
RECENSIONE:
L’idea della regista Yvonne Capece parte dalla trama di “Frankenstein” di Mary Shelley per arrivare a un racconto biografico dell’autrice del romanzo con un’analisi storica dell’epoca da questa vissuta. Il primo tema s’interseca con gli altri due in un tutt’uno affidato all’interpretazione della sola attrice in scena, la brava Maria Laura Palmieri, che narra alternativamente i punti più salienti del romanzo a quelli della vita personale della Shelley: la genesi dell’opera che scrisse, la sua vita con Percy Shelley, il racconto di quando trovò morta nella culla la sua primogenita, di come la sua stessa nascita costò la vita a sua madre Mary Godwin, che perse la vita due settimane dopo il parto a causa di una setticemia, e ad altri episodi ancora. Il personaggio della creatura che il dottor Frankenstein porta in vita unendo parti prelevate da vari cadaveri, nel momento in cui diventa essere vitale, non può che rivelarsi mostruosa. In realtà la creatura, ritenuta sbagliata da chi l’ha messa in vita, rivendica una sua umanità aldilà delle apparenze mostruose, sfuggendo a ogni preconcetto negativo sulla sua diversità. La sua cattiveria non è quindi frutto di una mostruosità fisica ma la conseguenza del fatto che non venga accettata come persona.
Punto saliente dello spettacolo è la realizzazione dello stesso su un doppio linguaggio: il primo, tradizionale, per voce recitante da parte di un’attrice in scena, l’altro realizzato con tecnologia audio binaurale in cuffie wireless. Quest’ultimo permette di amplificare in stereofonia sia i suoni che la voce dell’attrice che agisce sul palcoscenico. All’inizio viene emanata nelle cuffie la voce della regista che spiega brevemente la trama del romanzo della Shelley, che è ambientato in tre libri che la scrittrice chiamava cornici, e queste appariranno anche in alcuni punti dei video, poi entra in scena Maria Laura Palmieri per cominciare la parte narrativa dal vivo.
Anche se la parte monologante dell’attrice in presenza possiede una sua intensità, questa sarebbe meno coinvolgente se non fosse accompagnata dai video nei quali sono presenti le altre due attrici le cui figure, agendo insieme a quella sul palcoscenico, le fanno apparire anch’esse presenti sulla scena. Un ricco insieme di ottimi effetti speciali che si ripete in più punti e che, per come è realizzato, costituisce un punto davvero ammaliante di tutto lo spettacolo. Molti applausi da parte di un pubblico conquistato.
VISTO il 31 ottobre 2022
(Carlo Tomeo)
28 – 31 OTTOBRE 2022
FRANKENSTEIN
Regia Ivonne Capece
Con Maria Laura Palmeri (in scena), Lara Di Bello e Giuditta Mingucci (in video)
Drammaturgia Ivonne Capece
Assistente alla regia Micol Vighi
Sound designer Simone Arganini
Scenografie Micol Vighi
Costumi Micol Vighi
Postproduzione video Cristina Spelti
Light designer Cristina Spelti
Riprese video Lorenzo Salucci
Tecnica Angelo Generali
Produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale
Location video Fondazione Gualandi a favore dei sordi, Museo di Palazzo Poggi Bologna – Spettacolo con tecnologia audio binaurale in cuffie wireless.
Progetto europeo Play-On – New Storytelling with immersive technologies
Spettacolo in cuffia
TEATRO FONTANA
Via G. Boltraffio, 21 – MILANO