
BUIO è il titolo della stagione 2024/2025 del Teatro Filodrammatici ed è l’acronico di Basta Una Idea Originale che vuole essere una dichiarazione d’intenti: quando in teatro le luci si abbassano, il pubblico diventa testimone dell’emergere di una luce dall’oscurità e si fa complice di un’idea che prende vita e può trasformare la nostra percezione del mondo.
La stagione 2024/2025 del Teatro Filodrammatici di Milano sfiderà il buio dei nostri tempi con testi di drammaturghi emergenti e affermati, performance sperimentali e collaborazioni interdisciplinari, tutte accomunate da un unico filo conduttore: l’invito a guardare oltre l’apparenza, grazie a idee originali che ci sfidano a vedere il mondo con occhi nuovi.»
Dal 3 al 13 ottobre
LA MEDEA
regia Giuseppe Di Pasquale
con Viola Graziosi
produzione Teatro Stabile d’Abruzzo
Prima regionale
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer ore 19:30; Dom ore 16:00

Nel trentennale della strage di Capaci, Luciano Violante, magistrato e già Presidente della Camera dei Deputati, torna ad interrogarsi sul mito attraverso la figura di Medea, che nel suo peregrinare approda nella terra di Sicilia. Un monologo straziante e sublime interpretato da Viola Graziosi, diretta da Giuseppe Di Pasquale. La Medea di Violante vuole essere una Madre, Regina, Maga semidivina che compie l’efferato gesto infanticida per sottrarre i figli alla schiavitù. Condannata ad un esilio eterno che rinnova la scelleratezza del suo crimine ad un impietrito Giasone per approdare infine nella terra del fuoco, una terra a tre punte, la Sicilia, per incontrare altri ‘estranei’ che cercano una ragione al lacerante dolore della perdita dei propri figli. Un salto nella contemporaneità che permane nell’alveo di una tragica mitologia e che ha fatto del tragico eccidio mafioso, con l’emblema degli emblemi nella perdita di Giovanni Falcone, un atto dove “Il divino e l’umano si intrecciano perdendo i confini e laghi di sangue si scoprono negli sterminati campi di grano”.
Dal 18 al 20 ottobre
LA MALATTIA DELL’OSTRICA
di e con Claudio Morici
di e con Claudio Morici
luci Massimo Galardini
collaborazione artistica Marco Ceccotti
coordinamento tecnico dell’allestimento Marco Serafino Cecchi
assistente all’allestimento Giulia Giardi
cura della produzione Elena Tedde Piras
comunicazione Francesco Marini
video documentazione Duccio Burberi
foto Giovanni Cocco
Prima regionale
Ven, Sab ore 20:30; Dom ore 16:00

Claudio Morici dopo un’immersione nelle biografie degli scrittori, sfida il mito dell’artista tormentato. Riflettendo sulle vite travagliate di figure come Pavese e Salgari, esplora il legame tra genio e follia. Riconosce il potere catartico dei libri nel suo percorso personale. Con passione invita il pubblico a considerare il valore terapeutico della scrittura, spingendo a una riconsiderazione dei pregiudizi verso gli autori ‘matti’. Conclude con una dichiarazione d’amore per la letteratura e l’impegno a sostenere la creatività dei giovani, incluso suo figlio, nonostante le ombre che possono accompagnare il talento.”
Dal 22 al 27 ottobre
OLD FOOLS
di Tristan Bernays
traduzione Noemi Abe
regia Silvio Peroni
con Marianna de Pinto e Marco Grossi
luci Claudio De Robertis
musiche Oliviero Forni
scene Riccardo Mastrapasqua
costumi Monica De Giuseppe
assistente alla regia Lara De Pasquale
coreografia Vito Raffanelli
con il sostegno di Teatro Kismet e Cittadella degli Artisti
un ringraziamento particolare a Associazione Alzheimer Italia
Prima regionale
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer ore 19:30; Dom ore 16:00

Old Fools è il racconto di Tom e Viv, del loro amore e della loro vita insieme, dalla prima scintilla fino all’ultimo ricordo. Ma una storia non deve essere per forza raccontata in quest’ordine. La narrazione, come una danza senza soluzione di continuità, mescola e confonde il tempo; partendo dal primo incontro, si proietta, un istante dopo, nella senilità dei protagonisti per poi trovarli sposati o al secondo appuntamento, alle prese con la crescita di un figlio o con la volontà di tenere insieme la loro relazione. Per Tom e Viv il tempo collassa quando scoprono che uno dei due soffre di Alzheimer; la malattia porterà alla decostruzione dell’identità della coppia, la cui infinita danza sarà alterata da una musica improvvisamente dissonante ma, non per questo, meno imprevedibile, magnetica e appassionante. Old Fools è una storia semplice ed empatica. Ognuno può trovarvi luoghi inaspettati di rispecchiamento profondo, in una ritualità potente come solo quella teatrale sa essere.
Dal 1° al 3 novembre
BEATI VOI CHE PENSATE AL SUCCESSO NOI SOLI PENSIAMO ALLA MORTE E AL SESSO
drammaturgia di Tommaso Cardelli e Tommaso Emiliani regia Alessandro Di Murro
con Jacopo Cinque, Alessio Esposito, Amedeo Monda e Laura Pannia
costumi Giulia Barcaroli
disegno luci Matteo Ziglio
direttrice organizzativa Bruna Sdao
direttore della comunicazione Cristiano Demurtas
foto Simone Galli
Prima regionale
Ven, Sab ore 20:30; Dom ore 16:00

