
Davvero spumeggiante la commedia in scena in questi giorni al Teatro Leonardo il cui testo scritto da Antonio Cornacchione, che ne è anche protagonista, affronta tematiche politiche attuali dove non si ha riguardi verso fatti e persone opportunamente messe alla berlina senza mai citarle direttamente. È la forza della satira che permette queste incursioni tanto da poter classificare la pièce come un genere politicamente (s)corretto (e la “s” volutamente da me indicata tra parentesi ha, per quanto mi riguarda, un significato ben preciso che va oltre l’accezione corrente utilizzata per la distinzione di un genere teatrale). Protagonista della vicenda è Palmiro Cazzaniga (Antonio Cornacchione), cresciuto a pane e comunismo che vive in una casa popolare dell’ALER milanese il cui affitto era a suo tempo intestato al padre ora deceduto. Possiede, unica eredità lasciatagli dal genitore, una tipografia che procura scarsi guadagni tanto da non permettergli di pagare il TFR che spetta a Violetta (Alessandra Faiella), unica sua dipendente ungherese e alla quale offre, in cambio del denaro, un alloggio nell’abitazione. Le ristrettezze economiche non evitano però un’ingiunzione di sfratto pervenuta dall’ALER che intende assegnare i locali a una famiglia ROM che per il basso reddito ha più diritto di lui a ottenere un appartamento in una casa popolare. La notizia lo getta nel panico anche perché lo sfratto sarà esecutivo entro trenta giorni e così finisce per chiedere aiuto al suo amico Limonati (Giovanni Storti, in video), ex compagno di banco durante la scuola primaria, ora impiegato presso l’ALER. L’amico però gli confessa che non potrà fare granché perché l’Istituto è attenzionato a causa di pasticci commessi nel passato e quindi deve stare attento a applicare con rigore le norme statuarie. Palmiro inizia ad avercela con gli immigrati che invadono il nostro territorio acquisendo diritti che vengono anteposti a quelli degli italiani. Tale pensiero rischia di mettere in crisi la sua fede politica e, anche se il fantasma del padre (Pier Luigi Bersani in video) cerca di richiamarlo ai sani principi cui era stato educato, lo fa cadere vittima prima di un malavitoso (Pino Quartullo), che gli si presenta facendogli firmare un’iscrizione che lo inserisce in una lista per l’assegnazione di un appartamento da occupare abusivamente, e poi da un uomo dell’estrema destra (ancora Quartullo) che gli fornisce una buona scorta di beni alimentari e intanto con maniere brutali lo investe con slogan fascisti imponendogli l’adesione al suo partito. A questi assalti di pauroso vigore ma forieri di future probabili soluzioni ai suoi problemi, Palmiro inizia a tentennare finché nuovi accadimenti si imporrano conducendo la vicenda a imprevedibile conclusione.

La commedia, costituita da una serie incalzante di avvenimenti che si inseguono nel suo corso e che implicano una forte valenza politica, non concede tregua allo spettatore la cui attenzione è completamente assorbita dalle gang e dalle battute esilaranti che si susseguono. Luoghi comuni del nostro quotidiano vengono inquadrati, macinati, masticati e assimilati in una serie di battute paradossali, graffianti, irriverenti, inaspettate che sanno colpire il segno. Un testo intelligente che affronta i mali della nostra società in una maniera scherzosa ma lo è solo in apparenza perché verso la fine il lungo assolo recitato tutto d’un fiato da un magistrale Antonio Cornacchione sa turbare gli animi non senza scuotere qualche (salutare) inquietudine. Tante le trovate disseminate nel corso della vicenda: quelle che riguardano più strettamente la drammaturgia (enumerarle una per una sarebbe impresa ardua, dato il loro cospicuo numero), mentre la scenografia, creata dallo stesso Cornacchione insieme a Giovanna Angeli, è semplice solo all’apparenza in quanto contiene in realtà diverse soluzioni anche inedite. Si ride, e si ride molto quindi, sempre tenendo desta l’attenzione del pubblico. Merito anche, oltre al protagonista, dei bravissimi Alessandra Faiella, una Violetta molto scaltra che per perseguire i propri interessi sa come fare leva sull’attrazione sentimentale riposto nei suoi confronti da Palmiro, e Pino Quartullo molto efficace in due ruoli diversi uno dei quali, indossando altri panni, si sdoppia poi in un terzo. Rimarchevole è l’amichevole e divertente partecipazione di presenza in video di Pier Luigi Bersani e Giovanni Storti, Ottima la regia di Marco Rampoldi. Una curiosità raccontata da Cornacchione riguarda il personaggio di Violetta che in una prima stesura del testo era raffigurata come originaria dell’Ucraina ma poi, con l’invasione del Paese da parte della Russia, apparve opportuno cambiare la nazionalità del personaggio immaginandola proveniente da Budapest. Questo ha reso ancora più efficace la satira nella scena in cui il fascista si compiace dell’amicizia di Palmiro per una persona concittadina di Orban.
La commedia è stata accolta con numerosi, entusiastici applausi da parte del numeroso pubblico e se ne consiglia la visione. Repliche fino al 13 aprile. In calce le INFO riportanti i crediti e le modalità per acquisto biglietti.
Vista il giorno 3 aprile 2025
(Carlo Tomeo)
BASTA POCO di Antonio Cornacchione con Antonio Cornacchione, Pino Quartullo e Alessandra Faiella regia Marco Rampoldi – costumi Laura Liguori – luci Andrea Lisco – musiche Alessandro Carlà – scena Antonio Cornacchione e Giovanna Angeli – collaborazione drammaturgica Bruno Furnari – con la partecipazione in video di Pier Luigi Bersani e Giovanni Storti – assistenti alla regia Marta Besozzi e Luca Corbani – video realizzati da CREG production – produzione Rara produzione in collaborazione con CMC Nido di Ragno e AMICOR – Organizzazione e distribuzione Angelo Giacobbe e Sara Novarese – photo Andrea Lisco
MTM Teatro Leonardo – dal 3 al 13 aprile 2025
Date spettacolo giovedì/sabato ore 20.30 – domenica ore 16.30
Prezzi intero € 30,00 – convenzioni € 24,00 – ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) € 24,00 – Under 30 e Over 65 € 17,00 – Università € 17,00 – scuole di Teatro € 19,00 – scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro, La Scala e Filodrammatici € 11,00 – Scuole MTM € 10,00 – ridotto DVA € 15,00 tagliando Esselunga di colore ROSSO
durata dello spettacolo: 1 h e 50’
Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45
Abbonamenti: MTM Respiro, MTM Respiro Over 65, MTM Respiro Under 30 x2 spettacoli, MTM Respiro Under 30 x4 spettacoli, MTM Il piacere di sorridere. Biglietti sono acquistabili sul sito www.biglietti.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita Vivaticket. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
