“Feste” al Menotti Teatro Filippo Perego – Recensione

Familie Flöz in FESTE

Dal 25 marzo al 3 aprile

PRIMA MILANESE

Una produzione di Familie Flöz

In coproduzione con Theaterhaus Stuttgart,Theater Duisburg,Theater Lessing Wolfenbüttel. Sostenuto dal Fondo Culturale della Capitale

RECENSIONE:

La Compagnia Tedesca Familie Flöz è attiva con questo nome dal 2001, ma aveva già iniziato a produrre e a interpretare due spettacoli prima di quell’anno, con il nome Flöz Production. La Compagnia è famosa in tutta Europa per il genere particolare delle sue rappresentazioni teatrali che prevede l’uso di maschere fisse, che permette agli attori di poter recitare personaggi diversi con il solo cambio d’abito che avviene velocemente nel retroscena. Le maschere hanno un’espressione grottesca che non esprimono espressioni particolari e l’estrinsecazione di ogni forma di sentimento è affidata alla gestualità del capo, delle mani e di tutte le varie parti del corpo degli attori. Generalmente i temi trattati dalla Compagnia sono di natura comica, anche se fanno trapelare momenti malinconici. E’ il caso della commedia “Feste” che è ambientata in una villa sul mare (per tutta la durata si sente lo sciabordio delle onde) e dove fervono i preparativi per celebrare un matrimonio: da una parte c’è la sposa che attende lo sposo e intanto prova l’abito che indosserà per la cerimonia, dall’altra un andirivieni forsennato del personale di servizio che si adopera per le pulizie e accumula sacchi di spazzatura che vengono spostati in continuazione da un punto all’altra della scena. E poi camerieri che si esercitano a portare vassoi con bicchieri, gli arrivi del fioraio, che consegna il bouquet di fiori, e quello che reca gli approvvigionamenti per il pranzo di nozze, il cuoco che brucia l’arrosto. In tutto questo caos la “wedding planner” si muove a fatica perché tutto proceda nel migliore dei modi, mentre la sposa appare sempre più stralunata. Nel muoversi da una parte all’altra della scena, appare manifesto che non tutto procede come era stato pianificato. Eppure il matrimonio s’ha da fare, comunque vada e il fatto che le persone più deboli siano condannate a soccombere poco importa.

Spettacolo di grande spessore artistico sia per tema che sottende, sia per la conduzione teatrale. Accanto alle mille trovate esilaranti degli attori esiste la particolarità che essi, per esprimersi, non possono contare sull’espressione linguistica, essendo la pièce muta, e neppure su quella facciale, essendo i loro visi coperti dalle maschere. Eppure basta il piccolo gesto di una mano portata al volto, o anche il movimento di una gamba a fornire un’emozione, a significare un sentimento. E questo arriva al pubblico che non può fare a meno di abbandonarsi al riso. Ma è una risata tenera, di partecipazione, alla quale spesso segue un battimani nel momento in cui l’attore gli si rivolge quando vuole mostrare la propria soddisfazione nell’aver compiuto con precisione un’azione che all’apparenza mostrava di essere difficile e ora ne chiede l’approvazione e una complicità. Una forma inedita di metateatro muto. Si pensi poi alla poliedricità degli attori che sembrano tanti e che, invece, solo alla fine, quando escono sul proscenio a raccogliere gli applausi, ti accorgi che sono solo in tre ad aver interpretato tanti personaggi diversi (io ne ho contati ben venti!). Si immagini anche la loro capacità di trasformare le proprie sembianze in meno di un minuto per comparire in scena in abiti completamente diversi da quelli che avevano indossato pochi attimi prima. “Feste”, come tutti gli spettacoli della Compagnia Familie Flöz, è stato definito una favola per adulti, perché è portatore di quella tenerezza della quale spesso anche gli adulti hanno bisogno. Sul tema che affronta, poi, ogni persona può dare la sua interpretazione secondo la propria sensibilità e la sua esperienza di vita.

Una valanga di applausi si è riversata sui tre attori al termine dello spettacolo. Il pubblico è rimasto letteralmente entusiasta e le chiamate sono state realmente parecchie. Tra una serie di applausi e un’altra, i tre attori, che si erano tolte le maschere, le hanno indossate nuovamente per improvvisare un breve concerto utilizzando bordi di bicchieri. Anche se le loro recite sono state definite “favole per adulti”, in realtà lo spettacolo è adatto a tutte le età e merita di essere visto.

Trailer:

Visto il giorno 25 Marzo 2022

(Carlo Tomeo: diritti riservati)

CREDITI:

Un’opera di Andres Angulo, Björn Leese, Hajo Schüler, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk, Michael Vogel
Con Andres Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk
Regia Michael Vogel
Co-Regia Bjoern Leese
Maschere Hajo Schüler
Set Felix Nolze, Rotes Pferd
Costumi Mascha Schubert
Sound Design Dirk Schröder
Musica Maraike Brüning, Benjamin Reber
Canzone Holdon Marlena Käthe
Disegno luci Reinhard Hubert

Al Teatro Menotti Via Ciro Menotti 11 – 20129 Milano

PREZZI: Acquisti online
Con carta di credito su www.teatromenotti.org

ORARI SPETTACOLI:

Dal martedì al sabato: ore 20,00 – domenica: ore 16,30

Categorie RECENSIONI

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