Uno spettacolo intimo, irriverente e rappresentativo del disagio che proviamo nel vivere la nostra epoca. Ci sentiamo inermi, senza bussola, in balìa di una contemporaneità sempre più veloce. Le categorie per conoscere noi stessi si moltiplicano, senza che ci aiutino a spiegare il presente che ci circonda. E’ la nostra storia raccontata su un divano, il nostro quaderno di appunti, il nostro libro di poesie. “Che cos’è la morte?”, “Cosa scegli di essere?”, “Chi ti ha ferito?”. Domande, troppo grandi, che innescano una giostra in cui i performers cercano disperatamente di rappresentare se stessi. Apparteniamo ad una generazione che vuole fuggire rimanendo seduta sul divano, che vuole mostrarsi ma si nasconde, che sogna di gridare e finisce per parlarsi addosso. Siamo la generazione che fra brandelli di intuizioni e baratri di incomprensione, potrebbe ancora farcela. E se non dovesse farcela? Beviamoci almeno un caffè.
Dal 5 al 10 novembre
NON MI SERVE NIENTE
di Manlio Marinelli regia Luca Mazzone
con Antonella Delli Gatti
voce off Massimiliano Lotti
costumi Roberta Barraja
paesaggio sonoro, foto e video Giulia Mastellone
Prima regionale
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer ore 19:30; Dom ore 16:00

Pensiamo l’economia e il mondo del lavoro come una serie di numeri e di statistiche. Tra il 1980 e il 2010, il PIL in quota ai profitti d’impresa ha guadagnato otto punti, cioè centoventi miliardi di euro all’anno. Una ricchezza finita in utili e non in salari, diseguaglianza di reddito che si è allargata enormemente e redditi dei lavoratori precipitati. Quale umanità e quale costo umano si celano dietro il divario di una società che ha definito il concetto di lavoro e di valore in termini di ragioneria sociale? Per rispondere a questa domanda Manlio Marinelli ci offre un testo che percorre il pensiero di Karl Marx – nello specifico quello delle sue Opere filosofiche giovanili – sulle trame di un polilogo che scandaglia l’umanità alienata e silenziosamente dolente della società contemporanea; quella società cosiddetta liquida che è invece al contrario un pantano opprimente dentro cui si gioca la più formidabile macelleria esistenziale degli ultimi cinquant’anni.
Dal 12 al 16 novembre
APPUNTAMENTO A LONDRA
di Mario Vargas Llosa
regia di Carlo Sciaccaluga
con Lucia Lavia e Luigi Tabita
scene e luci Anna Varaldo
musiche nogravity4monks
luci Gaetano La Mela
produzione Teatro Stabile di Catania
Prima regionale
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer ore 19:30

Londra. La camera di un albergo. Un uomo d’affari riceve la visita di una donna, che dice di essere la sorella di un suo vecchio amico. Dall’oscurità del passato iniziano a riemergere storie antiche, pulsioni represse, sentimenti sepolti. L’identità della donna si fa sempre più sfumata. Il premio Nobel Mario Vargas Llosa affronta uno dei temi che più gli stanno a cuore: la creazione della verità. La verità non è, si crea, esiste solo nella relazione tra un soggetto e l’altro, è, per citare Nietzsche, “un esercito mobile di metafore”. Chispas e Raquel, i due protagonisti, si scoprono a vicenda, si determinano a vicenda, donano a sé e all’altro sempre nuove identità. Chi è davvero Raquel? Cosa è accaduto anni prima tra Chispas e il suo migliore amico? In Appuntamento a Londra incontriamo la metafisica dell’amore. Ogni amore è, in fondo, una narrazione condivisa: se le storie che ci raccontiamo non coincidono tra loro, però, ecco scaturire la sorgente della guerra. Ma Chispas e Raquel, attraversando conflitti anche violenti e rivelazioni sconvolgenti, sapranno mettere al di sopra di tutto la volontà di conoscersi. Sullo sfondo, una domanda eterna: siamo chi diciamo di essere, o è solo l’altro, testimoniandoci, a poterci dare un’identità? La verità, probabilmente, anche qui sta nel mezzo. In una relazione. In un amore.
Dal 21 novembre all’ 8 dicembre
LA CACCIA AL TESORO
scritto e diretto da Bruno Fornasari
con Yudel Collazo, Michele Di Giacomo, Linda Gennari, Ksenija Martinovic
movimenti e voce Marta Belloni
scena e luci Fabrizio Visconti
costumi Mirella Salvischiani | aiuto costumi Gloria Caprioli
assistenti alla regia Giulia Di Sacco, Federica Dominoni
direzione tecnica Silvia Laureti
produzione Teatro Filodrammatici di Milano
con il sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – Progetto NEXT 2023
Prima nazionale
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer ore 19:30; Dom ore 16:00

