
3/8 maggio, sala Bausch, Elfo Puccini
LE OTTO MONTAGNE
tratto da Le otto montagne di Paolo Cognetti – ed. Einaudi
romanzo vincitore del Premio Strega 2017
drammaturgia Francesca Sangalli
regia Marta M. Marangoni
con Andrea Lietti, Giuliano Comin
e con la performer Alice Bossi
voce fuori campo Arianna Scommegna
scene e costumi Marta M. Marangoni
musiche e canzoni originali Duperdu (Marta M. Marangoni e Fabio Wolf)
installazioni e azioni sonore Dario Buccino
luci Alessandro Barbieri
assistente alla regia Emanuele Giorgetti
produzione Minima Theatralia / Duperdu
Qualunque cosa sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa
Le otto montagne è un caso letterario, vincitore del Premio Strega, bestseller tradotto in oltre 35 paesi e ora film con un cast stellare.È una storia di abbandono della civiltà, libertà della vita selvatica, coscienza, scelte di vita, fuga dal superfluo.
Il romanzo racconta la storia di Pietro, un ragazzino di città solitario, del suo rapporto con i genitori, con il suo amico Bruno e, soprattutto, con la montagna. Milanese di nascita, a trentun anni torna nell’estate della sua infanzia. Ad aspettarlo c’è Bruno e insieme, nel segno di un legame che il passare delle stagioni non ha sciolto, trasformano un rudere (la Barma drola) nella casa che il padre di Pietro ha progettato prima di morire.
«Abbiamo immaginato lo spettacolo come un foglio bianco su cui il protagonista traccia il proprio paesaggio mentale. I due amici salgono e scendono i versanti del ricordo facendo riaffiorare citazioni di Thoreau, Twain, Hemingway. Ad abitare la scena con loro, la montagna sussurra, carezza, echeggia. La dimensione scenica è sospesa fra umano e sovrumano. Il rimbombo di una lamiera, le note ipnotiche di un pianoforte, fonti di luce fredda rievocano acqua, ghiaccio, tuono. La sfida di tornare al corpo e cercare la via della trascendenza lontano dagli orpelli con cui riempiamo i nostri silenzi».
Ha rilevato Paolo Cognetti: «La storia smontata e rimontata dà un senso di vertigine, così la nostalgia che c’era nel libro diventa un’ossessione del passato. Mi piace molto come le mie parole sono state distillate e che la storia sia raccontata in un altro modo, che ha più a che fare con la memoria».
TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano – Mart./Sab. ore 19.30; dom. ore 15.30 – Prezzi: intero € 33 / giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50 – Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org