
È proprio una “tootsie” (un tesoro) la Dorothy che si presenta a un’audizione per la ricerca di un’attrice per il nuovo musical e che viene subito scelta tra tutte le altre aspiranti. La “tootsie” Dorothy non è però una donna ma un uomo a tutti gli effetti. Il suo nome è Michael Dorsey, che fin da giovanissimo sognava di fare l’attore di teatro classico e in tal senso aveva lavorato nella sua formazione anche se poi nel corso degli anni, vista la mancanza quasi totale di scritture, si era risolto ad accettare parti in spettacoli brillanti e, per sbarcare il lunario, lavorava come cameriere in un ristorante. E però non aveva attutito il suo carattere pedante e pignolo che lo metteva in contrasto con produttori e registi tanto da essere stato recentemente licenziato anche dal regista del musical dove aveva iniziato a recitare. Fu a questo punto che Michael, venuto a sapere per caso che stavano cercando un’attrice per interpretare la protagonista di un musical, si presenta ai provini in abiti femminili riuscendo ad aggiudicarsi il posto.
Questo è solo l’inizio di “Tootsie” il nuovo musical per la prima volta in scena in Italia diretto da Massimo Romeo Piparo, che ne ha anche curato l’adattamento in italiano, e ispirato al famoso film del 1982 di Sydney Pollack con l’interpretazione di Dustin Hoffman, poi diventato un musical con il libretto di Robert Horn e i brani musicali di David Yazbek e portato sui palcoscenici di Broadaway nel 2018. L’adattamento di Piparo è ora in scena per gli ultimi due giorni al Teatro Manzoni per poi proseguire la tournée in diverse città italiane (la prima data è quella del 5 gennaio a Trento, le successive sono indicate in calce).
A condividere l’avventura di Michael/Dorothy (Paolo Conticini), e a diventare suo complice, facendogli spesso la morale e prodigandogli consigli, è Jeff (Enzo Iacchetti), suo compagno di appartamento e collega nel ristorante, uno scrittore che non riesce a completare e farsi pubblicare i suoi testi. Con il trascorrere del tempo il personaggio di Dorothy, durante la rappresentazione del musical “La mamma di Giulietta” che si richiama al dramma di Shakespeare, acquista sempre maggiore popolarità e un intreccio di situazioni ingarbugliate si susseguono a disturbare lo stato d’animo di Michael che diventa per paradosso rivale di se stesso nel momento in cui il personaggio Dorothy prende il sopravvento. Ulteriore complicazione avviene quando l’uomo si troverà a dover pagare un duro prezzo nel momento in cui si scoprirà innamorato della sua compagna di scena, Julie (Beatrice Baldaccini), e per questo sarà costretto a scegliere se continuare a recitare in abiti femminili oppure rivelare la sua vera identità nella speranza di conquistare la donna.

Il musical di Massimo Romeo Piparo, che contiene scene rimandabili al tema di teatro nel teatro, è divertente e spumeggiante nelle trovate comiche e si avvale di un cast eccellente, è tuttavia tutt’altro che uno spettacolo di evasione perché racchiude problematiche attuali molto sentite specialmente negli ultimi anni. La dicotomia tra il maschile e il femminile, l’identità di genere e il concetto di patriarcato il cui superamento non è possibile con un atteggiamento meramente benevolo da parte di certi uomini che, definendosi illuminati, “concedono” all’altro sesso mentre è veramente realizzabile solo nel momento in cui lo stesso uomo, calandosi fisicamente nei panni della donna, acquisisce la conoscenza più approfondita della femminilità. E in tal senso, come fa notare Piparo, è pregna di significato la battuta finale pronunciata da Michael a Julie: “Sono stato un uomo migliore con te, da donna…di quanto non lo sia stato con le altre donne…da uomo. Devo solo imparare a farlo…senza la gonna!”.
Accanto a questo tema non si può disconoscere il fatto che la trama dello spettacolo offra un ulteriore spunto di riflessione sulla dualità tra l’essere e l’apparire e una critica al mondo dello showbusiness dove è molto marcata la differenza di trattamento tra i due sessi. E, sempre guardando al mondo dello spettacolo, vengono evidenziate altre situazioni dolenti come lo stato ricattatorio al quale sono spesso sottoposti gli attori esordienti o anche i casi riguardanti la scelta degli attori che, per fare cassa, sono scritturati per la loro popolarità invece che per la loro bravura.

I due protagonisti in ruoli complementari si “spalleggiano” vicendevolmente per tutto lo spettacolo con risultati esilaranti da ambo le parti: Paolo Conticini è realistico sia nel ruolo di Michael, dove mostra insofferenza verso chi gli vieta il riconoscimento meritato come attore impegnato, sia in quello di Dorothy, misurata e scevra da atteggiamenti macchiettistici. Ben disegnata la psicologia del personaggio/uomo che non trae soddisfazione negli apprezzamenti che vengono riconosciuti al suo alter ego in abiti femminili. Buona la resa anche come cantante. È inoltre degna di rilievo la celerità del cambio del trucco e degli abiti che si susseguono nel corso della recita. Enzo Iacchetti, preso da agitazione, non scevra in alcuni casi di preoccupazione per le sorti dell’amico, si muove in scena con l’abilità che lo contraddistingue, aiutato da battute folgoranti e non prevedibili che sanno suscitare l’ilarità tra il pubblico, pronto ad applaudire anche a scena aperta. Notevole la sua interpretazione delle due canzoni eseguite nel secondo tempo dove la bravura interpretativa raggiunge alti livelli di comicità.