La caccia al tesoro è una commedia satirica che esplora con umorismo crudo e ironia tagliente come il motore principale del giudizio verso l’altro e dell’ipocrisia che sta dietro i proclami di una società contemporanea, aperta ed inclusiva, sia, in realtà, la paura di non poter realizzare se stessi e le proprie aspirazioni.
Questa la trama. Per un’anziana madre si avvicina il momento della fine e i suoi due figli, fratello e sorella, devono ritrovarsi per organizzare il possibile funerale e la divisione dei beni da ereditare. Al suo arrivo, la sorella viene accolta dalla badante straniera della madre e dal fratello. Nell’attesa dell’arrivo di una chiamata dall’ospedale, la giovane badante consegna loro un testamento olografo che inizia sibillinamente parlando di “tutti i miei figli”. La badante rivela d’essere stata adottata ufficialmente e quindi a tutti gli effetti risulta anch’essa titolare di una parte del patrimonio. Fratello e sorella non fanno in tempo a riprendersi dallo stupore che suona il citofono. La persona che arriva è un ragazzo di colore che dichiara anch’egli di essere stato adottato dalla madre qualche anno prima. I quattro pretendenti all’eredità, distanti per storia personale, convinzioni e valori, si trovano quindi a dover negoziare il loro patrimonio futuro: è possibile stabilire una priorità tra chi in quella casa è nato e chi in quella casa ha trovato solo un’accoglienza recente? Il conflitto tra i quattro diventa quindi metafora di una società che per essere davvero inclusiva deve fare i conti col passato e superare la naturale inclinazione ad escludere i suoi membri più fragili. Ammesso che sia semplice individuare quali fragilità siano più importanti.
Dal 13 a 15 dicembre
LA LETTERA
di e con Paolo Nani
regia Nullo Facchini
produzione Agidi
Foto Rosalba Amorelli
BIGLIETTI Intero 26€ – Under30/ Over65 15€ – Under13 11,5€ – Università 12€ – Convenzionati 20€
FUORI ABBONAMENTO
Ven, Sab ore 20:30; Dom ore 16:00

Adatto ad un pubblico da 0 a 99 anni, piccolo miracolo di precisione scenica, evergreen del teatro internazionale, La lettera vanta più di 1800 repliche in 40 paesi del mondo e sin dal 2011, ininterrottamente, è in scena in ogni Stagione del Teatro Filodrammatici di Milano. Liberamente ispirato a Esercizi di stile, libro dello scrittore francese Raymond Queneau, lo spettacolo narra di un uomo che entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino, contempla la foto della nonna e scrive una lettera. Quindi la imbusta, la affranca e sta per uscire, ma gli viene il dubbio che nella penna non ci sia inchiostro. Controlla e constata che non ha scritto niente. Deluso, esce. La storia si ripete 15 volte in altrettante varianti: all’indietro, con sorprese, volgare, senza mani, horror, cinema muto, circo, e tante altre ancora. Non si smette mai di ridere per tutta la durata dello spettacolo, grazie all’incredibile precisione, dedizione, studio e serietà di un artista che è considerato a livello internazionale uno dei maestri indiscussi del teatro fisico.
Dal 17 al 22 Dicembre
PICCOLI MIRACOLI
di e con Paolo Nani
drammaturgia di Gitta Malling
scene e costumi Julie Forchhammer
sound design Erik S. Christoffersen e Jens Roselund Petersen
costumi Lene Beck Nielsen
regia Frede Gulbrandsen
produzione Agidi
Foto Lars Holm
BIGLIETTI Intero 26€ – Under30/ Over65 15€ – Under13 11,5€ – Università 12€ – Convenzionati 20€
FUORI ABBONAMENTO
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer ore 19:30; Dom ore 16:00

Piccoli miracoli è la più recente creazione di Paolo Nani, che in questo spettacolo sperimenta un linguaggio scenico originale, dove si fondono teatro e arte visiva.
Il protagonista è un personaggio solitario, un disegnatore, che sembra essersi chiuso per sempre all’interno del suo piccolo mondo, costituito unicamente dal suo studio. Tuttavia egli non può isolarsi completamente dalla realtà circostante, poiché i rumori che provengono dall’esterno e dalla casa accanto disturbano la sua concentrazione e influenzano il contenuto dei suoi disegni. L’interazione continua tra la concreta fisicità dell’attore che agisce dal vivo sul palcoscenico e l’universo disegnato permette al protagonista di raccontare la storia della sua vita che lentamente si dipana: le semplici linee, tracciate da Paolo Nani diventano forme e figure, che si trasformano costantemente in modi sorprendenti davanti agli occhi degli spettatori, i quali possono seguire il comporsi delle immagini grazie all’ausilio di alcuni semplici mezzi tecnici; i disegni che si stanno formando vengono infatti proiettati in tempo reale su un grande schermo, che costituisce l’elemento scenografico principale dello spettacolo. Le immagini prendono lentamente vita e interagiscono, si intrecciano in maniera indissolubile con il linguaggio del corpo, espressivo e senza parole, che contraddistingue da sempre l’arte di Paolo Nani, con il suo umorismo giocoso, con la semplicità e la poesia sempre presenti in ogni sua creazione. La scena è completata da un vero e proprio paesaggio sonoro: una serie di brani musicali originali, che sottolineano i mutamenti emotivi e che vengono intersecati da effetti sonori e musicali spesso in forte contrasto tra loro.
Dal 14 al 19 gennaio
CASSANDRA O DELL’INGANNO
drammaturgia Elisabetta Pozzi
con la collaborazione di Massimo Fini
musiche e disegno luci Daniele D’Angelo
spazio scenico Guido Buganza
movimenti Alessio Romano
produzione Centro Teatrale Bresciano
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer ore 19:30; Dom ore 16:00

