
Teatro Elfo Puccini, sala Fassbinder
28 ottobre, ore 18.00
ingresso libero
EUROPA E ANTI EUROPA
IL MANIFESTO DI VENTOTENE A 100 ANNI DALLA MARCIA SU ROMA
reading a cura dell’Associazione La Nuova Europa
con Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Ida Marinelli
testi e conduzione Piero Graglia
lettura scenica a cura di Francesco Frongia
organizzazione Associazione La Nuova Europa, Teatro dell’Elfo, coordinamento Raffaella Rizzo
con il patrocinio di ACRI, RAPPRESENTANZA UE IN ITALIA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO, ISTITUTO NAZIONALE FERRUCCIO PARRI, COMUNE DI VENTOTENE, COMUNE DI MILANO, EUROPE DIRECT LOMBARDIA
L’Associazione La Nuova Europa e il Teatro dell’Elfo propongono un momento di riflessione, quanto mai necessario, sui principi ispiratori del “Manifesto di Ventotene” e sull’idea di un’Europa unita e pacificata. Piero Graglia, professore di Storia delle relazioni internazionali, conduce l’incontro e introduce le letture di Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Ida Marinelli.

A Ventotene, isola pontina e luogo di confino politico durante gli anni del fascismo, con la scrittura del “Manifesto” di Spinelli, Rossi e Colorni, nacque nel 1941 l’idea di un’Europa unita e pacificata. Un’Europa capace di guardare criticamente alla sua storia presente e passata e di farsi baluardo di pace, cooperazione, accoglienza, democrazia, uguaglianza e solidarietà tra i popoli.

L’Associazione La Nuova Europa, impegnata nella diffusione dei valori solidali dell’Unione europea e nella formazione delle giovani generazioni, ha fondato la Scuola d’Europa e il Ventotene Europa Festival proprio sull’isola pontina. Nella sua azione di divulgazione culturale crede che, in un momento storico così difficile, sia necessario ripartire dai principi ispiratori del “Manifesto” cominciando dalla lettura e dalla riflessione su quel testo e sull’esperienza delle guerre, delle dittature e della violenza da cui quelle parole di pace scaturivano. Una lettura che diventa particolarmente evocativa a 100 anni esatti dal giorno in cui Benito Mussolini, a Milano, aspettava lo svolgersi degli eventi in corso a Roma: sarebbe fuggito in Svizzera, se la Marcia fosse andata male; sarebbe tornato a Roma per ricevere dal Re l’incarico di formare il nuovo governo, se fosse andata bene. E così fu. Il riferimento a Milano è centrale per gli alti rimandi storici del testo e per la tradizione antifascista della città, ma anche perché tra i confinati che lavorarono al “Manifesto” c’erano due milanesi, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni e a Milano, nel 1943, fu fondato il Movimento Federalista Europeo e da lì si è irradiato il pensiero elaborato nel “Manifesto”.
TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano –Ingresso libero con prenotazione –www.elfo.org –Tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.490