
19 febbraio > 2 marzo | sala Fassbinder
L’ereditiera
di Annibale Ruccello e Lello Guida
regia Fabio Faliero
supervisione artistica Arturo Cirillo
con Vanda Colecchia, Eny Cassia Corvo, Marco Fanizzi, Luca Ingravalle, Eleonora Pace, Michele Scarcella, Sabatino Trombetta
scene Dario Gessati, costumi Maria Sabato
luci Pasquale Mari
elaborazione video Igor Renzetti
musiche originali Carlo de Nonno (ed. Gennarelli Bideri)
elaborazioni musicali Mario Autore
produzione Teatro dell’Elfo, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico
“Mi occupo di teatro perché amo il cinema ed a teatro mi annoio mortalmente. Ma non farei mai cinema.” (Annibale Ruccello, Perché faccio il regista) Sipario, marzo-aprile 1987
Prosegue la collaborazione tra l’Elfo e l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico avviata nella stagione 2019/20 e finalizzata a dare un sostegno produttivo agli spettacoli nati dal lavoro degli allievi ed ex-allievi offrendo loro la possibilità di confrontarsi con un pubblico attento e curioso. Nella stagione 2024/25 il palco della sala Fassbinder accoglie lo spettacolo di Fabio Faliero che si avvale della supervisione artistica di Arturo Cirillo.
«Caterina Sloper è una ragazza timida e impacciata che non trova marito, ma ha un’ingente eredità. Il padre, noto medico, ha paura che la figlia possa sposare un cacciatore di dote. Zia Lavinia è una donna dall’indole romantica ed eccentrica che si occupa della nipote fin dalla nascita. Un giorno Caterina incontra l’affascinante Felice Sciosciammocca alias Morris Townsend… Tratto dall’omonimo film di William Wyler e dal romanzo di Henry James, il testo è l’incontro tra l’immaginario ruccelliano partenopeo e quello cinematografico hollywoodiano degli anni ’40. Uno spettacolo musicale, un ‘film in bianco e nero’, che attraverso un gioco farsesco e citazionistico ci parla della ‘vera’ eredità, non quella della protagonista, ma quella di Ruccello, di Eduardo, della sceneggiata, dell’iconografia del teatro napoletano, del cinema». (Fabio Faliero)