Elisabetta Pozzi, tra le maggiori artiste della scena italiana, da molti anni lavora intorno ai grandi temi e archetipi del Mito. Tra i personaggi più frequentati in questo lungo dialogo con le radici del teatro occidentale c’è Cassandra, oggetto di numerosi studi e spettacoli di cui questo Cassandra o dell’inganno è l’ultima tappa. Elisabetta Pozzi ha costruito una drammaturgia originale che, partendo dalle tragedie di Eschilo ed Euripide, compie un affascinante percorso intorno alla profetessa troiana cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro e insieme la condanna di non essere creduta, raccogliendo liberamente suggestioni e riletture da grandi testi e autori di ogni tempo, da Seneca a Christa Wolf, da Omero a Ghiannis Ritsos fino a Wislawa Szymborska e Pier Paolo Pasolini.
In un montaggio serrato e avvincente emerge un ritratto originale di una delle figure femminili di più profonda tragicità, per l’impotenza e la tremenda solitudine che la connotano nel sostenere il peso della conoscenza. Dispiegando il suo immenso e magnetico talento, Elisabetta Pozzi porta in scena una figura di strabiliante modernità, in cui convivono forza e fragilità, dando corpo e voce a un personaggio indimenticabile.
In questo emozionante spettacolo il mito di Cassandra prende nuovamente vita sotto i nostri occhi, attraversando le epoche con la sua dolorosa e inascoltata capacità di preveggenza, fino a prefigurare, nel potente epilogo scritto a quattro mani con Massimo Fini, un futuro incerto per la nostra civiltà orfana di identità, in cui l’uomo moderno – con la sua incapacità di porsi dei limiti – “è ormai diventato un minuscolo ragno al centro d’una immensa tela che si tesse ormai da sola, e di cui è.
Lunedì 27 gennaio – GIORNO DELLA MEMORIA
CELESTE
drammaturgia e regia Fabio Pisano
con Francesca Borriero Roberto Ingenito Claudio Boschi
costumi Rosario Martone
disegno Luci Paco Summonte
suggestioni sonore live Giuseppe Di Taranto
produzione Liberaimago
FUORI ABBONAMENTO
Prima milanese
Lun ore 20:30

Nel 1925 a Roma, nel Ghetto ebraico, nacque da Settimio ed Ersilia, Celeste di Porto. Non si sa molto di lei, ma alle cronache, su qualche articolo di giornale, qualche ancor non troppo logora memoria tira fuori questa vecchia, impolverata ma spietata storia. La storia della “pantera nera”. Di quella bellissima e fatale ragazzina di diciotto anni che, dopo il rastrellamento del ghetto romano ad opera dei tedeschi guidati da Kappler, decide di diventare una delatrice. Di vendere gli ebrei. I suoi correligionari. Inizia così un vero e proprio periodo buio per gli ebrei del ghetto italiano; coloro i quali venivano “salutati” con un cenno della mano da colei la quale era riconosciuta come una delle più belle ragazze di Roma, non aveva scampo. Per ogni “capo”, lei guadagnava cinquemila lire. E non importa se a finire nelle mani delle camicie nere fossero donne, bambini o uomini. No. La “pantera nera” era indifferente al genere, alle età. Solo la sua famiglia, doveva essere risparmiata.
Dal 28 gennaio al 2 febbraio
L’ORESTE. QUANDO I MORTI UCCIDONO I VIVI
di Francesco Niccolini
con Claudio Casadio
illustrazioni Andrea Bruno
regia Giuseppe Marini
produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri e Società per Attori
in collaborazione con Lucca Comics & Games
scenografie e animazioni Imaginarium Creative Studio
costumi Helga Williams
musiche originali Paolo Coletta
light design Michele Lavanga
collaborazione alla drammaturgia Claudio Casadio
voci di Cecilia D’Amico (sorella), Andrea Paolotti (Ermes), Giuseppe Marini (dottore) e Andrea Monno (infermiere)
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer ore 19:30; Dom ore 16:00

