
Teatro Grassi, dal 26 settembre al 13 ottobre
Il barone rampante
regia di Riccardo Frati
produzione Piccolo Teatro di Milano
A grande richiesta, torna lo spettacolo diretto e adattato per il teatro da Riccardo Frati: Cosimo Piovasco di Rondò, il giovane ribelle nato dalla penna di Italo Calvino, sale di nuovo sugli alberi di Ombrosa, scegliendo una vita “al di sopra” delle convenzioni.
È in scena per il terzo anno consecutivo – dopo due stagioni di tutto esaurito – Il barone rampante diretto da Riccardo Frati, che ha anche adattato con rigorosa fedeltà il romanzo. Dal 1957, anno della pubblicazione, l’opera di Italo Calvino, allestita per la prima volta al Piccolo nell’anno del centenario dell’autore, incanta e appassiona pubblici di tutte le età perché – spiega il regista – «è un libro ricco di spunti per chiunque: dalla relazione con l’autorità, complessa a qualunque età, al rapporto dell’uomo con l’ambiente, è un testo “politico”, nel senso ecumenico del termine, un racconto nel quale ciascuno di noi, adulto o bambino, può ritrovare se stesso».
La dialettica verticale del testo è trasposta sulla scena attraverso un sistema di pedane e passerelle, funzionale, ma al tempo stesso leggero: è qui che il baroncino Cosimo Piovasco di Rondò vive la sua personale rivoluzione, dal giorno in cui, rifiutatosi di mangiare un piatto di lumache e per questo punito dal padre, sale su un albero del parco di casa per non scenderne mai più. Ambientato in una Liguria “immaginaria”, a metà di un Settecento che prelude alla Rivoluzione Francese e che riverbera nei costumi dello spettacolo, «Il barone rampante – continua Frati –, regalandoci un personaggio che si muove in alto, sospeso sulle nostre teste, ci costringe a sollevare gli occhi dai dispositivi in cui siamo isolati, a uscire dalla gabbia delle nostre individualità. L’adolescente Cosimo, che incarna l’urgenza di migliorare il mondo intorno a sé, mi fa pensare ai giovani attivisti per l’ambiente dei giorni nostri, e a tutti coloro che hanno il coraggio di cambiare il proprio punto di vista e di impegnarsi per il bene comune».

OLTRE LA SCENA | IL BARONE RAMPANTE | TEATRO IN PLATEA
RIVOLUZIONI DI SCENA: La ribellione non si misura a metri
Il tema della rivoluzione – quella che compie Cosimo andando a vivere sugli alberi, ma anche quella francese, evocata in alcune memorabili pagine del romanzo di Calvino – è al centro di questa mattinata “in compagnia”, in cui le attrici e gli attori de Il barone rampante insieme al regista, Riccardo Frati, invitano gli spettatori a sperimentare piccoli esercizi di pratica teatrale collettiva, condividendo pensieri e riflessioni sullo spettacolo. Perché, come ci insegna Cosimo/Calvino, «le associazioni rendono l’uomo più forte e danno la gioia di vedere quanta gente c’è onesta e brava e capace e per cui vale la pena di volere cose buone». – Domenica 6 ottobre, ore 10, Teatro Grassi con: Riccardo Frati, Michele Dell’Utri, Diana Manea
PAROLE IN PUBBLICO : Per filo e per segno Italo Calvino: il tratto umano e il filo d’inchiostro
Tre elementi rappresentativi di ogni spettacolo – scelti direttamente dai registi o dalle compagnie – vengono messi in relazione e diventano altrettante chiavi di accesso al lavoro di scena. Sono queste le regole di ingaggio degli incontri di “per filo e per segno”, dove i protagonisti della scena dialogano con ospiti di eccezione a raccontare gli spettacoli e a evidenziare i fili invisibili e la molteplicità dei segni che li abitano. Per il suo Barone rampante Riccardo Frati ha scelto “il filo di inchiostro”, “la bolla di sapone” e “il colore bianco”: una triade che rimanda al tema della scrittura e dello stile di Calvino, ma anche alle potenzialità espressive e alle incognite che la rappresentazione del mondo di Cosimo può comportare. A discuterne insieme allo stesso Frati, Mario Barenghi, tra i massimi esperti di Italo Calvino – con diverse monografie e importanti curatele sull’autore, tra cui Saggi (1945-1985) per i «Meridiani» Mondadori – e Carlo Stanga, architetto, autore e illustratore di fama internazionale. Modera Chiara Cappelletto, docente di Estetica del performativo presso l’Università degli Studi di Milano. – Mercoledì 9 ottobre, ore 18, Chiostro Nina Vinchi con: Mario Barenghi, Riccardo Frati, Carlo Stanga. Modera Chiara Cappelletto
SEGNALIBRO Sulle tracce di Cosimo. Il barone rampante tra psicoanalisi, teatro e letteratura
Differenti sguardi e approcci si intrecciano nel volume Sulle tracce di Cosimo. Il Barone rampante tra psicoanalisi, teatro e letteratura (Mimesis Edizioni), seconda pubblicazione del gruppo di ricerca “Teatro e Psicoanalisi” nato in seno al Centro Milanese “Cesare Musatti”. Dopo La voce di Else. Dal monologo al dialogo tra psicoanalisi, teatro e letteratura (Mimesis Edizioni, 2022), le psicoanaliste e gli psicoanalisti del Centro tornano ad osservare le possibili connessioni tra il fatto teatrale e la pratica analitica. La visione de Il barone rampante, produzione del Piccolo Teatro di Milano, per la regia di Riccardo Frati, ha infatti costituito l’innesco di molteplici piste di indagine che intercettano in Cosimo, e nella sua vicenda, una possibile chiave di accesso per inquadrare temi di profonda attualità. Dallo sviluppo dell’identità – aperto e fluido nella società attuale – alle forme di sofferenza psichica dei ragazzi, che si manifestano attraverso ritiri o in espressioni corporee, dalle difficoltà dei confronti generazionali, fino a situazioni più ampie, che riguardano le rivoluzioni fondanti l’identità dei Paesi, il volume suggerisce interessanti ipotesi interpretative, tra teatro, scienza e arte.
A presentare i lavori del gruppo di ricerca, la curatrice del volume, Camilla Giraudi, le psicoanaliste Elisabetta Astori e Noemi Pepe, il regista dello spettacolo Riccardo Frati. Modera Anna Piletti – Venerdì 11 ottobre, ore 18, Chiostro Nina Vinchi con: Riccardo Frati, Camilla Giraudi, Elisabetta Astori, Noemi Pepe. Modera Anna Piletti in collaborazione con Centro Milanese di Psicoanalisi “Cesare Musatti” Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello, 2 – M1 Cordusio), dal 26 settembre al 13 ottobre 2024
Il barone rampante
di Italo Calvino, adattamento e regia Riccardo Frati
scene Guia Buzzi, costumi Gianluca Sbicca disegno luci Luigi Biondi, composizione musicale e sound design Davide Fasulo, animazioni Davide Abbate con (in ordine alfabetico) Mauro Avogadro, Nicola Bortolotti, Matteo Cecchi, Leonardo De Colle, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Marina Occhionero
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Orari: ore 19.30; domenica, ore 16. Lunedì riposo. Durata: 180 minuti compreso intervallo
Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org
