
Una coppia di ladri maldestri con un bottino da nascondere, una donna anziana di religione protestante morta da poche ore, il marito di religione cattolica, un’infermiera che ha (parecchie) cose da nascondere, un commissario di polizia sotto mentite spoglie: sono i personaggi della black comedy “Il malloppo” (“Loot”) scritta nel 1964 dal drammaturgo inglese Joe Orton e rappresentata con grande successo l’anno successivo al Theatre Arts di Cambridge per poi essere portata in giro in vari teatri europei e statunitensi. Orton, che morì a soli 34 anni ucciso dal suo amante Kenneth Halliwell, era famoso per il genere macabro e politicamente scorretto affrontato nelle sue commedie giudicate scandalose al punto da essere definite con il neologismo di “Ortonesque”. E in effetti “Il malloppo” in scena al Teatro Elfo Puccini in questi giorni possiede tutti gli ingredienti descritti.
La scena unica è quella di una stanza dove c’è la veglia funebre per la Signora McLeavy. Presenti il neovedovo e l’infermiera Fay McMahon che ha assistito la donna nelle sue ultime settimane di vita e che ora l’ha preparata per la sepoltura. L’infermiera cerca di consolare l’uomo suggerendogli di non aspettare troppo a risposarsi e in questo fa intendere di essere disponibile. Si scoprirà più tardi che in realtà la donna è anche l’amante di Hall, il figlio bisessuale di McLeavy. Nel frattempo Hall e il suo amico Dennis, un pregiudicato attualmente lavorante in una ditta di pompe funebri, hanno svaligiato una banca e hanno nascosto il bottino in un armadio di casa McLeavy. Mentre la polizia è sulle loro tracce l’ispettore Truscott è alla ricerca di una donna omicida seriale che ha ucciso sette mariti e capita proprio nella casa della defunta. Questa è solo la premessa di quanto accadrà durante lo svolgimento della pièce di circa 150 minuti resa senza intervallo per non interromperne la fluidità che è molto scorrevole, ricca di colpi di scena e di trovate imprevedibili, dove prevalgono il surreale e il grottesco distribuiti a piane mani e che nella traduzione del testo di Edoardo Erba vengono esaltati mantenendo quell’humor inglese tipico del genere.

Una storia che, pur con continui sbalzi di situazioni controverse e pur mantenendo una sua linearità, è ricca di riferimenti a autori e a opere teatrali di vario genere, ne fa una sorta di parodia anche prendendoli scherzosamente anche un po’ in giro (allo spettatore l’individuazione delle citazioni). I cinque interpreti sono bene affiatati e offrono il meglio del loro mestiere. Gianfelice Imparato è l’ispettore Truscott, inefficace e distratto, mosso dal desiderio imperante di assicurare alla giustizia i ladri colpevoli del furto ma pronto alla fine a corrompersi di fronte a quel gran ben di dio che gli si offre e che ha le forme delle sterline e della donna (“Le do il mio biglietto da visita, mi telefoni, ma se le risponde mia moglie, riattacchi”). Marina Massironi è perfetta nella parte dell’infermiera dolce, paziente, pronta a prestare al meglio i suoi servizi “nel momento del dolore” e lo è ancor di più nel momento in cui indossa gli abiti da lutto trasformandosi in una vera dark lady unendo in questo modo in una perfetta sintesi l’immagine esterna a quella interna. Giovanni Franzoni è McLeavy che appare realmente addolorato per la scomparsa della moglie (non sa che forse a agevolare la dipartita della donna potrebbe essere stata proprio la persona chiamata ad assisterla). Si presenta come l’unico personaggio positivo e, naturalmente, come solitamente accade in una commedia caustica e sovversiva, è destinato a soccombere. Gli eccellenti Giuseppe Brunetti e Davide Cirri sono rispettivamente Hal e Dennis, i due ladri ricercati dalla polizia e continuamente impegnati a mettere in salvo le banconote passandole più volte dall’armadio alla cassa da morto della defunta e viceversa.
La commedia ha riscosso grande successo con gli interpreti chiamati ripetutamente in proscenio. Ultime tre repliche questa sera, domani e domenica. In calce all’articolo le INFO con i crediti e le modalità per l’acquisto biglietti.
Vista il giorno 13 marzo 2025
(Carlo Tomeo)
Trailer deli applausi: CALOROSI APPLAUSI PER “IL MALLOPPO” – YouTube
“Il malloppo” di Joe Orton
traduzione: Edoardo Erba
Regia: Francesco Saponaro
con: Gianfelice Imparato, Marina Massironi, Valerio Santoro, Giuseppe Brunetti e Davide Cirri
scene: Luigi Ferrigno
costumi: Anna Verde
luci: Antonio Molinaro
Produzione: La Pirandelliana srl
Teatro Elfo Puccini, sala Fassbinder, corso Buenos Aires 33, Milano
Orari spettacolo: venerdì 19:30 – sabato 20:30 – domenica: 16:30 – Prezzi: da 15 a 38 euro
Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021 –http://www.elfo.org
