
“Sogno di una notte di mezza estate (commento continuo)”. Alla commedia, prevista dal 29 novembre al 22 dicembre, è stato aggiunto il sottotitolo “commento continuo” perché, ha spiegato Rifici, “ciò che portiamo in scena non è prettamente Shakespeare: a Riccardo Favaro ho chiesto di scrivere, di immaginare una drammaturgia, nel modello già impiegato in passato da alcuni grandi autori (il più celebre è Heiner Müller per il suo lavoro su Tito Andronico) dove le glosse all’originale potessero servire ai personaggi per rivelare, svelare – ma spesso anche per tradire ancora di più – le istanze del testo, dal momento che la forza di Shakespeare risiede nella sua possibilità di continuare a dialogare con il presente”. Il testo è stato scelto perché, sempre secondo il regista, è una sorta di mescolanza di generi che vanno dalla pastorale alla tragedia, dal grottesco al surreale. Questo è l’ideale per una giovane compagnia di attori perché permette loro di misurarsi in tutti i generi teatrali. Il Sogno è anche un’opera teatrale incentrata su specularità e contrapposizione: città / foresta, padri / figli, magia / ragione, maschi / femmine, e la cosa è suggerita anche dalla parete a specchio presente in scena.
Alla domanda di quale sia la posizione di Shakespeare in questa operazione teatrale, il regista ha così risposto: “Credo che Shakespeare ci mostri il pericolo di equivocare qualche cosa che invece è manipolazione, coercizione, è avventurarsi nel proprio, personale cono d’ombra. Del resto, il lato oscuro è presente in molti testi di Shakespeare, da Macbeth in poi. Ma quell’oscurità va cavalcata, dominata, ridotta all’ordine, perché possa ripristinarsi un equilibrio cosmico, tutt’altro che a favore dell’umanità. Personalmente, non so se Shakespeare fosse connivente con questa concezione di fredda ragione del logos, di una sorta di immutabile sistema dove il caos è funzionale solo al ristabilimento dell’ordine. Lo squarcio realistico che si apre ci dà la possibilità di turbarci, di inquietarci: nel bosco i giovani vivono una significativa esperienza di ricerca di una propria identità sessuale – e quindi sociale – per rientrare ad Atene esattamente come la città desidera che siano. Viviamo un’epoca in cui mentre la gioventù combatte per i diritti di genere, per difendere un mondo che soccombe sotto ai colpi dell’inquinamento, paradossalmente assistiamo al continuo riaffermarsi di un’idea conservatrice; allo stesso modo, nel Sogno, figli e figlie urlano ai padri i propri desideri, eppure quell’energia spesa come atto di ribellione non fa altro che alimentare la repressione della rivolta in uno stato che ha già introiettato, digerito, metabolizzato e strumentalizzato quella ribellione”.
Parte integrante della commedia è la musica che è ottenuta da vari strumenti suonati dal vivo dagli stessi interpreti.
Nel corso delle rappresentazioni sono previsti cinque incontri della serie “Oltre la scena”:
OLTRE LA SCENA
Tutti gli appuntamenti di Oltre la scena sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su piccoloteatro.org
| WALK_TALK
Non desiderare di uscire da questo bosco… Il bosco, regno delle fate, luogo dell’immaginario in cui si sviluppano alcune delle azioni memorabili del “Sogno di una notte di mezz’estate” shakespeariano, è il punto di partenza di un attraversamento dell’Orto Botanico di Brera, accompagnato da alcune letture delle attrici e degli attori della compagnia dello spettacolo diretto da Carmelo Rifici. Seguendo un filo rosso ideale suggerito dall’opera, il percorso propone un racconto degli spazi e delle funzioni dell’Orto Botanico riletto attraverso il tema del rapporto tra città e bosco. Può la polis, immagine della ragione umana e dell’ordine, convivere con la selva, luogo dell’irrazionalità e della magia? A ricomporre, in sintesi, questo binomio, è l’esempio di questo storico giardino milanese – oggi ufficialmente riconosciuto come Museo – in cui ricerca, classificazione e preservazione delle specie vegetali convivono, all’unisono, con l’espressione della libera vitalità naturale in un unico e suggestivo quadro. In collaborazione con Orto Botanico di Brera dell’Università degli Studi di Milano
Sabato 30 novembre ore 11.00, Orto Botanico di Brera
ingressi: via Brera 28 e via privata f.lli Gabba 10, Milano – l’ingresso di via Gabba 10 è dotato di rampa per agevolare l’accesso a carrozzine e a persone con mobilità ridotta, Presenti le attrici e gli attori della compagnia
In caso di maltempo l’evento sarà annullato
| PAROLE IN PUBBLICO – Per filo e per segno
Tra materia e simbolo: un Sogno allo specchio
Lo specchio, la terra e il colore rosso: sono queste i tre elementi che Carmelo Rifici ha indicato come possibili chiavi di accesso al suo Sogno di una notte di mezza estate (commento continuo). Come si combinano? Qual è il filo nascosto che li unisce? E che cosa ci raccontano di questa versione dell’opera shakespeariana che vede al centro l’ossessione che ha il potere «di espellere il mostruoso, l’estraneo, il diverso, quel che lo terrorizza perché gli appare ingovernabile»? A tessere insieme temi, risposte e suggestioni sono lo stesso Rifici in conversazione con Giuseppe Fornari, docente di Storia della Filosofia presso l’Università di Verona e Francesca Alfano Miglietti (FAM) critica d’arte e curatrice. Modera Chiara Cappelletto, docente di Estetica del performativo presso l’Università degli Studi di Milano.
