“Il diario di Adamo ed Eva” all’EcoTeatro – Recensione

La storia dell’incontro tra Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre è il tema del reading portato in scena da Corinne Clery e Francesco Branchetti ed è tratto da un racconto di Mark Twain del 1905, riportato dalla rivista Harper’s Bazaar nello stesso anno e pubblicato nel 1906 in un volume insieme ad altri racconti che avevano per protagonisti la coppia in vari momenti della loro vita. Anche se alla sua uscita il libro attraversò alcune traversie perché al suo interno erano riportate immagini dove Eva appariva nuda, negli anni successivi fu apprezzato per l’originalità dell’argomento e per il modo ironico e scherzoso in cui lo stesso era stato affrontato. Lo scrittore americano racconta della nascita dell’uomo e della donna nel Paradiso Terrestre e i due vengono visti già adulti. Eva è descritta come una creatura dolce, è ammirata dalla natura in cui si ritrova, ne sa apprezzarne le bellezze e cerca di dialogare con Adamo. Questi, che appare come un essere rozzo e scontroso, è invece disturbato dalla presenza della donna che vede come un animale sconosciuto e di cui teme l’invadenza nel proprio territorio. Il racconto è rappresentato dai diari dei due dove Eva racconta le sue giornate gioiose alla scoperta dei tesori che la natura le mostra e le offre offuscate però dal rifiuto di Adamo ad accoglierla e dove Adamo descrive i suoi tentativi di sfuggirla perché sente messa in pericolo la sua supremazia sui beni che lo circondano.

Sul palcoscenico i due attori, alternandosi, leggono i diversi passaggi dei rispettivi diari: Corinne Clery è una Eva che si esprime con dolcezza, è entusiasta per la bellezza che la circonda e usa termini romantici quando parla di Adamo ma che sa essere anche pragmatica nel momento in cui costruisce nella propria mente un futuro felice con quell’uomo. Francesco Branchetti è un Adamo che dal canto suo mostra tutta la sua irritazione per essere inseguito dalla donna che vuole minare alla sua libertà. “È un essere inutile, non dà frutti e non mi risulta che faccia uova” la definisce piromane quando lei gli mostra il fuoco, soprattutto non la sopporta perché parla troppo e lo grida con un’irritazione che nasconde in realtà una forma di paura. Nel secondo tempo le cose sono cambiate, il tempo è passato, i due sono stato cacciati dall’Eden, Adamo si è abituato alla presenza di Eva però si trova a dover convivere con un altra creatura strana, mai vista prima e non ne sa spiegare la presenza: “Non è un uccello perché non vola, non è una rana perché non salta, non è un serpente perché non striscia, non è un pesce perché in acqua va a fondo”, soprattutto ne rimane impressionato nel vederlo trasformato fisicamente con il passare dei mesi. Eva sa chi è, lo chiama Caino ed è amorevole con lui, ha scoperto la gioia della maternità e continua ad amare Adamo, e nonostante i suoi difetti e la sua indifferenza, prova per lui l’immutata tenerezza tanto da augurarsi di morire prima di lui perché sopravvivergli sarebbe troppo doloroso. E questo accadrà e sarà in quel momento che l’uomo concluderà con rimpianto che “Ovunque fosse Eva, là era l’Eden”. Questa frase è quella riportata da Twain al termine del racconto e scritte dopo la morte della moglie Livy avvenuta poco prima.

Non un semplice racconto in chiave profana di episodi di natura biblici ma un testo dove si parla di amore in tutte le sue espressioni, da quello sentimentale a quello sessuale interpretate con sensibilità e delicatezza. La Clery e Branchetti interpretano con passione il testo aiutati anche dalla versione mimica resa da Elisa Carta e Paolo Sangiorgio, dove la prima appare leggiadra nei movimenti mentre scopre le bellezze naturali che la circondano e insegue Adamo e dove quest’ultimo, in perenne postura da uomo delle caverne ed espressione stupita e timorosa, è sempre in fuga dalle profferte della donna. Il tema dell’eterna dicotomia tra l’uomo e la donna viene affrontato in modo brillante tale da suscitare ilarità da parte del pubblico. Ottima la collaudata regia di Branchetti. Fondamentali le belle musiche di Pino Cangialosi che donano eleganza e finezza a tutto lo spettacolo. Ultima replica oggi pomeriggio alle ore 16,00.

Visto il giorno 20 gennaio 2024

(Carlo Tomeo)

Il diario di Adamo ed Eva

con Corinne Clery e Francesco Branchetti

e con Elisa Carta e Paolo Sangiorgio

Regia di Francesco Branchetti

EcoTeatro, Via Fezzan 11 – 20146 Milano

Tel 02 82773651 – www.ecoteatro.itinfo@ecoteatro.it

EcoTeatro è la prima sala milanese ad aver adottato un protocollo gestionale conforme al modello di sviluppo sostenibile promosso dalla Comunità Europea e dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. A conclusione del progetto “EcoInnovazione Teatrale” finanziato dalla Fondazione Cariplo ha ottenuto da un ente terzo la certificazione di qualità ISO 20121 come location per eventi sostenibili ed è stata riconosciuta da una ricerca dell’Università di Losanna come “Word Leading Institution” in tema di Cultura e Sostenibilità Ambientale.

Categorie RECENSIONI

Un pensiero riguardo ““Il diario di Adamo ed Eva” all’EcoTeatro – Recensione

  1. Avatar di luisa zambrotta

    Che bella recensione!
    Non ricordavo questo racconto di Mark Twain

    "Mi piace"

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