“I believe in the legend of love” al Teatro Out Off – Recensione

Quando il linguaggio trasgressivo di Fabre è poesia pura. Ivana Jozić è sola in scena, vestita con maglietta e lunga gonna bianche, intorno a lei sono sospesi ossa e teschi in metallo, si muove lentamente verso il centro a un suono di sottofondo che non suggerisce un tempo e un luogo definiti. All’inizio intona “Ode to Billie Joe” che poi finirà per cantare interamente a cappella. Billie Joe MacAllister era saltato giù dal ponte di Tallahatchie, la sua storia è raccontata nei versi della canzone da una famiglia di contadini che conosceva il ragazzo e questo episodio fa da filo conduttore alla vicenda in cui la donna è protagonista. I passi di danza che esegue sono prima lentissimi, sinuosi, poi diventano movimenti a scatti e quindi anche più veloci, a seconda della musica che si espande sulla scena. Alle sue spalle è a tratti proiettato un video che la vede sommersa nell’acqua mentre nuota in apnea ed esegue movimenti in sincrono a quelli che lei realizza dal vivo. Si parla di morte nella performance. E, come dice il titolo, di amore leggendario nel quale lei crede. Un amore che le viene ricordato da una lettera che lei estrae dal seno dove è riposta e della quale legge di volta in volta alcune righe. Chi le scrive è il suo amato che le confessa che non vuole morire di morte naturale perché ha presente le sofferenze subìte dai suoi genitori prima di abbandonare la vita: il padre morto al quinto infarto e la madre a causa di un cancro che le procurò indicibili sofferenze. Sì, si parla di morte ma di una morte amica perché il procurarsela diventa un atto d’amore verso sé stessi, permette di sfuggire all’abbruttimento e alle sofferenze fisiche. L’evitare la “umiliazione del decadimento” è per l’uomo un atto di libertà.
Chi le ha scritto si trova sul ponte di Tallahatchie, lo stesso dal quale si era buttato Billie Joe e, man mano che vengono lette le frasi della lettera, il parapetto si fa sempre più vicino. C’è un’ombra di indecisione perché l’istinto alla vita trattiene l’uomo e i teschi in scena sembrano suggerire il dilemma di Amleto. Intanto a ogni periodo della lettera la donna interrompe la lettura, si avvicina a una delle ossa sospesa e la percuote provocando un rumore sordo, come il gong che determina la fine del round di una partita di boxe che si svolge al centro della scena quasi fosse un ring sul quale lei combatte da sola. Le ultime righe della lettera sono legate al saluto con un postscriptum significativo “Il teatro non è forse una preparazione alla morte?” mentre a cantare la canzone “Ode to Billie Joe” questa volta è la voce reale di Bobbie Gentry.

Su questo originale testo e molto attuale per l’argomento trattato si muove il corpo di Ivana Jozić che instancabilmente segue con movenze eleganti e ardite alternate a scatti improvvisi secondo le molteplici variazioni del suono della musica diffusa e creata dalla mano felice di Alma Auer, fedele musicista dello staff di Fabre. A impreziosire tale perfetta armonia è l’apporto delle luci e dell’apparato tecnico di Wout Janssens. Lo spettacolo, che sarà in scena come unica replica solo questa sera alle ore 20,00, conclude alla grande il gruppo dei cinque spettacoli inediti in Italia e che l’Out Off ha inserito nel festival dedicato a Ian Fabre che prosegue ancora secondo il programma evidenziato in coda.

Visto il giorno 24 settembre 2024

(Carlo Tomeo)

“I believe in the legend of love” al Teatro Out Off – Crediti:
Jan Fabre, testo set film e regia – Ivana Jozić, interprete – Alma Auer, composizione musica – Miet Martens, drammaturgia – Wout Janssens, disegno luci e tecnica tecnica – Hanna Auer, Foto

LE PROSSIME DATE degli SPETTACOLI del FESTIVAL JAN FABRE al TEATRO OUT OFF:

25 Settembre “I believe in the legend of love” con Ivana Jozić (ore 20.00)

27 e 28 settembre “Simona, the gangster of art” con Irene Urciuoli (ore 20.00)

LE DATE degli SPETTACOLI del FESTIVAL JAN FABRE al TEATRO VISCONTI di GRAZZIANO VISCONTI:

4 Ottobre Prima Nazionale di Prima Nazionale di Giornale Notturno con Carolina Migli

11 Ottobre Prima Nazionale di Giornale Notturno con Carolina Migli

5 Ottobre Prima Mondiale “Angel of death”, regia di Lorenzo Loris (ore 20.00)

6 Ottobre “Angel of death”, diretto da Lorenzo Loris (ore 16.00)

Per saperne di più sul Festival che l’Out Off dedica a Jan Fabre e che terminerà il 13 ottobre rimando al mio articolo del 31 luglio scorso disponibile a questo link:

Festival Fabre 2024 al Teatro Out Off di Milano – Alessandria today – italianewsmedia

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Teatro OUT OFF via Mac Mahon 16, Milano, www.teatrooutoff.it

Trasporti pubblici: M5 FERMATA CENISIO; TRAM 14; TRAM 12; AUTOBUS 78

Prenotazioni e Informazioni:

0234532140 / biglietteriaoutoff@gmail.com → lunedì › venerdì ore 10.00 › 16.00

online → http://www.vivaticket.com/it/venue/teatro-out-off/2135050

Ritiro biglietti Uffici: via Principe Eugenio, 22 / lunedì – venerdì ore 11.00 › 13.00

PREZZOIntero: 25 euro / Under26: 18 euro / Over65: 13 euro

ABBONAMENTO FESTIVAL FABRE 20246 spettacoli del Festival a 100 €

acquisto abbonamento: 0234532140 / biglietteriaoutoff@gmail.com → lunedì › venerdì ore 10.00 › 16.00

online → www.vivaticket.com/it/ticket/abbonamento-festival-fabre/239703

Categorie RECENSIONI

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