L’Oreste è internato nel manicomio dell’Osservanza a Imola. È stato abbandonato quando era bambino e dopo trent’anni non è ancora uscito. Nel suo passato ci sono avvenimenti terribili che ha rimosso ma dai quali non riesce a liberarsi. Eppure, è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata (che ha conosciuto a un “festival per matti”), parla sempre. Parla con i dottori, con gli infermieri, con un’altra sorella che di tanto in tanto viene a trovarlo, ma soprattutto parla con l’Ermes… peccato che l’Ermes non esista. L’Oreste è una riflessione sull’abbandono e sull’amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. Uno spettacolo originalissimo, di struggente poesia e forza, in cui fluiscono momenti drammatici e altri teneramente comici. Con un’animazione grafica di straordinaria potenza, visiva e drammaturgica.
Dall’11 al 16 febbraio
THE GAME
scritto e diretto da Gianluca Iumiento
con Giusi Emanuela Iannone, Silvia Lazzeri, Paolo Leccisotto, Carlo Scorrano
musica originale Paolo Leccisotto
scenografie Kezia Terracciano
costumi Lejla Hodžić Disegno
progetto luci Attila Horvath
tecnica Ida Scofano
produzione Binario Vivo
con il contributo di CREATIVE EUROPE
Prima regionale
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer ore 19:30; Dom ore 16:00scritto e diretto da Gianluca Iumiento

THE GAME è il termine utilizzato dai migranti per descrivere il processo di attraversamento illegale delle frontiere, con l’obiettivo di raggiungere l’Unione Europea. Lo spettacolo si distingue per la sua natura provocatoria e la sua interattività, affrontando temi complessi come l’immigrazione e le severe difficoltà incontrate durante i viaggi migratori. Attraverso una reinterpretazione creativa del termine “The Game”, che qui assume una connotazione più giocosa, gli attori si cimentano in un’avventura simile a un videogioco interattivo. Assumendo il ruolo di avatar per i migranti, sono chiamati a superare una serie di sfide fisiche e umilianti per attraversare i confini lungo la rotta balcanica. Tuttavia, l’esperienza teatrale proposta va ben oltre. Sotto la guida di un presentatore dal carattere cinico e senza scrupoli, lo spettacolo coinvolge direttamente il pubblico, trasformandolo in partecipante attivo di un gioco teatrale di grande impatto…
Dal 25 febbraio al 2 marzo
CUORE PURO. FAVOLA NERA PER CAMORRA E PALLONE
di Roberto Saviano
scritto e diretto da Mario Gelardicon Vito Amato, Emanuele Cangiano, Carlo Di Maro, Francesco Ferrante e con Antonella Romano
musiche originali Mokadelic
scene Vincenzo Leone
costumi Rachele Nuzzo
disegno luci Loïc François Hamelin
aiuto regia Mario Ascione
co-produzione Sardegna Teatro, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Teatro Sannazaro
Prima regionale
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer ore 19:30; Dom ore 16:00

Cuore puro è uno degli ultimi romanzi di Roberto Saviano, riscrittura di uno dei suoi primi racconti. È la storia di tre ragazzini che vengono assoldati come vedette della camorra. Il loro compito è quello di giocare a calcetto in una piazza ed avvisare quando arriva la polizia o qualcuno sospetto. Saviano racconta l’adolescenza dei ragazzi, costantemente divisi tra la passione per il calcio e i soldi facili della delinquenza. Cuore puro è una storia ambientata a Napoli, ma non necessariamente napoletana. Infatti rimanda ad echi di un cinema di Loach (Sweet Sixtenn, My name is Joe) conservando un naturalismo ed un rapporto con la realtà più vicino al grande cinema di impegno civile italiano. É una storia di un talento e di come il talento non basta se nasci nel luogo sbagliato. É così che Tonino, un novello Mangiafuoco che vuole fare il procuratore sportivo, allontana i ragazzi dal volo delle loro aspirazioni, portandoli con i piedi per terra.
Dal 7 al 9 marzo
CONFESSIONE
di Davide Carnevali regia Vittorio Borsari
con Fabrizio Martorelli
costumi Chiara Zanini
progetto audio Fabio Brusadin
scenografia Stefano Zullo
produzione Chronos 3
prima milanese
Ven, Sab ore 20:30; Dom ore 16:00

Immaginiamo di essere in Argentina. Oppure in Spagna, Brasile, Italia… Confessione è uno spettacolo riguardo il linguaggio della politica. Attraverso un’esperienza immersiva dal punto di vista sonoro, lo spettatore sarà condotto dentro i complessi ragionamenti della manipolazione della parola. L’ex presidente parla un linguaggio che cerca il consenso del popolo: una semplificazione che si rivolge direttamente al popolo per spiegare tutto ciò che è successo durante il suo mandato. Un’utopia dove solo la finzione teatrale può avere il privilegio di essere “vera”. Il pubblico sarà il popolo, pronto a pesare le parole dell’ex presidente attento a valutare la nostra capacità di ascolto. A che punto è il nostro senso critico, il nostro grado di libertà e di democrazia? Un flusso di coscienza ben organizzato per portarci a riflettere, ridere e pensare alla fragilità delle nostre democrazie, dove il cittadino diventa consumatore di illusioni, dove per l’appunto la verità non conta più nulla.
Immaginiamo di essere in Argentina. Oppure in Spagna, Brasile, Italia… Confessione è uno spettacolo riguardo il linguaggio della politica. Attraverso un’esperienza immersiva dal punto di vista sonoro, lo spettatore sarà condotto dentro i complessi ragionamenti della manipolazione della parola. L’ex presidente parla un linguaggio che cerca il consenso del popolo: una semplificazione che si rivolge direttamente al popolo per spiegare tutto ciò che è successo durante il suo mandato. Un’utopia dove solo la finzione teatrale può avere il privilegio di essere “vera”. Il pubblico sarà il popolo, pronto a pesare le parole dell’ex presidente attento a valutare la nostra capacità di ascolto. A che punto è il nostro senso critico, il nostro grado di libertà e di democrazia? Un flusso di coscienza ben organizzato per portarci a riflettere, ridere e pensare alla fragilità delle nostre democrazie, dove il cittadino diventa consumatore di illusioni, dove per l’appunto la verità non conta più nulla.
Confessione è uno spettacolo riguardo il linguaggio della politica. Attraverso un’esperienza immersiva dal punto di vista sonoro, lo spettatore sarà condotto dentro i complessi ragionamenti della manipolazione della parola. L’ex presidente parla un linguaggio che cerca il consenso del popolo: una semplificazione che si rivolge direttamente al popolo per spiegare tutto ciò che è successo durante il suo mandato. Un’utopia dove solo la finzione teatrale può avere il privilegio di essere “vera”. Il pubblico sarà il popolo, pronto a pesare le parole dell’ex presidente attento a valutare la nostra capacità di ascolto. A che punto è il nostro senso critico, il nostro grado di libertà e di democrazia? Un flusso di coscienza ben organizzato per portarci a riflettere, ridere e pensare alla fragilità delle nostre democrazie, dove il cittadino diventa consumatore di illusioni, dove per l’appunto la verità non conta più nulla.
Dal 18 marzo al 6 aprile
N.E.R.D.s. – SINTOMI
ANNIVERSARIO 10 ANNI DAL DEBUTTO
scritto e diretto da Bruno Fornasari
con Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Riccardo Buffonini, Umberto Terruso
scene e costumi Erika Carretta
produzione Teatro Filodrammatici di Milano
con il sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – Progetto NEXT 2014
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer ore 19:30; Dom ore 16:00

Siamo in un agriturismo famoso per banchetti e cerimonie. Oggi è il 50° anniversario di matrimonio dei genitori e per l’occasione i figli Nico, Enri, Robi e Dani, si ritrovano qui per festeggiare. L’idea è quella che tutto sia perfetto, con tanto di torta nuziale, discorso dei figli e fotografie agli sposini nel parco, vicino al laghetto con le paperelle. Ma fin da subito le apparenze, in questa micro comunità fatta di egoismi e tanti silenzi, sono bombe inesplose pronte a detonare alla minima scintilla. N.E.R.D.s – sintomi è una commedia crudele, provocatoria e irresponsabile, che parte dalla famiglia come rassicurante paradigma di una società sana per raccontarci il rovescio della medaglia.
Dal 20 al 25 maggio
ARRUSI
di Gabriele Scotti
regia Omar Nedjari
con Marika Pensa, Simone Tudda e Sandra Zoccolan
scene Maria Spazzi
costumi Ilaria Strozzi
luci Roberta Faiolo
musiche originali e drammaturgia musicale Giulia Bertasi
produzione Atir
in collaborazione con Teatro Prova
con il sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – Progetto NEXT 2023
Prima milanese
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer, Dom ore 19:30

