
Fino al 16 marzo | Teatro Renato Borsoni, Brescia
18 marzo / 13 aprile | sala Fassbinder, Teatro Elfo Puccini
Il teatro comico di Carlo Goldoni
di Valentina Diana
da Carlo Goldoni
regia e interpretazione Invisibile Kollettivo
Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Franca Penone, Elena Russo Arman
luci Cesare Agoni
collaborazione alla scena Michele Sabattoli
collaborazione ai costumi Bruna Calvaresi
produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro dell’Elfo
in collaborazione con Invisibile Kollettivo con il contributo di Next – Laboratorio delle idee per la produzione e programmazione dello spettacolo lombardo – Edizione 2024/2025
Debutta in prima nazionale la nuova coproduzione del Centro Teatrale Bresciano e Teatro dell’Elfo intitolata Il teatro comico di Carlo Goldoni, scritta da Valentina Diana e tratta da Carlo Goldoni, vede la regia, l’interpretazione, le scene e i costumi di Invisibile Kollettivo: Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Franca Penone, Elena Russo Arman.
Lo spettacolo è in scena al Teatro Renato Borsoni di Brescia fino al 16 marzo 2025 (ha debuttato il 7 marzo) e, a seguire, al Teatro Elfo Puccini di Milano, dal 18 marzo al 13 aprile 2025.
«Il mondo che raccontiamo dentro Il teatro comico di Carlo Goldoni, che Valentina Diana ha scritto apposta per noi, è sì il mondo di una compagnia teatrale alle prese con le prove di una vecchia farsa, ma è anche la metafora della possibilità che tutti noi abbiamo di trovarci insieme in un posto dove poter amare, odiare, litigare, e intanto provare a prenderci cura di qualcosa. Una cosa piccola con un grande potenziale. Uno spettacolo anacronistico e avveniristico insieme, guardando a una pratica antica che forse è anche una possibile strada per il futuro. Una buona pratica. (Invisibile Kollettivo)
«Nel Teatro comico Goldoni ci fornisce le “linee guida” per scrivere una buona commedia ma, insieme, ci mostra il dubbio, il baratro dell’arte, il bilico tra la necessità dell’artista di esercitare la propria arte e la sua necessità di mangiare. Il Teatro comico è una commedia e, insieme, un saggio sulla comicità che anticipa un’idea di comico molto più moderna, dove il comico è un velo attraverso il quale si intravvede ciò che dietro il comico si cela: il tragico. E il dramma sotteso è un ribollire di ambivalenza verso il mestiere d’artista: chi è l’artista senza l’arte? E cosa rimane di lui se deve rinunciarvi? Nel testo di Goldoni l’altezza dalla quale i personaggi osservano se stessi sul limite dell’abisso si fa commedia. Questo è il nucleo atomico, ancora attivo, ancora incandescente, dell’opera – mi sono detta. E intorno a questo nucleo ho lavorato». (Valentina Diana)
In un solo anno, tra il 1750 e il 1751, Carlo Goldoni scrive sedici nuove commedie. La prima è Il teatro comico, spericolato reality ante litteram e vero e proprio manifesto poetico, in cui l’autore “mette in commedia” la sua idea di riforma teatrale e ci proietta nel “dietro le quinte” di una compagnia teatrale impegnata a provare una vecchia farsa, svelandoci i meccanismi della costruzione di uno spettacolo insieme alle difficoltà che, da sempre, gli artisti devono affrontare. Grazie alla riscrittura di Valentina Diana quello che oggi viene presentato è un testo del tutto originale, scritto apposta per Invisibile Kollettivo, dove, nel rispetto dei personaggi e delle situazioni descritte da Goldoni, le riflessioni artistiche finiscono inesorabilmente per fare i conti con le possibilità economiche e gli obblighi narrativi sono dettati dai bandi di finanziamento, tra sussulti amorosi, piccioni, drammi di personaggi che appartengono a un vecchio mondo e spese al discount. In una divertente girandola di entusiasmi, paure, lotte, ripicche, imprevisti slanci di solidarietà, ci troviamo così a sbirciare le sorti di questo gruppo di teatranti che riflette le storture e i paradossi di un’intera società e, allo stesso tempo, esprime la passione e l’orgoglio per il proprio mestiere. Così, mentre li vediamo lottare per le loro concrete e umanissime esigenze – la necessità di guadagnare, la fame, il desiderio di successo –, scopriamo la loro vera vocazione e la fortissima volontà di non disperdere il senso poetico del loro mestiere.
A partire dalle questioni ancora attualissime poste da Goldoni quasi trecento anni fa, lo spettacolo offre uno sguardo sul nostro tempo e su come raccontarlo, affondando il dito in tutte le pene dell’umano e, insieme, mantenendo intatta e forte, come Goldoni ci insegna, la capacità di ridere. Dopo il successo di Come tu mi vuoi di Pirandello, Invisibile Kollettivo torna a collaborare con il Centro Teatrale Bresciano e con il Teatro dell’Elfo con un inedito lavoro su Goldoni, affidandosi alla riscrittura ironica e poetica di Valentina Diana, autrice edita da Einaudi e recentemente ospite al Royal Court Theatre di Londra all’interno del progetto Fabulamundi Playwriting Europe.
Invisibile Kollettivo nasce nel 2017 dal ‘reincontro’ tra Elena Russo Arman, Franca Penone, Alessandro Mor, Lorenzo Fontana e Nicola Bortolotti. Formatisi tra il 1991 e il 1995 alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e a quella del Piccolo Teatro di Milano, individualmente e come attori hanno lavorato con maestri indiscussi delle scene (Ronconi, Strehler, Stein, Cobelli, De Capitani, Bruni, Lavia, Mauri, Martone, per citarne alcuni), oltre ad aver avuto esperienze anche nell’ambito della regia e della scrittura per la scena. Insieme hanno realizzato L’Avversario di Emmanuel Carrère, Open di Andre Agassi (entrambi prodotti dal Teatro dell’Elfo) e HeLa ovvero L’immortalità di Henrietta Lacks.
Teatro Elfo Puccini, sala Fassbinder, corso Buenos Aires 33, Milano
Prezzi: intero € 38/34 | <25 anni € 15 | >65 anni € 20 | online da € 16,50
Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021 – http://www.elfo.org