Giovedì 5 dicembre, ore 18, Chiostro Nina Vinchi
con: Francesca Alfano Miglietti, Giuseppe Fornari, Carmelo Rifici. Modera: Chiara Cappelletto
| PAROLE IN PUBBLICO Shakespeare: variazioni sul tema
Onnipresente sulle scene, nume tutelare di ogni teatro che si rispetti, ma anche inesauribile fonte per innumerevoli film, riscritture, “travestimenti” artistici. Ma quali sono state le più stravaganti riletture che letteratura, cinema e teatro hanno riservato al Bardo e alla sua opera? Ce lo racconta Arturo Cattaneo, docente di Letteratura inglese presso l’Università Cattolica di Milano in conversazione con Anna Piletti in un funambolico attraversamento shakespeariano tra ispirazione, contraffazione e parodia.
Mercoledì 11 dicembre, ore 18, Chiostro Nina Vinchi
con: Arturo Cattaneo, Anna Piletti
| CHI È DI SCENA?
Incontri pre-spettacolo a pochi minuti dall’andata in scena: un momento informale di confronto tra pubblico e operatori del teatro sui temi dello spettacolo.
Martedì 3, ore 18, Teatro Studio Melato
| STORMI
L’identità è un travestimento?
Ora travestimento funzionale a nascondere, ora reale espressione di un sé celato dalle convenzioni sociali, il costume – tanto nella quotidianità quanto a teatro – può essere deformante o rivelatorio. Sogno di una notte di mezza estate, che Carmelo Rifici porta in scena con la compagnia di attrici e attori diplomati alla Scuola del Piccolo, è da sempre, con i suoi equivoci e quegli svelamenti che una maschera o un abito possono originare, l’occasione per indagare i sensi e i significati di un oggetto ordinario ed eccezionale come un abito. L’identità è un travestimento? è l’interrogativo da cui ha origine il secondo numero di “Stormi”, il magazine mensile curato dalla redazione di Stratagemmi – Prospettive Teatrali e dedicato alla Stagione 2024/25 del Piccolo Teatro, ma anche questo incontro-conversazione tra Carmelo Rifici e Paolo Gaetano Volontè, docente di Sociologia della Moda e Teorie dell’Innovazione presso il Politecnico di Milano. Moderano Maddalena Giovannelli e Camilla Lietti. Il progetto “Stormi” è in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano
Martedì 10 dicembre, ore 18, Chiostro Nina Vinchi
con: Carmelo Rifici, Paolo Gaetano Volontè. Moderano: Maddalena Giovannelli e Camilla Lietti
Sogno di una notte di mezza estate (commento continuo) – PRIMA ASSOLUTA
di William Shakespeare / Riccardo Favaro
regia Carmelo Rifici – scene Paolo Di Benedetto – costumi Margherita Baldoni – luci Manuel Frenda – cura del movimento Alessio Maria Romano – musiche Federica Furlani – assistente alla regia Ugo Fiore
con Giacomo Antonio Maria Albites Coen, Andrea Bezziccheri, Agnese Sofia Bonato, Clara Bortolotti, Stefano Carenza, Bianca Castanini, Simone Pietro Causa, Giada Francesca Ciabini, Miruna Cuc, Simona De Leo, Silvia Di Cesare, Daniele Di Pietro, Marco Divsic, Ion Donà, Ioana Miruna Drajneanu, Cecilia Fabris, Joshua Isaiah Maduro, Pasquale Montemurro, Sofia Amber Redway, Edoardo Sabato, Caterina Sanvi, Pietro Savoi, Simone Severini, Lorenzo Vio
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Piccolo Teatro Studio Melato (via Rivoli 6 – M2 Lanza), dal 29 novembre al 22 dicembre 2024
Orari: da martedì a venerdì, ore 19.30; domenica, ore 16.
Lunedì riposo; sabato 7 e domenica 8 dicembre riposo.
Durata: 220 minuti con intervallo
Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org
