
Considerato una dei più rappresentativi esempi di metateatro contemporaneo, “Rumori fuori scena” è approdato felicemente al Teatro San Babila grazie alla Compagnia I Bravi che, occorre dirlo subito, non ha tradito le aspettative. La difficile commedia di Michel Frayn incontrò un enorme successo già al suo debutto avvenuto nel 1982 al Lyric Theatre di Londra e lo mantenne invariato nelle successive repliche guadagnandosi negli anni sempre più maggiori consensi sia in patria che nel resto d’Europa fino a raggiungere gli Stati Uniti (in Italia fu rappresentata per la prima volta l’anno successivo). Ho definito difficile l’opera perché tale è la sua realizzazione sia per la scenografia sia perché richiede una più che capace professionalità da parte degli attori, chiamati a recitare non solo con la voce e con il corpo ma anche a fare uso di vere e proprie performance atletiche per mantenere alto il movimento veloce che è l’andamento principale della pièce.
La commedia vede protagonista una compagnia teatrale che sta provando uno spettacolo che dovrà andare in scena il giorno successivo ma gli attori e i due tecnici, un po’ per problemi personali irrisolti e un po’ per carenza relazionale tra loro, ingigantiti con il passare delle ore dal nervosismo che raggiunge anche punte di panico, faticano a ottenere il risultato ottimale che il regista presente in sala cerca di ottenere. La trama della recita è ambientata in una casa di campagna i cui proprietari, per sfuggire ai controlli del fisco, si sono trasferiti in Spagna. A sorvegliare sulla casa è la governante che, con il suo giornale e un piatto di sardine appena preparate, per poter vedere il suo programma preferito su un televisore a colori, è presente nel luogo anche di mercoledì, che dovrebbe essere suo giorno di riposo. Facendo affidamento sulla presunta assenza di costei giunge un agente immobiliare, cui era stato dato l’incarico di vendere la proprietà, accompagnato da una impiegata delle agenzie delle entrate alla quale fa credere di essere il proprietario dell’immobile e con la quale intende consumare un rapporto sessuale. All’increscioso incontro non previsto con la governante si aggiungono in un crescendo di circostanze impreviste (e imprevedibili) varie situazioni esilaranti dove sono presenti altri personaggi che, per non spoilerare, appare opportuno non meglio citare. È il caso comunque di segnalare che tra i protagonisti non umani sono da citare almeno i piatti di sardine, un giornale e una bottiglia di whisky camuffata in una bottiglia di plastica.

La particolarità e il pregio maggiore della commedia sono rappresentate dalla sua divisione in tre atti dove sostanzialmente, con modalità e tempi diversi, viene proposta la medesima trama che è quella che si svolge all’interno della casa di campagna e che viene vista da tre angolazioni diverse: se nel primo atto si assiste, grazie al ricorso dell’espediente della prova, alla costruzione della vicenda con tutte le fasi di crescita delle situazioni che si fanno sempre più incalzanti in un crescendo di comicità, nel secondo viene ripetuto il tutto che però è solo udibile perché si svolge sul retro del palco con l’aggiunta di nuovi accadimenti relazionali privati vissuti da tutti i personaggi tra una fase e l’altra della loro entrata nella scena “ufficiale” attraverso le porte che vengono aperte e richiuse vorticosamente. Nel terzo atto accade infine l’esasperazione finale della trama dovuta ai litigi, alle incomprensioni, alle rivalità tra i componenti della compagnia che però cerca di mantenere la recitazione secondo le varie parti assegnate a ciascuno dei componenti. La commedia ebbe anche una versione cinematografica nel 1992 con la regia di Peter Bogdanovich con protagonista Michael Caine ma non riscosse il successo sperato e questo dimostra quanto un soggetto di metateatro non possa conseguire buoni consensi né di pubblico né di critica al di fuori del suo contesto per il quale è nato.

Il ritmo frenetico, parte fondamentale della commedia, è rispettato grazie alle dimostrate capacità attoriali, fonti di un’assoluta complicità e di un grosso affiatamento della Compagnia i cui nove componenti, impossibile nominarne uno in particolare essendo tutti degni della massima ammirazione, sono ottimamente diretti dalla mano felice di Christian Ginepro in stato di grazia. Lode alla componente tecnica, in particolare a Gabriele Malacrida e a Gianluca Navoni per l’ottima realizzazione della scenografia e per il disegno luci e suono. Da segnalare anche il veloce tempismo impiegato nel cambio scena se si considera l’enorme struttura, protagonista indiscussa e indispensabile della parte scenografica. Tutto molto curato compreso il programma illustrativo consegnato all’entrata che ricorda scherzosamente la locandina del film di Lars von Trier “Nymphomaniac”.
Alla prima di ieri sera Il gradimento da parte del numeroso pubblico che ha letteralmente riempito il teatro è stato dimostrato da lunghi e calorosi applausi. Lo spettacolo merita sicuramente di essere visto. L’occasione la offre il Teatro San Babila questa sera alle ore 20,00 e domani pomeriggio alle ore 15,30. In calce all’articolo le info per prenotazione e acquisto biglietto.
Visto il giorno 1° novembre 2024
(Carlo Tomeo)
CREDITI: Compagnia Teatrale I Bràvi in “Rumori fuori scena” di Michael Frayn – regia di Christian Ginepro – assistente alla regia Fiorenzo Savoldi – con Enrico Felter – Santina Sansoni – Luca Boschiroli – Azzurra Rizza – Fabio Malacrida – Dalila Giuliano – Fiorenzo Savoldi – Maddalena Costagli – Fabio Pasquali – scenografia Gabriele Malacrida – Luci e suono Gianluca Navoni – Grafic design Danilo Furnari – Fotografia Pietro Paletti – scenografia Gabriele Malacrida – Luci e suono Gianluca Navoni – Grafic design Danilo Furnari – Fotografia Pietro Paletti
CODICE TEATRO Rassegna di teatro presso Teatro San Babila, Corso Venezia, 2/A. Direzione artistica e produzione di Giovanna Gattino e Antonio Melissa
ORARI SPETTACOLO: venerdì e sabato ore 20 – domenica ore 15.30 – PREZZI SPETTACOLO: Poltronissima experience 55€ – Poltronissima 45€ – Poltrona 30€ – Balconata 20€
PRENOTAZIONE BIGLIETTI CODICE TEATRO
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Biglietteria San Babila 02.46513734 – info@teatrosanbabilamilano.it
Per informazioni: CODICE TEATRO GAME PRODUZIONI S.R.L.S.
Via Vittoria Colonna 23 – 20149 – Milano – Tel.: 347 5815340 – 392 5470742
