
LA STRANISSIMA COPPIA
scritto e diretto da Diego Ruiz
con MILENA MICONI e DIEGO RUIZ
RECENSIONE:
Nonostante sia trascorso quasi un decennio dalla prima rappresentazione di questa brillante commedia scritta da Diego Ruiz e avvenuta proprio al Teatro San Babila, essa, dopo dieci anni, non ha perso smalto né attualità: la storia di due persone reduci da matrimoni falliti che cercano di trovare un nuovo partner per rifarsi una vita, nonostante le delusioni subite. Lui è Diego che si presenta alla porta della casa di Milena per un appuntamento al buio combinato da Chicca, un’amica della donna. Lei è Milena, una donna che sembra sapere quello che vuole e che si mostra, a differenza dell’uomo, sicura di sé. Diego è vestito in maniera formale, appare impacciato, si intuisce che è la prima volta che si trova a fare un’esperienza di quel tipo. È pronto a incontrare Milena che, anziché uscire dalla porta di casa, lo raggiunge in strada scavalcando un balconcino. Nel presentarsi, Diego porge a Milena un mazzo di fiori che lei non accetta di buon grado, perché rileva che sono finti. “Di plastica!” dirà. “No, sono di seta”, corregge Diego. Ma Milena appare sicura del fatto suo perché, comunque, “Si sa che l’uomo regala i fiori alla donna solo al primo appuntamento e quando glieli deve portare sulla tomba”. Il cinismo di Milena e il non perdere la minima occasione per lanciare critiche non sono altro che una rabbia non ancora risolta: lei è ancora in collera con il marito che l’ha abbandonata per un’altra donna, che lei crede essere rumena, tanto da avercela a morte con tutti i rumeni. In realtà la donna non è rumena, essendo nata a Praga e invano Diego cerca di spiegare che Praga non si trova in Romania ma nella Repubblica Ceca: “Ma no, che cèca, ci vede benissimo!” è la replica rabbiosa di Milena. Da qui si capisce il tenore dei dialoghi che si svolgono mordacemente tra i due. Diego ha prenotato per l’evento una cena in un ristorante di lusso, Milena vuole invece mangiare una pizza. Lui vuole mostrarsi come una persona di buon gusto, lei, nonostante sia sua coetanea, lo trova compassato e continua a criticarlo e a rimpiangere il fatto di aver dato ascolto all’amica che le ha organizzato l’incontro. In questo modo il tempo trascorre e i due approfondisco loro malgrado la reciproca conoscenza con frasi che possono apparire anche offensive, specialmente quelle proferite dalla donna, che si fanno più rudi ed esplicite con il suo accento romanesco. Tra i due la persona che sembra apparire più disarmata è l’uomo, anche perché la donna non perde occasione per snocciolare i vari amanti che ha avuto per interesse e non per piacere: il funzionario del comune che le ha reso funzionale la copertura della veranda, l’impiegato comunale che le ha cancellato le numerose multe, l’investigatore privato che lei aveva assoldato per scoprire il tradimento del marito, l’amministratore del condominio… Tutto lecito agli occhi della donna perché in fondo quelle persone sono state gentili con lei. Ma la sua protervia nei confronti di Diego si manterrà tale dopo che l’uomo le dirà che lavoro svolge lui?
La forza della commedia sta nella distorsione del linguaggio, nella creazione di equivoci, nella comicità della comunicazione. I due attori sembrano quasi due pugili su un ring e chi sembra aver la meglio è proprio la donna che in teoria dovrebbe essere la più fragile. L’intesa fra i due attori si dimostra perfetta e questo il pubblico lo ha recepito con i numerosi battimani anche a scena aperta. Alla fine dello spettacolo Diego Ruiz ha speso alcune parole di ringraziamento, il tutto nell’allegria generale. Gli spettatori sono defluiti sulle note di “Mambo n.5 (A Little Beat of…) di Lou Bega. L’ultima replica è prevista per domani pomeriggio, 1° Maggio, alle ore 15:30.
Visto il giorno 30 Aprile 2022
(Carlo Tomeo: diritti riservati)
TEATRO SAN BABILA
1 maggio ore 15.30
Biglietti online: https://bit.ly/3uHaudK
BIGLIETTI: Intero = € 27, Over 65= € 25, Studenti = € 12
Under30 = € 20, Insegnanti di ruolo”= € 20
Roberta Cucchi, ufficiostampa@teatrosanbabilamilano.it
RECENSIONE: