
RECENSIONE:
Prima ancora che inizi la commedia si diffonde nella sala la voce dello speaker che racconta un breve e finto tragicomico antefatto per giustificare l’invito a spegnere i cellulari all’inizio della rappresentazione e questo è il primo approccio con il pubblico disponendolo fin da subito al divertimento. All’aprirsi del sipario, Fil e Charlie, due amici che dividono un appartamento e coltivano marijuana, stanno discutendo animatamente sul come far arrivare clandestinamente il loro prodotto in Messico per ripagare i messicani ai quali gli Stati Uniti avevano distrutto i raccolti. Fil è un uomo cinico e disincantato, Charlie è un animalista, difensore dei diritti civili e che per questo motivo ha deciso di portare a termine l’impresa. La soluzione al problema del trasporto verrà risolto ricorrendo a Wanda, una ragazza obesa con problemi di autostima che irrompe per altri motivi nell’appartamento e che accetta, dopo essere stata convinta, a essere portatrice degli ovuli contenenti la droga e che verranno introdotti nel suo corpo dalla madre di Fil, Lucia, una donna con il vizio del gioco dal quale non riesce a liberarsi nonostante sia reduce da un ricovero ospedaliero per disintossicazione. Durante la prove per la preparazione del viaggio in Messico che la ragazza dovrà affrontare, arriva nell’appartamento il padre di Fil che quindici anni prima aveva abbandonato moglie e figlio per raggiungere il Messico dove era diventato una transessuale, si fa chiamare Annalisa e vive in una comunità dall’orientamento religioso e che all’apparenza è venuto per riallacciare i rapporti con i suoi famigliari. In realtà la sua vera intenzione è quella di ottenere i documenti che attestano la sua proprietà dell’appartamento, necessarie a salvarla da un non meglio precisato losco affare. Tutti personaggi che per un motivo o per un altro risultano essere perdenti, vittime di una società del benessere contrassegnata da disvalori morali. Dai loro incontri-scontri evolve tutta la vicenda, dal taglio ironico e delirante, fatta di freddure al vetriolo e dove non vengono risparmiate accuse reciproche, urlate con termini grevi, ricche di molteplici ed esilaranti gag che si avvicendano con ritmo incalzante fino a un finale liberatorio. Commedia in cui si ride e si ride molto perché Gabriele De Luca ha saputo lavorare con mano felice creando una storia grottesca dall’umorismo cinico al limite del politicamente scorretto e dove ogni battuta è attentamente calibrata anche grazie a una perfetta complicità recitativa dei cinque membri della Compagnia. Commedia che nasconde dietro il paravento di una vicenda surreale la denuncia contro una società che detiene i poteri forti, fatta di enti svariati, falsi protettori dei deboli, e che alla fine Fil, in un discorso esaltato, pone in rilievo quasi in una forma di riscatto dalla sua personalità sprezzante. In questo monologo finale De luca fornisce una prova magistrale delle sue capacità attoriali. Accanto a lui sono da citare gli altri quattro attori della Compagnia che, grazie alla provata esperienza posseduta, esaltano al meglio l’originalità della pièce che, nonostante sia stata rappresentata per la prima volta dieci anni fa, conserva tuttora una sua attualità, sia per la trama che per i suoi contenuti sociali. Ottima accoglienza da parte del pubblico accorso per la prima della riproposta di questa commedia cult della Carrozzeria Orfeo. Repliche fino a domenica 30 aprile.
(Vista il giorno 27 aprile 2023)
(Carlo Tomeo)

26 > 30 aprile | sala Shakespeare
Thanks for vaselina
drammaturgia Gabriele Di Luca
regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
costumi e scene Nicole Marsano e Giovanna Ferrara
musiche originali Massimiliano Setti, luci Diego Sacchi
con Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Pier Luigi Pasino, Sonia Barbadoro, Carlotta Crolle
produzione Carrozzeria Orfeo, Marche Teatro
TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano – Mart/sab. ore 20.30; dom. ore 16.00 – Prezzi: intero € 34 / <25 anni >65 anni € 18 / online da € 16,50 – Durata: 1 ora 30 – Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021