’è una storia poco raccontata, se non addirittura ignorata: quella degli omosessuali che, durante il Fascismo, vengono confinati in isole di detenzione in nome della purezza della razza e del costume. A Catania nel 1939 il questore ordina retate di uomini e ragazzi della città, li condanna al confino e li spedisce alle isole Tremiti, dove sconteranno una pena di cinque anni. C’è poi una storia che conosciamo poco: quella degli omosessuali che, sotto il Franchismo in Spagna, vengono sottoposti a rieducazione forzata come da legge di Pericolosità Sociale del 1970, secondo la quale l’omosessualità deve essere curata in centri dedicati, tutti all’interno di specifiche carceri. Ci sono infine le storie di oggi, che una conclusione non l’hanno ancora avuta, come quella della procura di Padova che, nella primavera del 2023, ha impugnato gli atti di nascita di 33 bambini nati da coppie omogenitoriali composte da due madri.
Queste vicende realmente accadute ispirano le storie di questo spettacolo. Tre storie di omosessualità da inizio Novecento ad oggi, di diritti negati, cancellati, di ingiustizie subite, tre storie che corrono parallele pur lontane nel tempo e che, in qualche modo, si toccano, in un gioco di rimandi e coincidenze. Facendo tesoro di testimonianze e documenti Arrusi è l’avvincente, epico racconto di pagine di storia dimenticate o poco raccontate in cui si mescolano diversità, lotta per la libertà e Grande Storia.
7-11 MAGGIO 2025
LECITE VISIONI Festival lgbtqia+
promosso da Teatro Filodrammatici di Milano
con la direzione artistica di Michele di Giacomo
XII edizione
Lecite Visioni Festival lgbtqia+ del Teatro Filodrammatici arriva alla sua dodicesima edizione per la direzione artistica di Michele Di Giacomo. Cinque giorni di spettacoli di teatro, danza e performance per raccontare vite, storie, temi, battaglie lgbtqia+, insieme a incontri, dibattiti, presentazioni e laboratori per discutere, approfondire, condividere.
OTTOBRE 2024 / MARZO 2025
LA STORIA A PROCESSO! Colpevole o Innocente?
Lunedi 14 ottobre; Lunedì 20 gennaio; Lunedì 3 marzo, ore 20:30
16^ edizione del format che cambia la Storia
Tre le nuove provocazioni per la stagione 2023-24 del format ideato e curato da Elisa Greco La Storia a Processo! che, di edizione in edizione, incontra sempre grande interesse e favore nel pubblico. In una circolarità di idee e suggestioni con tesi contrapposte e un dialogo tra palcoscenico e platea, saranno chiamati a processo Personalità che hanno fatto la Storia.
Colpevole o Innocente? A deciderlo sarai tu con il tuo voto.
“Seguiteci e scoprirete di volta in volta i protagonisti in scena: dagli Imputati eccellenti agli autorevoli cast, fino ai vostri verdetti spesso del tutto non prevedibili.” Elisa Greco
Personaggi e Protagonisti: incontri con la storia®
di e a cura di Elisa Greco
BIGLIETTI Intero 20€ – ridotto 14€
ABBONAMENTI (nominali) 3 incontri 52€ – 2 incontri 36€
GENNAIO/MARZO 2025
I CONCERTI DELLA DOMENICA
Tutte le domeniche dal 19 gennaio al 23 marzo, ore 11:00
I CONCERTI DELLA DOMENICA al Teatro Filodrammatici, proseguono sulla scia di un successo sempre crescente che ha fatto di questa rassegna un appuntamento ormai immancabile della Milano culturale.
Un cartellone di grande livello artistico allestito come sempre dal Maestro Roberto Porroni.
Gli appuntamenti saranno dieci, dal 19 gennaio al 23 marzo 2025 alle ore 11.
Una stagione musicale che presenterà, nel segno della iconica tradizione della rassegna, una particolarità di repertori e una curiosità nelle proposte musicali: accanto alle presenze istituzionali dell’Ensemble Duomo e di Cuartet avremo grandi solisti come il chitarrista Tomas Gubitsch (chitarrista di Piazzolla) e il bandoneonista Juanjo Mosalini, il quartetto d’archi Chaos di Vienna, i Birkin Tree con la presenza di una star della musica irlandese. Potrete ascoltare L’opera da tre soldi di Weill/Brecht, brani rari di Duke Ellington, il “fuoco” spagnolo della musica di Luigi Boccherini, la musica americana dei ruggenti anni ’20 e degli anni ’30 con un ballerino di tip tap, l’intensità espressiva della musica classica armena. Continueremo la piacevole consuetudine dell’aperitivo al termine del concerto in compagnia degli artisti, un momento sociale sempre molto apprezzato. Manterremo inalterato come in questi ultimi anni il costo del biglietto e dell’abbonamento.
BIGLIETTI Intero 17€ + 1€ prevendita (comprensivo di aperitivo in teatro)
ABBONAMENTI (nominali) 10 incontri 130€ + 2€ prevendita
MARZO/MAGGIO 2025
STORIA & NARRAZIONE
Lunedì 10 marzo; Lunedì 31 marzo; Lunedì 12 maggio; Lunedì 26 maggio, ore 20:30
Quattro storie eccezionali per quattro eventi di “Storia&narrazione” al Filodrammatici, che raccontano come sempre la Storia in maniera appassionante, coinvolgente, divertente. Chi già ama la storia scopre un nuovo modo di gustarla; chi l’ha sempre trovata noiosa e faticosa si sorprende nel trovarla facile e piacevole.
