“Lacrima di pane” al Teatro Binario 7 di Monza – comunicato stampa

Lacrima di pane

Per L’altro Binario uno spettacolo dedicato alla sofferenza di tutti i popoli. La storia di un’amicizia che nasce tra le tombe fresche di morti ignoti.Theo: Ci avevano raccontato così. Che si poteva vivere in questo modo. Lazlo: Chi? – Theo: Non ricordo. – Pausa. – Lazlo: Io sì. Questo non lo dimentico.
Lacrima di pane è la sofferenza del popolo, di tutti i popoli, a qualsiasi latitudine, in qualsiasi epoca.

Lazlo e Theo. Un poeta che dimentica i propri versi nell’istante stesso in cui li crea, come li perdesse per strada, e un attore che vagabonda insieme a lui raccogliendoli, facendo la “memoria”, si fermano nell’ultima ora della notte davanti a un ponte aperto. Si trovano in una grande città del Nord e attendono l’alba, così che si chiuda il ponte per passare oltre l’ampio fiume grigio e oltre la città. Vogliono portare un piccolo bonsai rinsecchito al cimitero: è la loro missione inutile.

Da quanto viaggiano? Attraverso quali guerre, quali migrazioni, quali povertà? Per ingannare l’attesa, i due vagabondi filosofeggiano: il loro battibecco è un contrappunto veloce e ridicolo. Quando finalmente il ponte si richiude, alle prime luci del nuovo giorno, oltrepassano il fiume e arrivano al cimitero. Lì, tra le tombe fresche di morti ignoti, abita Masha. Come se iniziasse un nuovo movimento musicale, nelle rapide invenzioni a due voci di Lazlo e Theo si inserisce la voce tragica del racconto di Masha. Tra le tombe di quei corpi senza nome, infatti, ce n’è una che un nome ce l’ha. E mentre la ascoltano, mentre lei sceglie i due per condividere la sua storia, i tre scivolano insieme in una sorta di amicizia: quella di chi si incrocia per la strada, divide un pezzo dello stesso destino, e un pezzo dello stesso pane.