli inventori più enigmatiche del XX secolo.
9 dicembre
Adelmo Monachese/Antonio Diurno
STORIA NERA DELLA UNO BIANCA
103 azioni criminali, 24 omicidi, decine di feriti: una delle pagine più nere della cronaca italiana. Antonio Diurno ripercorre la storia della Banda della Uno Bianca.
11>14 dicembre
W. Shakespeare/Marco Lorenzi
GIULIO CESARE O LA NOTTE DELLA REPUBBLICA
Un’esperienza teatrale immersiva e politica che intreccia Shakespeare con il presente, tra musica dal vivo e teatro civile. Tra classico e contemporaneo.
15>18 dicembre
Irene Serini/Marcela Serli
MOANA PORNO – REVOLUTION
Moana Pozzi, icona e cortocircuito culturale, trasformò la pornografia in atto politico. L’esplosiva Irene Serini ne attraversa il mito, tra sessualità e tabù.
19, 20 dicembre
Antimo Casertano
MARE DI RUGGINE – La favola dell’Ilva
Un viaggio teatrale tra memoria collettiva e identità operaia, tra lotte sindacali e ferite sociali. La storia di cinque generazioni si intreccia con quella dell’ex stabilimento Ilva di Bagnoli.
27>31 dicembre Speciale Capodanno
Molière/Michele Sinisi
TARTUFO

© Marcella Foccardi
Chi è davvero Tartufo: truffatore o profeta? Michele Sinisi firma una reinterpretazione contemporanea del celebre personaggio di Molière.
16 gennaio>1 febbraio
Gipo Gurrado
F*CK A Modern Musical Love
Il nuovo modern musical di Gipo Gurrado celebra l’amore reale: imperfetto, disordinato, dolce e tragico. Un viaggio nelle sue infinite sfumature e contraddizioni.
5, 6 febbraio Welcome to Itaca
Eliana Rotella/Claudio Autelli
DATA
In un futuro prossimo dove ogni dato è dello Stato, conservare informazioni è un crimine. Due persone, rinchiuse e senza via di fuga, custodiscono un documento proibito mentre il tempo stringe.
7, 8 febbraio
Zinnie Harris/Marco Plini
COME TRATTENERE IL RESPIRO
Una favola nera. Un Faust al femminile. Un’apocalisse già avvenuta, nella nuova regia di Marco Plini, a partire dal testo potente e visionario di Zinnie Harris.
13, 15 febbraio
Tonino Conte/Emanuele Conte
UNA SETTIMANA DI BONTÀ 1975
Mafia, bande armate, eroina e contrasti sociali: non una storia ufficiale, ma il racconto dal basso degli anni di piombo. Tra ambiguità e tensioni vissute dall’interno.
25 febbraio
John Stanson Band
THE BLUES POINT
Un viaggio energico e coinvolgente alle radici della musica nera, per scoprire quanto soul, funk e blues ancora pulsano nella musica di oggi.
27 febbraio>1 marzo
Gabriele Paolocà/Claudia Marsicano/Fabio Antonelli
LA DIVA DEL BATACLAN
Gli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 ispirano un musical dissacrante e provocatorio attorno al tema delle false vittime, interpretato dalla Premio Ubu Claudia Marsicano.
4 marzo
Emanuele Aldrovandi
DIECI MODI PER MORIRE FELICI
Un monologo coinvolgente, un attore straordinario e un dispositivo scenico unico trasformano il palco in un vero e proprio gioco teatrale sulla vita e sulla felicità.
5>8 marzo
Roberto Latini/Compagnia Lombardi Tiezzi
GIULIETTA E ROMEO

© Daniela Neri
Roberto Latini attraversa le poche scene della tragedia in cui i due amanti sono insieme per dar vita a un concerto scenico intimo sull’amore mancato.
12 marzo
Alessandro Argnani/Albe
L’EUROPA NON CADE DAL CIELO
Uno spettacolo a due voci che racconta la storia dell’Unione Europea, unendo musica e ricordi degli artisti amati dagli adolescenti di ieri. Un viaggio coinvolgente dalle origini ai giorni nostri.
17>22 marzo
Federica Rosellini/Marina Carr
iGirl
Suoni preistorici e visioni oniriche avvolgono lo spettatore in un’esperienza unica di memorie personali e riflessioni universali, ispirata alle parole di Marina Carr. Un viaggio tra mito e storia.
26, 27 marzo Welcome to Itaca
Domenico Ingenito/Koltés
NUTTATA
Cosa succede quando una delle voci più poetiche e disperate del teatro europeo incontra il dialetto più teatrale d’Italia?
7, 8 aprile Welcome to Itaca
Mattia Favaro
MS
Un monologo tagliente e viscerale dà voce a un personaggio nato dalla provincia veneta post-anni ’80: un barista, omosessuale, intrappolato in una gabbia di omofobia interiorizzata e solitudine.
10, 11 aprile
W. Shakespeare/Gianluca Bonagura
LA TRAGEDIA DI RICCARDO III
Un Riccardo III desideroso d’amore. Una riscrittura contemporanea che si fa corsa vertiginosa di sangue e inganni, verso un potere vuoto che non appaga.
14, 15 aprile Welcome to Itaca
Barbara Capece
LA SUBSTANCE
Corpo, sguardo, sparizione. Una riflessione potente sull’identità femminile nel nostro tempo.
16>19 aprile
A. Dumas figlio/Giovanni Ortoleva
LA SIGNORA DELLE CAMELIE

