“Orfeo ed Euridice” al Teatro Elfo Puccini sala Fassbinder – comunicato stampa

17 > 21 giugno | sala Fassbinder

Orfeo ed Euridice

uno spettacolo di Eco di fondo e Teatro presente

testo e regia Cèsar Brie

con Giacomo Ferraù e Giulia Viana

musiche Pietro Traldi

costumi Anna Cavaliere

luci Sergio Taddo Taddei

produzione Eco di fondo, Teatro Presente

E se lei ritornasse? E se lei si svegliasse un giorno? E se un mattino aprisse gli occhi? Lasciarla andare significa ucciderla? O è lasciar andare la tua di speranza? Lasciarla andare significa ucciderla? O è il canto di amore più straziante? Il gesto più puro, l’amore che si afferma nella perdita?

Orfeo con la sola forza del suo canto prova a strappare la sposa Euridice dal regno dei morti. La forza e la poesia del mito si intrecciano in questo lavoro con due temi controversi: l’accanimento terapeutico e l’eutanasia. Senza offrire risposte, lo spettacolo interroga lo spettatore sulla forza e la grandezza dell’amore.

Abbiamo riletto il mito di Orfeo ed Euridice come metafora dell’eutanasia. Orfeo nel voltarsi stacca la spina. L’Ade non è più il regno dei morti, ma il regno dei non morti. L’Ade è in realtà, così come lo mostriamo nello spettacolo, il risultato di una prassi medica tecnicamente così progredita da poter impedire a qualcuno di morire, ma ancora così indietro da non permettergli di riacquistare le proprie facoltà. Il mito ha avuto tante versioni. Nella nostra, in qualche modo, Orfeo vuole voltarsi perché l’ama e voltandosi potrà finalmente perderla nell’infinito amore. (César Brie)

DALLA RASSEGNA STAMPA

La speranza, l’amore, la felicità, la violenza della società, la disperazione, il peso di decisioni laceranti, i dubbi, la casa dei risvegli e l’Ade, le sentenze dei giudici e Caronte, mito e realtà, tutto si fonde e si confonde, in uno spettacolo ad alto tasso emotivo, interpretato con intensità da Giulia Viana e Giacomo Ferraù, vive, di immagini lievi e forti, che fa riflettere su come la sacralità della vita debba anche essere la sacralità della morte per credenti e non credenti. (Magda Poli, la Stampa)

Un ecosistema teatrale di sfumature e vibrazioni sottili, in osmosi con un pubblico stregato da tanta emozionante semplicità a servizio di una questione complicata. Prende posizione sì, ma lo fa con le armi della poesia. (Sara Chiappori, la Repubblica)

Teatro Elfo Puccini, sala Fassbinder, corso Buenos Aires 33, Milano

Orari: lunedì e martedì ore 21 | mercoledì e giovedì ore 20 | venerdì ore 20.30

Prezzi: intero € 34 / <25 anni € 15 / >65 anni € 18 / online da € 16,50

Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021

Categorie comunicato stampa

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