
RECENSIONE:
Dopo “La cena dei cretini” torna al teatro Leonardo François Pignon, il personaggio protagonista della maggior parte delle commedie di Francis Veber e a interpretarlo è ancora una volta Max Pisu, che ha come compagno di recita Claudio Batta. Chi conosce la trama de “La cena dei cretini” sa che Pignon è infelice perché la moglie Louise lo ha lasciato per imbastire una relazione con il suo analista. Ma, mentre nella prima commedia quest’avvenimento fa solo da contorno a una trama più articolata, qui il dolore di Pignon per essere rimasto affettivamente solo è diventato più stringente, più ossessivo, tanto che l’uomo cerca di fare di tutto per riconquistare la donna fino a simulare un suicidio che sarà il tema iniziale di tutta la pièce. Intanto ha preso possesso di una camera d’albergo e ha portato con sé una macchina fotografica per scattare foto a un uomo politico che sta per passare con la sua scorta nella strada sottostante. Nel frattempo inizia a tormentare telefonicamente la moglie minacciando il suicidio tramite impiccagione se lei non torna da lui e, visto che non ottiene il risultato sperato, si reca nel bagno con una corda intorno al collo per compiere l’atto estremo. Nel frattempo nella stanza accanto, che è comunicante con la sua, arriva Milan, un serial killer che è venuto per uno scopo opposto a quello di Pignon: uccidere con una carabina l’uomo politico. Ma non riuscirà nel suo intento perché interverrà una cameriera che, scoperto Pignon nel bagno in cattive condizioni, chiederà il suo aiuto nel soccorrere il tentato suicida e chiamare la polizia. Milan, che ha tutto da nascondere alle forze dell’ordine, accetta di farsi carico nell’aiutare l’uomo a riprendersi e tranquillizza così la donna che esce di scena. Da questo momento Pignon, tornato in sé completamente e vista la disponibilità di Milan, gli chiede di telefonare a sua moglie per avvertirla di quanto è successo e fare in modo che la donna accorra in albergo in aiuto del marito. Ma le cose non sembrano così semplici come appaiono perché Pignon è troppo agitato e invasivo nel dimostrare il suo tormento, tanto da esasperare Milan, facilitato in questo grazie al fatto che le due camere sono comunicanti. L’azione si complica sempre di più quando intervengono, perché sollecitati dalle telefonate di Pignon, la moglie e l’amante che si scontreranno per una serie di equivoci anche con Milan. Ed ecco che la commedia, che era iniziata in sordina, acquista un ritmo incandescente dove le azioni diventano convulse e le gag si moltiplicano fino alla fine più esilarante.
Il regista Marco Rampoldi ha disegnato la figura di Pignon come un essere tutt’altro che sprovveduto e che sotto una maschera di semplicioneria si rivela il più furbo di tutti: con il suo modo di fare, il personaggio riesce a esasperare il prossimo che alla fine è destinato a soccombere. E Max Pisu possiede ed elargisce magnificamente con il corpo e con la voce quell’espressività richiesta. Gli fa da contraltare Claudio Batta nel ruolo di Milan e i due sono in completa sintonia tanto da spalleggiarsi vicendevolmente e ottenere così un risultato che sa provocare il divertimento tra gli spettatori. Del resto specialmente nella seconda parte della commedia le situazioni paradossali e anche boccaccesche si inseguono specialmente quando interviene tutte le volte in scena la cameriera interpretata dalla brava Stefania Pepe. A fare da leitmotiv la famosa canzonetta “Aserejé” delle Las Ketchup, ripresa alla fine con i movimenti delle mani e del bacino anche dai due protagonisti, nel momento in cui raccolgono gli applausi. Gran divertimento da parte del pubblico. La commedia sarà in scena fino al 22 gennaio.
Vista il giorno 17 gennaio 2023
(Carlo Tomeo)
IL ROMPIBALLE
di Francis Veber
con MAX PISU e CLAUDIO BATTA
con la partecipazione di Claudio Moneta, Stefania Pepe, Roberta Petrozzi e di Giorgio Verduci
Regia Marco Rampoldi
scena Marco Rossi e Mattia Bordoni
costumi Francesca Faini
regista assistente Paola Ornati
Teatro Leonardo
dal 13 al 22 gennaio 2023
martedì e sabato ore 20.30 – domenica ore 16.30 – lunedì e mercoledì – riposo
intero 25,00€ – convenzioni 20,00€, ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20,00€, Under 30 e Over 65 – 15,00€, scuole di teatro e Università 15,00€, ridotto bicicletta € 15,00, ridotto DVA 12,50€, scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10,00€, tagliando Esselunga di colore ROSSO, prevendita 1,80€
durata dello spettacolo: 70 minuti
Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45
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Abbonamenti: MTM La cura e l’artificio, MTM La cura e l’artificio Over 65, MTM Carta Regalo x2, MTM Carta Regalo x4.
Biglietti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.