© Giulia Lenzi
Il capolavoro di Dumas figlio, ispirazione de La Traviata, torna con tutta la sua forza: un romanzo feroce dove l’amore svela lo scontro tra libertà femminile e giudizio sociale.
21> 24 aprile
Antonio Tarantino/Teresa Ludovico
BARABBA
Con la sua scrittura tagliente e viscerale, Antonio Tarantino ci consegna un personaggio che affonda le radici nel Vangelo, ma risorge in scena come figura viva e modernissima.
28, 29 aprile
Vitaliano Trevisan/Jacopo Squizzato
SCANDISK
Una tragicommedia feroce e lucida di Vitaliano Trevisan, emblema del teatro contemporaneo che fonde comicità amara e riflessione sociale.
9, 10 maggio Welcome to Itaca
Giuseppe Affinito/Benedetto Sicca
LAGUNA CAFÈ
Un intenso viaggio emotivo in uno spazio sospeso tra realtà e immaginazione, dove due uomini si ritrovano dopo anni per affrontare rimpianti, ferite e un amore mai del tutto sopito.
12, 13 maggio Welcome to Itaca
Massimo Di Michele
RIOT ACT
Un potente viaggio nella memoria e nell’identità della comunità queer. Uno spettacolo di teatro civile che attraversa oltre cinquant’anni di storia LGBTQIA+.
14>17 maggio
Emanuele Aldrovandi
SCUSATE SE NON SIAMO MORTI IN MARE
Finalista ai Premi Riccione e Scenario 2015, lo spettacolo racconta un futuro distopico in cui un’Europa in crisi è ridotta a continente di emigranti.
22, 23 maggio Welcome to Itaca
Gruppo UROR
SDISORÈ
Un viaggio teatrale immersivo che riscrive l’Orestea con la lingua intensa di Giovanni Testori, tra epica, parodia e abisso. Un testo visionario, crudo e provocatorio.
26, 27 maggio Welcome to Itaca
Daniele Bernardi
IO SONO NIJINSKY
Uno spettacolo onirico e suggestivo, che accompagna lo spettatore nei giorni inquieti che precedettero l’addio alla scena del più grande ballerino del Novecento.
30, 31 maggio
Compagnia Meinhardt & Krauss|ospitalità internazionale
REPLIK_A
Per la prima volta a Milano, un’esperienza teatrale unica dove attore e androide si confondono in un inquietante corpo a corpo tra umano e artificiale.
9>14 giugno
Ivonne Capece/Henrik Ibsen
CASA DI BAMBOLA
Ivonne Capece reinventa Casa di bambola in un sequel contemporaneo che esplora l’inquietudine maschile post-Nora, tra fragilità e desiderio di rinascita. Una regia performativa che trasforma il dramma di Ibsen in un viaggio disturbante tra rovina e rivelazione.
18, 19 giugno Welcome to Itaca
Noemi Apuzzo/Bottega Amletica Testoriana
NEI LETTI DEGLI ALTRI
Dal capolavoro di Testori La Gilda del Mac Mahon, un monologo potente su desiderio e marginalità.
20, 21 giugno Welcome to Itaca
F. Capuzzo Dolcetta, J. Lazzini, S. Luque Herrera/Bottega Amletica Testoriana
CANTIERE APERTO PER VERBÒ – PARTE SECONDA
Un percorso drammaturgico che attraversa la produzione di Giovanni Testori, esplorando la materia viva della scrittura, tra parola e corpo, e il dialogo con i poeti maledetti.
FESTIVAL
2>5 dicembre
DanceHausPiù
EXISTER
5>8 maggio
Elsinor/Teatro del Buratto
SEGNALI
LE CHICCHE
29 dicembre
Charles Dickens
CANTO DI NATALE
22 febbraio
Caterina Soccini e Denes Gioia
MAMMA HO PERSO LE FAVOLE
Speciale carnevale con i bambini in maschera
14, 15 marzo
da Oscar Wilde
IL FANTASMA DI CANTERVILLE
28, 29 marzo
Caterina Soccini e Denes Gioia
JACK E IL TESORO DEI PIRATI
12 aprile
Quattrox4
GRETEL
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TF Teatro Fontana
Via G.A.Boltraffio, 21 20159 Milano
Tel. 02 69015733
ORARI SPETTACOLI
Chiostri Suite ore 21.00
Serale Teatro mar-ven ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16.00
Domeniche di giugno ore 17.00
Capodanno ore 18.00 e 22.15
PREZZI
Intero 25€ / giovedì sera 22€
chiostri suite: 22€
over 65/under14: 12€ (giovedì sera e chiostri suite: 11€)
under 30: 18€ (giovedì sera e chiostri suite: 15€)
Capodanno: 50 (intero)/ 40€(ridotto)
chicche: 10 €
convenzioni: 20/15/12 €
