“Cose molto cattive – Gaslighting” al PACTA Salone – Recensione

L’arrivo di una donna vestita in nero con un velo che le ricopre il volto si aggira in un paesaggio semibuio, con un parterre coperto di foglie morte e di lato una croce tombale. La donna vi si avvicina e vi depone un fiore per poi ecclissarsi dietro un telone grigio che ricopre il fondale. È questo l’inizio di “Cose molto cattive”, adattamento del celebre romanzo “Il giro di vite” in scena al Salone Pacta fino a questa sera nella scrittura e regia di Matteo Tarasco. La storia vede protagonista una Signorina, così nominata per tutta la durata dello spettacolo, chiamata a fare da istitutrice a due bambini in una tenuta di campagna, e da Mrs. Grose, la governante della magione. Il rapporto che si instaura fra le due donne ha la forma di dipendenza, da parte della prima, e di forte autorevolezza ammantata da melliflui atteggiamenti da parte della seconda. Appare chiaro fin da subito che l’istitutrice non è del tutto a suo agio, chiede alla governante come mai il proprietario non è mai presente, si stupisce leggendo in una lettera proveniente dal collegio che il bambino sia stato rifiutato perché ritenuto cattivo, insiste nel chiedere informazioni relative alla persona che l’aveva preceduta nell’incarico. A tutte queste domande la governante risponde con toni che vogliono essere tranquillizzanti fino a baciarla sulle labbra e intanto continua a offrire una tazza di latte allo scopo di calmarle l’agitazione. Ma la Signorina non è mai del tutto rassicurata: agghiaccianti risate infantili di provenienza non identificata invadono il luogo alle quali si alternano figure di un uomo e di una donna. Sono materializzazioni di personaggi di fantasia, oppure ombre appartenenti ai sogni che occupano la sua mente durante il sonno? Le spiegazioni della governante arrivano puntuali. I due personaggi, spiega, potrebbero essere Peter Quint, l’ex capo dei camerieri della e Miss Jessel, la precedente governante, ma non possono essere reali perché entrambi morti e quindi solo frutto di fantasia. E la bacia ancora sulle labbra, questa volta ricambiata. Inizia qui il rapporto di dipendenza dell’una dall’altra e nella mente dell’istitutrice, che crede di aver raggiunto uno stato di sorellanza, si fa strada l’intenzione di scoprire l’arcano che si aggira nella casa: “Andremo fino in fondo” dirà all’altra che sembra assecondarla. Ma costei lo farà veramente? E fino a che punto? Si scoprirà che è lei a essere l’unica depositaria del segreto.

Dalla storia gotica di James Matteo Tarasco ha tratto spunto per indagare nei rapporti umani che si instaurano tra una persona fragile e una dai poteri tirannici, entrambe affette da una reciproca dipendenza dove la parte dominante può esercitare al meglio il proprio dominio e trarne appagamento solo arrivando all’estremo della manipolazione psicologica malevola (il gaslighting inglese). Nella pièce è Mrs. Grose che all’inizio cerca di conquistarsi la fiducia dell’istitutrice con le sue risposte rassicuranti fino ad arrivare al bacio che rappresenta una forma d’intimità che va oltre le parole. Alla fine, però, sarà lei, in un crescente di azioni che si rivelano sempre più terrificanti, a suggellare il trionfo della sua supremazia. Pronta, come si vedrà nel sorprendente, per chi non conosce il romanzo, finale.

L’essenziale, ma funzionale alla vicenda, scenografia creata da Hiromi Honda, offre l’humus più vicino allo spirito della vicenda il cui leitmotiv fondamentale è il gotico-noir reso egregiamente dal parterre coperte da foglie secche, quindi morte, dalla croce cimiteriale e soprattutto dal fondale che grazie all’intervento della luce frontale offre l’opportunità di creare quelle ombre cinesi dove i personaggi si confondono con i fantasmi. A tutto questo l’intervento della musica sa aggiungere la suspense adeguata nell’attesa del disvelamento del mistero che alberga nella storia. La parte recitata è affidata alla bravura delle tre attrici Arianna Ilari, Agnese Torre, Ania Rizzi Bogdan, una delle quale interpreta due parti, ottimamente guidate da Matteo Tarasco.

Ultima replica questa sera alle ore 19. In calce le INFO per acquisto biglietti

Visto ieri 18 dicembre 2024

(Carlo Tomeo)

PACTA Salone

Dal 17 al 19 dicembre NewClassic

COSE MOLTO CATTIVE – Gaslighting prima milanese tratto da “Il giro di vite” di Henry James

drammaturgia e regia Matteo Tarasco – con Arianna IlariAgnese TorreAnia Rizzi Bogdan – assistente alla regia e grafica Ania Rizzi Bogdan – costumi Janni Altamura – scenografia Hiromi Honda – produzione Dispari&Contrari

PACTA SALONE via Ulisse Dini 7, 20142 Milano

MM2 P.zza Abbiategrasso-Chiesa Rossa, tram 3 e 15, autobus 65, 79 e 230

Per informazioni: www.pacta.org – tel. 0236503740 – mail biglietteria@pacta.org – promozione@pacta.org – ufficioscuole@pacta.org

Orari spettacoli: martedì e mercoledì ore 20.45 | giovedì ore 19.00 – Verificare sul sito gli orari – Orari biglietteria: via Ulisse Dini 7, 20142 Milano – dal lun al ven dalle ore 16.00 alle ore 19.00 | nei giorni di programmazione, 1h prima dell’inizio dello spettacolo – Acquisto biglietti: www.pacta.org e Circuito Vivaticket (online, telefonicamente e nelle prevendite fisiche) 25% di sconto per chi acquista online – Prezzi biglietti: Intero €24 | Rid. Convenzioni, CRAL e gruppi (min. 10 persone) €16 | Under 25/over 60 €12 | gruppi scuola €9

Categorie RECENSIONI

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