Gli altri nove componenti il cast sono tutti artisti degni di citazione, riuscendo ciascuno di essi a esprimere con precisione e attendibilità i caratteri dei personaggi interpretati. Cito in particolare: Beatrice Baldaccini che impersona Julie, a sua volta interprete di Giulietta nel musical, che nelle canzoni sfodera una voce dal timbro duplice: armoniosa nelle canzoni melodiche e graffiante nel brano inglese che esegue nella scena ambientata in discoteca. Ilaria Fioravanti, eccellente caratterista nel ruolo di Sandy, innamorata invano di Michael, dalla personalità complessa e contraddittoria, che canta, e ripete in più occasioni, una delle canzoni più belle e difficili di tutto il musical, un irresistibile e veloce “rif” composto da frasi che si inseguono a un ritmo vertiginoso dove ogni parola viene scandita alla perfezione. Grande pezzo di bravura in cui l’attrice sfodera magnificamente il suo talento. Massimiliano Carulli, è Ron, il regista del musical, dall’isterico temperamento, maschilista, che desidera Julie provocando la gelosia di Dorothy e che si distingue anche nei numeri di ballo dalle movenze sardoniche e parecchio divertenti. Sebastiano Vinci, interpreta Stan, l’agente di Michael Dorsey, che, pur presente in scena per poco tempo, marca con la sua bravura due momenti tra i più salienti della pièce. Altro personaggio di rilievo è quello di Max, un attore che è stato scelto perché popolare ma che è quasi completamente a digiuno del mestiere. Ne imparerà i primi rudimenti da Dorothy che diventerà oggetto della sua passione. A esserne interprete convincente è Matteo Guma che sostiene anche il ruolo di Romeo nel musical “La mamma di Giulietta”.
La funzionale scenografia di Teresa Caruso, attraversata dalle luci disegnate da Umile Vainieri, permette di rappresentare velocemente i vari ambienti ed è costituita da una base girevole sulla quale sono proiettate di volta in volta gli ambienti di svolgimento delle azioni: in primis l’appartamento di Michael e Jeff, e poi quello di Julie, le scene di New York (Times Square, Central Park attraversato da voli di piccioni in formato tridimensionale, Centro di Broadway con le forti luci colorate e con i cartelloni dei vari musical in programma), il ristorante dal curioso nome di “Spolpati l’osso”, il teatro dove si svolgono le prove dello spettacolo e anche una scena del famoso balcone di Verona legato alla tragedia di Romeo e Giulietta. Colorati e allegri in stile anni ’80 sono i costumi realizzati da Cecilia Betona mentre a creare le coreografie e a dirigere gli affiatati ballerini, eccellenti anche nel canto, è Roberto Croce.
Lo spettacolo è stato accolto molto favorevolmente dal pubblico che ha applaudito a lungo in un Teatro completamente sold-out. Le ultime repliche sono previste oggi (alle ore 16,00 e alle ore 21,00) e domani alle ore 17,30. In calce l’indicazione dei crediti e le INFO per acquisto biglietti.
Visto il giorno 30 dicembre 2024
(Carlo Tomeo)
TOURNÉE
dal 5 al 6 gennaio 2025 TRENTO Teatro Auditorium Santa Chiara
dal 18 al 19 gennaio 2025 GENOVA Politeama Genovese
dal 25 al 26 gennaio 2025 VARESE Teatro di Varese
dal 31 gennaio al 2 febbraio 2025 BOLOGNA Teatro EuropAuditorium
dal 13 al 23 febbraio 2025 ROMA Teatro Sistina
dal 14 al 16 marzo 2025 REGGIO EMILIA Teatro Municipale Romolo Valli
dal 21 al 23 marzo 2025 FIRENZE Teatro Verdi
dal 28 al 30 marzo 2025 TORINO Teatro Colosseo
TOOTSIE – IL MUSICAL
Musica e testi di David Yazbek – Libretto di Robert Horn – Tratto dalla storia di Don McGuire e Larry Gelbart e dal film Columbia Pictures prodotto da Punch Production, interpretato da Dustin Hoffman – Regia e adattamento di Massimo Romeo Piparo – Prodotto da PeepArrow Entertainment e Il Sistina in accordo con Music Theatre International (Europe) – Fotografie di Gianluca Saragó
TEAM CREATIVO
Emanuele Friello Direzione Musicale – Teresa Caruso Scene – Cecilia Betona Costumi – Roberto Croce Coreografie – Umile Vainieri Luci – Stefano Gorini Suono
CAST
Paolo Conticini nel ruolo diMichael Dorsey/ Dorothy Michaels – con la partecipazione di Enzo Iacchetti nel ruolo di Jeff
E con Beatrice Baldaccini/ Julie – Ilaria Fioravanti/ Sandy – Matteo Guma / Max – Massimiliano Carulli / Ron – Elena Mancuso-Gea Rambelli / Rita – Sebastiano Vinci / Stan – Nico Colucci / Clark – Fabrizia Scaccia / Suzie – Roberto Tarsi / Stuart
ENSEMBLE
Martina Bassarello – Benjamin Bemporad – Matteo Germinario – Silvia Giacobbe – Paolo Giammona – Ginevra Grossi – Clara Intorre – Alice Longo – Denis Scoppetta
TEATRO MANZONI MILANO
Dal 26 dicembre al 1 gennaio feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30 –
26 dicembre e 1 gennaio ore 17,30 – 31 dicembre ore 16,00 e ore 21,00
BIGLIETTI Prestige € 58,00 – Poltronissima € 49,00
31 dicembre ore 16,00
Prestige € 63,00 – Poltronissima € 54,00
31 dicembre ore 21,00
Prestige € 115,00 – Poltronissima € 97,00
Per acquisto:
biglietteria del Teatro
online https://www.teatromanzoni.it/acquista-online/?event=3683377
telefonicamente 027636901circuito Ticketone
