La Compagnia del Grand Guignol de Milan ha iniziato le sue rappresentazioni della corrente stagione teatrale con un testo che porta il pubblico nelle popolari tradizioni irlandesi e la scelta del debutto della prima milanese non è stata casuale: il Samhain del titolo è un’antica festa celtico-pagana, celebrata tra il 31 ottobre e il 1° novembre, meglio conosciuta anche come Capodanno celtico e, secondo fonti ufficiali, risalente al VI secolo a.C. L’ultimo giorno del mese di ottobre, con l’ultimo raccolto della terra, era considerato la fine dell’anno per cui i festeggiamenti avevano carattere propiziatorio in vista del nuovo anno che sarebbe iniziato il giorno successivo. Nella notte intercorrente tra i due giorni si credeva che il mondo dei morti si unisse a quello dei vivi. Il Samhain è anche considerato l’origine della Festa di Halloween nata negli Stati Uniti nella seconda metà del XIX secolo importata da folti gruppi di irlandesi lì emigrati a seguito di una grossa carestia che aveva colpito il loro paese d’origine. Quello che preme rappresentare a Gianfilippo Maria Falsina Lamberto è naturalmente l’aspetto tra l’orrorifico e il macabro proprio del Teatro del Grand Guignol, il genere teatrale che, come è noto, nacque in Francia alla fine dell’Ottocento e incontrò la sua maggiore fortuna per tutta la prima metà del secolo scorso. Il genere, è appena il caso di ricordarlo, sta incontrando nuova fortuna nel nostro Paese grazie all’Associazione Convivio d’Arte della quale è presidente proprio Gianfilippo Mara Falsina Lamberto, fondatore nel 2012 della Compagnia Grand Guignol de Milan che sta riscuotendo dalla sua nascita sempre maggiori consensi non solo in Italia ma anche all’estero. Il Presidente ama precisare che in tutto il mondo sono solo quattro le compagnie teatrali che affrontano questo tipo di teatro.
All’inizio dello spettacolo il pubblico viene accolto da canti e musiche irlandesi che immettono idealmente nel luogo di svolgimento delle vicende, oggetto della rappresentazione che è divisa in due parti. Nella prima, avvolti da nuvola fumogena, entrano in scena personaggi che indossano pelli e maschere con effigie animalesche mentre al suono di una intensa musica percussiva si abbandonano a una danza tribale aiutandosi con tamburelli e bastoni. La loro danza è evocativa di quelle che avvenivano nella notte di Samhain. A essi si aggiunge, anch’egli indossante una maschera tenebrosa, il narratore che racconta tre storie i cui protagonisti sono personaggi del mondo dell’aldilà che tornano in vita o che non sono mai morti veramente. Il tutto è del tipico sapore grandguignolesco che vuole trasmettere inquietudine ma che naturalmente è espresso con ironia e viene accolto con ilarità. La seconda parte della recitazione è dedicata alla storia, realmente accaduta, dell’omicidio di Bridget Boland avvenuto nel 1895 per mano del marito Michael Cleary nella contea di Tipperary. All’inizio sono in scena i personaggi di Bridget (Michelangiola Barbieri Torriani) e il marito Michael (Christian Fonnesu). La donna, per migliorare la situazione economica, vorrebbe trasferirsi in città dove ci sarebbero migliori occasioni lavorative per il marito che ha un lavoro instabile ma l’uomo si mostra contrario essendo troppo legato al villaggio dove vivono. Ai due si aggiungeranno in momenti successivi e con motivazioni diverse gli altri due personaggi della vicenda: l’amica Joanna e il cugino Jack di Bridget (Rachele Gatti e Mattia Maffezzoli) entrambi determinanti, con il loro agire, al drammatico esito finale.
Gianfilippo Maria Falsina Lamberti, nello scrivere il testo, si è attenuto con precisione ai tanti elementi riportati dalle cronache descrittive dell’omicidio finanche agli oggetti scenici come il camino e la macchina da cucire Singer, riservandosi, al termine dello spettacolo, durante il suo consueto discorso al pubblico, di dare informazione sulla condanna inflitta a Michael Cleary che dai venti anni iniziali fu poi ridotta a quindici. La storia di Bridget e Michael è diventata così famosa in Irlanda da diventare oggetto di creazione di una filastrocca che i bambini cantano durante le visite nelle case per chiedere il dolcetto o lo scherzetto: “Are you a witch, or are you a fairy / Or are you the wife of Michael Cleary?” (“Sei una strega, o sei una fata / O sei la moglie di Michael Cleary?”). Gianfilippo Maria Falsina Lamberto ha rilevato l’aspetto inquietante della canzoncina, specialmente perché cantata da bambini.
Lo spettacolo è stato applaudito calorosamente in special modo da una parte del pubblico che si intuisce essere un appassionato di questo genere teatrale perché è molto partecipativo secondo la tradizione del Grand Guignol così come avviene in un altro genere teatrale qual è la sceneggiata napoletana che, rilevate le dovute differenze, richiede anch’essa la collaborazione attiva degli spettatori. Gianfilippo Maria Falsina Lamberto è una locomotiva instancabile nel guidare il suo treno che, dopo essersi soffermato felicemente nelle varie stazioni, raggiunge autorevolmente la testa del binario, in questo aiutato dalla compagnia di quattro validi attori che sanno muoversi con serietà e mestiere non esenti da momenti puramente ludici.
Unica replica questa sera alle ore 19,00. Info per acquisto biglietti in calce all’articolo.
Grand Guignol de Milan in “Samhain, il lato oscuro dell’Irlanda“, scritto, diretto e interpretato da Gianfilippo Maria Falsina Lamberto con Michelangiola Barbieri Torriani, Christian Fonnesu, Rachele Gatti e Mattia Maffezzoli – musiche di Roberto Trombetta al Teatro Spazio Tertulliano dal 31 ottobre l 3 novembre
Vista il giorno 2 novembre 2024
(Carlo Tomeo)
Per acquisto biglietti
TEATRO SPAZIO TERTULLIANO – Via Tertulliano, 68 – 02/49472369 – 320/6874363
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