“L’Empireo” Al Teatro Carcano di Milano – Recensione

Il Teatro Carcano ha portato in scena per tre giorni in prima nazionale lo spettacolo che Serena Sinigaglia desiderava realizzare già dal 2023 quando lo presentò come reading sempre nello stesso teatro in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne e prodotto da ATIR, Amleta e Scena Nuda. Tratto da “The Welkin” della drammaturga inglese Lucy Kirkwood, il testo è un’indagine sulle questioni fondamentali della vita delle donne di qualsiasi epoca, primo tra tutti il trattamento ingiusto che la legge maschilista esercita ancora oggi sulle donne e sul loro corpo e affronta in maniera ruvida, mai banale, le tematiche di genere. Ambientato nel 1759, il testo, pur essendo stato scritto nei nostri anni, è considerabile per la sua ricostruzione scenica come un classico e questo permette di mettere in luce una delle capacità principali dei lavori di Serena Sigigaglia che è quella di visitare i classici per far emergere quei valori di carattere eterni e universali senza ricorrere a scenografie eccessivamente attualizzate all’oggi, operazioni, queste, forse troppo inflazionate nel teatro odierno.

Uno scenario in penombra, spoglio, occupato soltanto da quattordici sedie che saranno occupate da tredici donne di estrazione sociale diverse e da un uomo con la funzione di giudice (Alvise Camozzi). L’azione si svolge in un villaggio dell’Inghilterra del ‘700. Una di loro, Sally (Viola Marietti), è stata condannata alla pena di morte per aver ucciso insieme al suo amante una bambina e, fattala a pezzi, l’aveva nascosta aiutata dal complice nella canna fumaria di un camino. La donna, per evitare l’impiccagione dichiara di essere incinta e per questo il giudice ha convocato le altre dodici affidando loro il compito di una giuria che dovrà accertarsi della verità di quanto dichiarato dalla condannata in modo da sostituire, nel caso, la pena di morte con una deportazione.

Tutti i presenti, alzandosi in piedi alternativamente, sono provvisti di fogli di carta dai quali leggono in parte i propri interventi, comprese le didascalie previste nella pièce. A seguire le battute lette da ogni singola donna si alzano in piedi anche le altre leggendone le frasi dai propri fogli ma senza pronunciarle, quasi a rappresentare il coro muto di una tragedia greca. Dopo una prima descrizione delle attività svolte dalle donne, ognuna delle quali si lamenta perché è stata costretta a interromperla, a iniziare la discussione è Elizabeth (Arianna Scommegna), la levatrice del villaggio, che si rivolge alle altre richiamandole all’importanza della decisione che dovranno prendere perché costituirebbe un importante precedente per altri eventuali casi simili futuri. Soprattutto il suo è un appello alla solidarietà femminile e per questo suggerisce che la decisione finale sia presa all’unanimità. Sarà proprio questo concetto a rendere importante le varie fasi del dibattimento perché ciascuna delle donne giurate si sentirà in diritto di raccontare la propria esperienza di donna e di madre, elementi determinanti per esprimere il proprio parere.

La discussione procede anche con scontri più o meno accesi in cui non mancano termini scurrili oltre a rievocazioni di episodi personali delle singole giurate e vari momenti anche comici che riscuotono risate tra loro (e anche tra il pubblico). Questo perché anche all’interno di una storia dolorosa c’è sempre una venatura comica. La stessa Sinigaglia, infatti, nella presentazione della pièce dichiara di amare l’epica, la coralità e la sfumatura tragicomica inserite tutte in un’unica opera.

In questo procedere l’azione si fa sempre più avvincente. L’esame, soprattutto di carattere medico eseguito non solo dalla levatrice, che per solidarietà femminile ha carattere protettivo, ma anche da un medico (ancora Alvise Camozzi) convocato apposta che sostiene tesi balorde sulla natura fisica del corpo femminile, dimostra che la donna è effettivamente incinta. Ma questo non appare sufficiente a raggiungere l’unanimità del verdetto e occorre più tempo per decidere, nonostante le urla del popolo che giungono dall’esterno e che reclamano la condanna. Alla fine l’imprevedibile, che per ovvi motivi non è possibile indicare in questa sede, concluderà la vicenda. É appena il caso di aggiungere che il titolo della pièce non è casuale.

Una messa in scena maestosa in cui tutte le bravissime attrici esprimono magnificamente le diverse tipologie caratteriali dei personaggi interpretati (i loro nomi sono riportati in calce all’articolo), con due particolari segnalazioni riguardanti Arianna Scommegna e Viola Marietti. Eccellente la resa di Alvise Camozzi, nel ruolo del giudice e del medico oltre che recitare gran parte delle didascalie. Geniale la scenografia essenziale che bene esprime il carattere di universalità del tema.

Lo spettacolo ha riportato un enorme successo con ovazioni e ripetute chiamate degli artisti sul proscenio. Ultima replica oggi pomeriggio alle ore 16,30. Lo consiglio vivamente.

In calce all’articolo le INFO con i crediti dello spettacolo, le date della tournée, e le indicazioni per l’acquisto biglietti dell’ultima replica di oggi pomeriggio (consigliato l’acquisto online da effettuare subito)

Visto il giorno 25 gennaio 2025

(Carlo Tomeo)

L’EMPIREO

tratto da “The Welkin” di Lucy Kirkwood
regia Serena Sinigaglia
con, in ordine alfabetico, Giulia AgostaAlvise CamozziMatilde FacherisViola MariettiFrancesca MuscatelloMarika PensaValeria PerdonòMaria Pilar Pérez AspaArianna ScommegnaChiara StoppaAnahì TraversiArianna VerzelettiVirginia ZiniSandra Zoccolan
traduzione Monica Capuani e Francesco Bianchi – dramaturg Monica Capuani
produzione Teatro CarcanoTeatro Nazionale di GenovaTeatro Stabile di Bolzano, LAC – Lugano Arte CulturaTeatro Bellini di Napoli – Spettacolo selezionato nell’ambito di Next laboratorio delle idee (edizione 2024/2025) – fotografie Serena Serrani

Calendario Tournée

17/02/2025, Forum Bressanone 
18/02/2025, KiMM Merano
19/02/2025, Teatro Comunale Vipiteno
20/02/2025, Teatro Cristallo Bolzano
21/02/2025, NOBIS Bruneck.Brunico
08-13/04/2025, Teatro Gustavo Modena Genova
15-16/04/2025, LAC Lugano
29-30/04/2025, Teatro Verdi Pordenone

Il calendario attuale della tournée è da considerarsi parziale, in quanto nei prossimi mesi saranno aggiunte ulteriori date, che saranno comunicate tempestivamente a mezzo stampa.

PREZZI: euro 38 poltronissima – euro 30 poltrona e balconata – Biglietti www.teatrocarcano.com

TEATRO CARCANO
Corso di Porta Romana, 63 Milano – T. 02 55181362 – info@teatrocarcano.com

Categorie RECENSIONI

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