“Natale in casa Cupiello” al Teatro Menotti – Recensione

Il sublime è presente in questi giorni al Teatro Menotti: è costituito dalla celebre commedia di Eduardo De Filippo in una messa in scena inconsueta recitata da un unico attore cum figuris. L’ha realizzata Luca Saccoia da un’ideazione da lui stesso elaborata insieme a Vincenzo Ambrosino e diretta da Lello Serao. Era stata rappresentata a Milano nello stesso Teatro Menotti nella passata stagione artistica, reduce dal successo di critica e pubblico riportato a Napoli, e che per motivi contingenti non ero riuscito a vedere. L’ho “recuperata” ieri sera perché riproposta allo stesso Menotti, e di questo va dato merito al lungimirante Emilio Russo, direttore artistico del Teatro. Quella di ieri è stata la centesima replica e non è poca cosa trattandosi di una produzione indipendente come ha dichiarato Saccoia al termine dello spettacolo quando sul proscenio ha raccolto i numerosi e prolungati applausi che hanno fatto seguito all’esibizione.

La commedia è fedele al testo di Eduardo, compresa la divisione in tre atti, e vede in scena gli otto personaggi principali, tutti interpretati dal solo Saccoia che utilizza per questo le diverse tonalità fonatorie di cui si dimostra eclettico padrone. Tre dei manovratori dei pupazzi sono presenti in scena come attrici solo nel terzo atto a interpretare in preghiera Donna Concetta, Nennella e Donna Carmela, rispettivamente moglie, figlia e vicina di casa del protagonista Luca Cupiello a letto in condizioni gravi dopo essere stato colpito da ictus.

Un affascinante scenario in penombra attraversato da luci di varie intensità accoglie gli spettatori. Le immagini proiettate di una gialla stella cometa contornata da altre stelle immergono in un’aria natalizia. Al centro Luca Saccoia canta per intero “Quanno nascette Ninno”, il popolare canto religioso di fine ‘600 scritto da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Fiocchi di neve cadono dall’alto. L’azione inizia nella camera da letto di Luca Cupiello che è nel dormiveglia, ancora sotto le coperte, mentre viene sollecitato ad alzarsi dalla moglie, che gli ha portato il caffè. È l’antivigilia di Natale e l’uomo si appresta a completare il presepe che aveva già iniziato nei giorni precedenti. Man mano si presentano gli altri personaggi principali raffigurati da pupazzi che vengono illuminati di volta in volta nella parte alta del fondale e azionati da manovratori non visibili. La vicenda è nota ed è incentrata sul protagonista Luca e sugli altri personaggi che gravitano intorno alla sua figura: la moglie Concetta, il figlio Tommasino, il fratello Pasqualino, la figlia Nennella con il marito Nicola e il suo amante Vittorio. E sarà proprio la conoscenza di Luca della tresca extraconiugale della figlia a causargli l’ictus che lo porterà alla morte.

Una famiglia del trentennio del secolo scorso, tipica del ceto medio di quell’epoca con i suoi battibecchi seguiti da riappacificazioni dove le manifestazioni d’odio sono solo apparenza e quelle d’amore restano nascoste o al massimo esposte con pudore. C’è la passione maniacale di Luca per il presepe che fa un po’ da leit-motiv di tutta la commedia e che rappresenta l’attaccamento alla tradizione (lo faceva suo padre e suo nonno) ma anche la necessità di migliorarlo esteticamente (quando deve sostituire uno dei re magi perché è decapitato anziché comprarne uno solo corre a comprarli nuovi tutti e tre per “non far sfigurare” gli altri due ). A fargli da contraltare è l’ostinazione del figlio che alla domanda “Te piace o presepe?” risponde persistente “Nun me piace ‘o presepe”, perché lo ritiene fuori moda. Pronto però a dichiarare il contrario, commosso, di fronte al capezzale del padre morente.

Se il primo e il terzo atto sono ambientati nella camera da letto del protagonista, il secondo si sviluppa nella sala da pranzo dove intervengono, quasi in contemporanea, tutti i personaggi rappresentati dai pupazzi che vengono mossi dai manovratori, questa volta a vista. È la parte centrale della vicenda, quella in cui si decidono le sorti di Luca Cupiello. L’andamento si fa veloce in più punti mettendo a dura prova la loquacità di Saccoia che, nel doversi destreggiare nelle battute e nei dialoghi che diventano anche convulsi, tutti sostenuti naturalmente con toni di voce diversi, ne esce brillantemente dimostrando di saper dominare pienamente la scrittura.

Questo allestimento di una delle più celebri tragicommedie di Eduardo diventa nelle mani di Saccoia un esemplare esempio di come sia possibile raccontare sentimenti eterni non solo attraverso la parola immensa del testo, peraltro esaltato dalla notevole versatilità vocale dell’attore che passa dai toni bassi a quelli alti e altissimi a seconda dei personaggi interpretati, ma anche creando soluzioni sceniche suggestive nelle quali sono proiettate immagini degli oggetti non realmente presenti materialmente, come a esempio la tazza di caffè, o anche figure tipiche del presepe come il bue, l’asinello, l’angelo, la Sacra Famiglia mostrati attraverso piccole finestre luminose che si aprono nel fondale buio. La perfetta fusione dei due elementi cattura emozionalmente lo spettatore che resta soggiogato da tanta bellezza definibile con un’unica parola: poesia.

Lo spettacolo, che è stato insignito del Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per la stagione 2023 e che ha vinto anche il Premio Hystrio-Twister 2024, al primo giorno di ritorno sulla scena milanese avvenuto ieri ha ricevuto una calda accoglienza con festosi e prolungati applausi. Resterà in replica fino a domenica 2 febbraio. In calce all’articolo le INFO riportanti i crediti e le modalità di acquisto dei biglietti. Merita di essere visto e anche rivisto.

Visto il giorno 28 gennaio 2025

(Carlo Tomeo)

NATALE IN CASA CUPIELLO di Eduardo De Filippo 

Spettacolo per attore cum figuris –  Ideazione Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia – Un progetto a cura di Interno5 e Teatri Associati di Napoli  con il sostegno della Fondazione De Filippo e Teatro Augusteo – Con Luca Saccoia – Spazio scenico, maschere e pupazzi Tiziano Fario – Regia Lello Serao – Foto Anna Camerlingo

TEATRO MENOTTI Via Ciro Menotti 11, Milano – tel. 0282873611 –  biglietteria@teatromenotti.org

ORARI SPETTACOLI Dal martedì al sabato ore 20 – Domenica ore 16.30 – Lunedì riposo – ORARI di BIGLIETTERIA: Dal lunedì al sabato dalle ore 14.00 alle ore 18.30, dalle 19.00 alle 20.00 solo nei giorni di spettacolo. Domenica ore 14.30 | 16.00 solo nei giorni di spettacolo

PREZZI Intero: 32.00 € + 2.00 € prevendita – Ridotto over 65/under 14: 16.00 € + 1.50 € prevendita

Acquisti online: https://www.teatromenotti.org/evento/natale-in-casa-cupiello.aspx

Categorie RECENSIONI

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