Lunedì 10 marzo Paolo Colombo e Paolo Gomarasca ci riportano a un tempo non lontano in cui in Italia esistevano i lager. Ci rinchiudevano chiunque facesse fatica ad adeguarsi alla realtà: “manicomi”, li chiamavano e “pazzi” quelli che ci venivano tenuti dentro, tra mille assurdità e orrori. Quando aprimmo la mente. Storia di Franco Basaglia, che sconfisse i manicomi è la storia dell’uomo che decise di porre fine a tutto questo, combattendo una battaglia eroica e senza sosta perché le cose cambiassero.
Lunedì 31 marzo Paolo Colombo ci riporta a quell’11 settembre 2001, 8.46. L’ora che cambiò la storia. Tutto accade in meno di due ore: dal decollo del primo aereo al crollo delle Torri Gemelle. Un tempo brevissimo, ma sufficiente per gettare l’intero mondo occidentale in un incubo senza precedenti. Se il crollo del Muro di Berlino coincideva con la “fine della storia”, il crollo delle Torri fu il potente scossone con il quale la Storia urlò che niente era finito: semmai, tutto ricominciava.
Lunedì 12 maggio Paolo Colombo con Epica italiana. Storie virtuose di un paese che si ricostruì dopo la guerra porta in luce alcune storie, che hanno al centro persone e idee impegnate, agli albori della sua vita repubblicana, a far del “Belpaese” un “paese bello”. Da Umberto Eco a Domenico Modugno, dagli immigrati veneti al parrucchiere napoletano di John Fitzgerald Kennedy, emergono valori sorprendenti, cui è importante prestare attenzione. Perché noi siamo quel che ci raccontiamo essere.
Lunedì 26 maggio Pietro Cuomo in una lettura scenica dedicata a Leonardo da Vinci. Un cervello in fuga. Uno dei personaggi più celebri della storia dell’arte (e non solo) raccontato in maniera appassionata e non molto ortodossa, per sfatare alcune delle leggende che circolano sul grande maestro. Un filo rosso che si può seguire passeggiando indietro nel tempo fino a una delle epoche più affascinanti della storia umana. Arte, politica, un pizzico di mistero e tanta, tanta bellezza, mista ad una sfrenata ambizione.
BIGLIETTI Intero 10€ – Ridotto 8€
ABBONAMENTI 4 ingressi (non nominale) 36€ – 2 incontri (nominale) 16€
INFORMAZIONI GENERALI
INDIRIZZO
Teatro Filodrammatici – piazza Paolo Ferrari 6 (angolo via Filodrammatici), Milano
ORARIO SPETTACOLI (salvo ove diversamente indicato)
Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30 – Mer ore 19:30 – Dom ore 16:00 (a Maggio Dom ore 19:30)
COME ACQUISTARE
Online su teatrofilodrammatici.eu
Biglietteria in Teatro e telefonica allo 0236727550
Lun dalle 10:00 alle 14:00
da Mar a Ven dalle 14:00 alle 18:00 (la biglietteria telefonica apre mezz’ora prima)
+ servizio Whatsapp (solo per i messaggi, né chiamate né vocali)
Nei giorni di spettacolo il botteghino è operativo da un’ora prima dell’inizio della rappresentazione.
BIGLIETTI STAGIONE (salvo ove diversamente indicato)
Intero 23€ – Under 30/ Over 65 14€ – Università 10€ – Convenzionati 16€
ABBONAMENTI STAGIONE
| Tradizione e Tradimenti 13 spettacoli x 1 persona 130€ | Carnet 8 ingressi 8 ingressi utilizzabili da una o più persone 96€ |
| Doppio Filo 5 spettacoli x 2 persone 110€ intero / 90€ ridotto | Carnet 5 ingressi 5 ingressi utilizzabili da una o più persone 75€ |
*A tutti i biglietti e gli abbonamenti verrà applicato un diritto di prevendita da 1€ a 2€.
Gli abbonamenti sono nominali e non cedibili. Possono essere utilizzati per tutti gli spettacoli della stagione 2024/2025, con le limitazioni indicate. Per il dettaglio sulle riduzioni e convenzioni, invitiamo a consultare il nostro sito. Potrebbe essere richiesto un documento comprovante il diritto alla riduzione/convenzione.
TEATRO FILODRAMMATICI MILANO
Milano, Teatro Filodrammatici – Piazza Paolo Ferrari, 6 (angolo via Filodrammatici)
STAGIONE 2024/2025
B.U.I.O. – Basta Una Idea Originale
Prevendite alla biglietteria del Teatro Filodrammatici e su www.teatrofilodrammatici.eu
Informazioni: biglietteria@teatrofilodrammatici.eu
Sito internet: http://www.teatrofilodrammatici.eu
Biglietteria: T +39 02 36727550
biglietteria@teatrofilodrammatici.eu | http://www.teatrofilodrammatici.eu/info-biglietteria/
Social
FB teatrofilodrammaticimilano
IG teatrofilodrammaticimilano
ABBONAMENTI E CARNET INGRESSI
ABBONAMENTO TRADIZIONE&TRADIMENTI
13 spettacoli per 1 persona a 130€ (10€ a biglietto)
RIDOTTO UNDER 30 / OVER 65 a 117€ (9€ a biglietto)
ABBONAMENTO DOPPIO FILO
5 spettacoli per 2 persone a 110€ (11€ a biglietto)
RIDOTTO UNDER 30 / OVER 65 a 90€ (9€ a biglietto)
ABBONAMENTO UNIVERSITÀ
4 spettacoli per 1 persona (studente o dipendente universitario) oppure 2 spettacoli per 2 persone a 34€ (8,5€ a biglietto)
CARNET 8 INGRESSI
8 ingressi da utilizzare a piacimento per 1 o più persone fino a esaurimento a 96€ (12€ a biglietto)
CARNET 5 INGRESSI
5 ingressi da utilizzare a piacimento per 1 o più persone fino a esaurimento a 75€ (15€ a biglietto)
Modalità d’acquisto:
ONLINE: Teatrofilodrammatici.vivaticket.it
Al TELEFONO: 02 36727550
IN BIGLIETTERIA: Lun 10/14 – Mar/Ven 14/18
Teatro Filodrammatici di Milano
Piazza Paolo Ferrari, 6 (angolo via Filodrammatici)
