
21 > 26 marzo | Sala Bausch
Apple banana
un progetto di La Variante Umana
drammaturgia Aureliano Delisi
regia Chiara Ameglio, Marco Bonadei, Alessandro Frigerio, Vincenzo Zampa
con Marco Bonadei
voci registrate Giacomo Ferraù, Daniele Marmi, Marta Pizzigallo
movimenti scenici Fattoria Vittadini,
luci Fabio Bozzetta, costumi Saverio Assumma De Vita
collaborazione produttiva Teatro dell’Elfo, Fattoria Vittadini
con il sostegno diL’altra Fedora – Associazione Culturale
Noi siamo ciò che facciamo finta di essere, e dovremmo porre più attenzione
in ciò che facciamo finta di essere. (Kurt Vonnegut)
George, la scimmia che fuma, il primate che parla, l’uomo chiuso nella gabbia delle sue contraddizioni è diviso tra parte animale e coscienza acquisita, forze in lotta che frenano la sua evoluzione. In un costante confronto con sé stesso, George si interroga in cerca della risposta giusta: è meglio scegliere una banana o un cellulare? La vita lo mette costantemente di fronte a una scelta: dover valutare costi e benefici, rinunciare a qualcosa che sembra irrinunciabile, assumersi delle responsabilità. È un monotono loop, uno stallo quotidiano, un’ossessione. Di fronte a due o più possibilità, perplesso e disorientato, George si blocca, va nel panico, perde il controllo. L’unica soluzione sembra essere quella di abbandonarsi al lato più impulsivo. Oltre al confronto con sé stesso, con i suoi dubbi e le sue paure, George deve anche affrontarne uno con l’esterno, importantissimo: l’incontro con gli altri primati seduti in platea. Entrare a far parte di una società evoluta, ma soprattutto stringere alleanze, instaurare relazioni e cercare di sorpassare la posizione sociale altrui, questa è la sfida più grande che George deve affrontare nel suo processo di trasformazione.
Lo spettacolo – diviso in due parti, dodici capitoli e un prologo – esplora l’uomo e la sua creatività senza limiti, l’uomo in possesso di quegli strumenti così potenti da renderlo libero e così complessi da farlo schiavo.
Siamo realmente noi che prendiamo le nostre scelte coscientemente? O è pur sempre una parte istintuale della nostra persona a farci scegliere prima ancora che ce ne rendiamo conto? Ma soprattutto, si può scegliere chi essere? Siamo il risultato della somma delle nostre azioni e il frutto del nostro pensiero?
Indagando il mondo dei nostri cugini, le scimmie antropomorfe, e quello che abbiamo in comune, lo spettacolo affronta il tema dell’identità, la coscienza di sé, il libero arbitrio, l’auto-affermazione, la comunicazione e il linguaggio, oltre a quella ‘soluzione creativa’ che media fra l’adattamento sociale dell’individuo, le sue emozioni e i suoi istinti.
«Quanto è difficile essere umano»è il cardine attorno al quale si è sviluppato il lavoro di ricerca scenica e drammaturgica, che ha riunito cinque professionalità del mondo teatrale, un gruppo informale di artisti, colleghi e amici uniti dal desiderio di condividere un nuovo percorso artistico e professionale. Nasce da questo progetto il collettivo La Variante Umana, (Chiara Ameglio, Marco Bonadei, Alessandro Frigerio, Vincenzo Zampa e Aureliano Delisi) ed è proprio dall’incontro tra esseri umani, dal mettere in comune le proprie competenze e dall’immaginare una prospettiva generale che è possibile far scaturire qualcosa di alternativo, speciale, differente: una ‘variante’, appunto.
TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano – Mart/sab. ore 19.30; dom. ore 15.30 – Durata: 1 ora – Prezzi: intero € 34 / <25 anni >65 anni €18 / online da € 16,50 – Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021